Andare in brodo di giuggiole, non solo un modo di dire - itFrosinone

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CIBO LO SAPEVI CHE

Andare in brodo di giuggiole, non solo un modo di dire

Andare in brodo di giuggiole - Melograno e ciotola di giuggiole

Andare in brodo di giuggiole, molto più piacevole di quanto sic creda. Le giuggiole esistono davvero, anche se tanti non le hanno mai mangiate. Questa è la stagione e si tratta di un frutto diventato raro, che va riscoperto e tramandato. Il giuggiolo è  un piccolo arbusto, noto per i suoi prelibati frutti; ma bello anche come pianta ornamentale.

Andare in brodo di giuggiole

L’agognato frutto è ovale con buccia sottile e liscia rosso scuro; la cui polpa è compatta e farinosa. Il sapore è dolce, leggermente acidulo e ricorda la mela. Le giuggiole si possono consumare fresche, oppure essiccate o sotto spirito. I più esperti usano le giuggiole per confetture e sciroppi, o per farcire biscotti secchi. Questo frutto è inoltre l’ingrediente principale del noto liquore, conosciuto appunto come “brodo di giuggiole”.

Andare in brodo di giuggiole - Albero di Giuggiole tardive

Si tratta di un infuso e oltre alle giuggiole mature, si utilizzano mele cotogne, melograni e l’uva; mettendo il tutto in infusione con l’aggiunta di zucchero e scorze di limone. I liquori ottenuti si conoscevano sin dai tempi degli antichi Egizi e dei Fenici. Tra le fonti storiche più antiche, che citano questi frutti troviamo le Storie” di Erodoto. Egli paragonò la dolcezza della giuggiola a quella del dattero; raccontando che dalla sua polpa fermentata, si otteneva una bevanda inebriante.

Frutti rari

Alcuni studiosi ipotizzano che nel Libro IX dell’Odissea di Omero; il “frutto del loto”che portò all’oblio gli uomini di Ulisse sbarcati sull’isola dei Lotofagi, possa essere la giuggiola. Sappiamo comunque che presso gli antichi romani, l’albero del giuggiolo divenne simbolo del silenzio. Si usava per adornare i templi dedicati alla dea Prudenza. Nondimeno, anticamente, questo frutto è sempre stato fonte di infusi liquorosi. Nelle campagne, la giuggiola era una pianta portafortuna. In molte case coloniche si trovava sovente un giuggiolo vicino al lato esposto a sud.

Andare in brodo di giuggiole - Giuggiole Mature da raccogliere

Nel periodo Rinascimentale, la potente famiglia dei Gonzaga esaltò molto questa pianta. Offrivano agli ospiti illustri un delizioso liquore a base di giuggiole; il cosiddetto “brodo di giuggiole”. Accompagnava torte, biscotti secchi inzuppati nella bevanda, oppure si usava come digestivo fine pasto. Proprio il ‘brodo di giuggiole’ diede origine  all’espressione, “andare in brodo di giuggiole”.

Andare in solluchero, o andare in brodo di giuggiole

Al riguardo, nel 1612, si pubblicò il concetto per la prima volta nel primo vocabolario di lingua italiana dell’Accademia della Crusca. Il dizionario, riportava già l’espressione “andare in brodo di giuggiole”; indicando una situazione estremamente piacevole. Tornando ai giorni nostri, le piante di giuggiolo crescono rigogliose grazie al clima mite e ai terreni favorevoli mediterranei. Nel corso dei secoli la produzione artigianale del “Brodo di Giuggiole” si è tramandata fino a noi. Si tratta di un liquore che ha ancora una distribuzione di nicchia, ma negli ultimi anni ha cominciato a farsi apprezzare anche oltre i confini nazionali.

Andare in brodo di giuggiole - Giuggiole con foglie

La ricetta moderna si basa sull’infusione idroalcolica di giuggiole; a cui si aggiungono mele cotogne, scorze di limone, uva, melograni e altra frutta, intera o in succo, con l’aggiunta di zucchero. La preparazione prevede una macerazione piuttosto lunga. I frutti si lasciano in infusione per un paio di mesi.

Frutta fermentata

Poi il liquido si filtra e s’imbottiglia. Il prodotto ottenuto è una bevanda liquorosa dalla gradazione alcolica media (24%vol), dal colore rosso ambrato e dal profumo tipico di giuggiole. Il sapore è dolce e fruttato, con un gusto ricco e avvolgente. Infine, il brodo di giuggiole si conserva a lungo come tutti i liquori fruttati. Si gusta anche come aperitivo anche ghiacciato o come ingrediente principale di drink e aperitivi sfiziosi. Nella stagione invernale è possibile scaldare il brodo di giuggiole, preparando una bevanda calda tipo punch. Esiste una variante di brodo di giuggiole non alcolica; adatta al consumo per i bambini. Si ottiene facendo bollire la frutta in acqua, zucchero e limone senza l’aggiunta di alcol. Lo sciroppo che ne deriva infine è dolce, da bere freddo o da oppure da aggiungere a tisane per dolcificare. Ottimo anche sul gelato affogato.

Andare in brodo di giuggiole, non solo un modo di dire ultima modifica: 2021-11-23T07:00:00+01:00 da Redazione

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