Alimentazione anti #covid-19? La Ciociaria è all’avanguardia. La lotta al #Covid-19 si fa anche a tavola. Per combattere il coronavirus, si raccomandano cibi a base vegetale, nonché agrumi, pomodori, verdure crocifere e grassi omega con numeri dispari; come gli omega-3, presenti nel salmone.
Si consigliano anche semi di chia, di lino, noci; mandorle e omega-9 nell’olio d’oliva, ma c’è molto di più.
Alimentazione anti #Covid-19
La scienza dà importanti risposte e strumenti. Ad esempio, pazienti asintomatici possono avere strascichi nel tempo. Al riguardo, il Gruppo Ini ha realizzato in “Città Bianca”, un nuovo ambulatorio dove poter curare tutti i postumi della malattia. La prevenzione non basta, infatti, si cerca non solo di affrontare il virus nel suo “iter”, ma superarlo, anche combattendone i postumi. Nell’ambulatorio integrato post Covid INI Città Bianca, l’alimentazione accompagna i pazienti durante e dopo il #covid-19.
Il dottor Lunédi e il suo gruppo di lavoro, lavorano su un regime alimentare tra l’altro per accelerare guarigione. L’ambulatorio è un’eccellenza del territorio, infatti, arrivano utenti non solo dalla Provincia di Frosinone, ma anche da fuori provincia e regione. Si opera per curare tutti gli strascichi lasciati dal virus per affrontare quel percorso che si definisce “Long Covid”, con i postumi che pesano molto sulla qualità della vita dei pazienti.
Alimentazione anti #Covid-19 e “long Covid”
Questo virus è infido e addirittura vi sono casi di pazienti che pur avendo superato la malattia in modo brillante e senza sintomi importanti, mostrano comunque degli strascichi. Anche pazienti asintomatici, talvolta hanno avuto una polmonite senza saperlo. Poi le varianti costituiscono uno scoglio importante.
Durante il “long Covid”, è fondamentale che il paziente adotti il prima possibile, sia in reparto, sia a casa, un regime nutrizionale adeguato e personalizzato. Si è rivelato efficace un’alimentazione chetogenica isocalorica. Si tratta di un approccio avveniristico, che si basa su varie ricerche scientifiche. Orbene nel frusinate siamo tra i primi nel Lazio ad aver intrapreso questa strada, grazie ad un’equipe di lavoro all’avanguardia. La metodologia del regime alimentare adottata, si basa sulla biologia molecolare, immunologia e fisiopatologia. Il #Covid-19, aggredisce i polmoni e si presenta come malattia infiammatoria sistemica.
Dieta chetogenica
Si attivano le molecole Citochine da parte dei Macrofagi polmonari; cellule che riguardano la risposta immunitaria dell’organismo. Nutrendosi di glucosio, i macrofagi, abbassano la guardia, se arriva una dieta che non fornisce quest’alimento; quella chetogenetica appunto. Tuttavia, una dieta chetogenica normo-calorica non è tutto. Vi è anche una serie di oligoelementi come il rame, lo zinco; le proteine nobili del latte, la vitamina D o la vitamina E.
Il paziente, convalescente o no, deve guardare a molti alimenti come se fossero dei farmaci. Bisogna consumare acidi grassi e tutto ciò che può riattivare al meglio il metabolismo dell’apparato nervoso e mio-articolare. Orbene, quando si affronta una dieta chetogenica, si riduce molto i carboidrati, aumentando le proteine e i grassi da usare come carburante. Riducendo molto i carboidrati, si mette in moto la chetosi, che di fatto forma i corpi chetonici.
Città Bianca Veroli
Accade generalmente con una quantità giornaliera di carboidrati di circa 20-50 gr.; variabili a seconda del soggetto. Naturalmente si tratta di un “iter” che deve essere guidato passo, passo da un’equipe medica specializzata. Il paziente va comunque seguito in ogni fase. Infine, al momento sono ottimi i risultati nell’ambulatorio integrato post Covid (AIPC) di medicina interna; generale e di emergenza; del Gruppo INI div. Città Bianca di Veroli. Fondamentale il servizio di Dietistica della Città Bianca di Matteo Fiorini, il Gruppo Itaca; con responsabile il dottor Carmine Romaniello.
Una nota muy interesante.