Belmonte Castello, tra i monti del Lazio, un incanto da visitare - itFrosinone

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CICERONE COSA VEDERE

Belmonte Castello, tra i monti del Lazio, un incanto da visitare

Belmonte Castello- Belmonte in una veduta

Belmonte Castello è uno di quei piccoli gioielli del Lazio che vale davvero la pena visitare. Si tratta di un Comune della Ciociaria montana, abitato da poco più di 700 abitanti.

Belmonte Castello

Ci troviamo a circa 369 metri d’altezza, in un territorio quasi incontaminato e la superficie di questo paese abbarbicato sui monti, misura circa 14,20 kmq. Siamo a 65 Km dal capoluogo, e precisamente nella stretta  “Valle di Clia”, che collega la Val di Comino al vicino territorio del Cassinate. Qui, tra i monti, dove l’aria è buona e le pietre antiche, possiamo vedere a nord-est il monte Morrone; 1.059 m s.l.m., la cima più elevata del territorio, dove affondano le radici, anche le pendici del Colle Abate.

Belmonte Castello - Vincenzo Orlandi Madonna Col Bambino Chiesa Di San Nicola
foto di Vincenzo Orlandi – Facebook

Orbene, Belmonte Castello, già “Bellus Mons” sorge proprio su un solido e atavico sperone di roccia; circondato dai meravigliosi e incontaminati boschi del Monte Cairo. Salendo al borgo antico, affacciandoci, possiamo vedere scorrere sotto il paese il “Rio Secco”; un affluente di destra del “fiume Rapido”. Ci troviamo nell’antichissimo e tradizionalmente ricco territorio di memoria Sannita; storia antica, sedimentata tra le rocce.

Bellus Mons

Poi l’area diventò di dominazione romana e lo restò fino alla caduta dell’impero. Infine nel primo medioevo, Belmonte Castello ricadde sotto l’egida del Principato di Capua. Tra corsi e ricorsi storici, Belmonte Castello, nel XIII secolo, divenne anche Feudo dei ricchissimi e potenti Conti d’Aquino.

Belmonte Castello - Belmonte in una foto seppiata

Successivamente passò ai conti d’Alvito, che a quanto pare, decisero di erigere un maniero, andato poi distrutto nei bombardamenti dell’ultima guerra mondiale. Di fatto il castello ha sempre caratterizzato il piccolo paese, ma oggi dell’edificio rimangono in piedi soltanto le due troneggianti colonne in pietra dell’ingresso. Tuttavia, chi desidera visitare il borgo, può passeggiare tra vie secolari, e magari visitare la chiesa di S. Nicola del XII sec. All’interno ci sono dei bellissimi e preziosi affreschi del trecento. Sono anche visibili i resti dell’acquedotto romano; scavato nella roccia del I sec. a.C. Riguardo il  nome, esso diventò di fatto “Belmonte Castello” solo nel 1862.

Regno delle Due Sicilie

La storia del luogo è strettamente legata a quella della vicina Atina; cui appartenne amministrativamente fino al 1819. Quell’anno Belmonte diventò casale di Terelle e poi diventò un comune autonomo definitivamente nel 1851; per decreto del re Ferdinando II delle Due Sicilie. A Belmonte Castello nell’ottocento era molto florido l’artigianato tessile. Ancora oggi, alcuni privati custodiscono ancora gli utensili che si usavano per lavorare la canapa.

Belmonte Castello - Telaio e canapa

Una curiosità naturalistica è costituita qui dalle cosiddette “fosse”; ovvero due crateri rocciosi di natura incerta profondi probabilmente più di 130 metri e più, nelle cui profondità si sente un fruscio. Si sente uscire dalle rocce un venticello freddo; causato forse dallo scorrimento d’acqua sotterranea di fonte ignota, poiché non ci sono mai state indagini speleologiche. Chi desidera fare una passeggiata da queste parti, può percorrere la strada Terelle-Belmonte, piuttosto recente. Dal nastro d’asfalto si gode un bellissimo panorama della valle.

Visitare la Ciociaria a Belmonte Castello

Lo sguardo, dal passo di Capodichino (NA) va alla pianura di Sant’Elia Fiumerapido e a quella di Cassino. Restando sul paese arroccato invece, si può visitare la torre medievale, la chiesa di San Rocco, i ruderi di San Venditto; e come dicevamo i Resti dell’Acquedotto Romano. Le “fosse” sopra citate sono in località Campodivalle e loc. Vaccareccia. Si può raggiungere Belmonte Castello in treno con la tratta Roma- Napoli fermata Cassino. Autobus CO.TRA.L. per Atina-Sora – fermata Belmonte Castello. Infine Via Autostrada con la A1 (Milano-Napoli) uscita Cassino. Superstrada Cassino-Sora direzione Sora – uscita Belmonte Castello.

Belmonte Castello, tra i monti del Lazio, un incanto da visitare ultima modifica: 2022-01-10T07:00:00+01:00 da Redazione

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Julieta B. Mollo

Che bel posto! 😍

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