Benefici del pediluvio? Forse pochi sanno che le terapie esterne, come insegna la medicina orientale, sono valide per affrontare problematiche oggi molto attuali e ostiche. I pediluvi ad esempio, sono facili da fare, apportano relax e sono un vero toccasana per il nostro organismo e per combattere l’ansia e stress.
Benefici del pediluvio
Se pensiamo al nostro corpo come ad una pianta, ai nostri piedi come alle nostre radici, si comprende come un pediluvio agisca sull’organismo. Nutrire, idratare, riequilibrare, detossinare, sono azioni che connettono a questa semplice pratica. Non si tratta solo di mettere i piedi in ammollo. Quando una parte del corpo si mette a bagno, si sollecitano scambi osmotici e si alleggerisce la massa del suo peso.
Si muovono spazi intercellulari, si decontraggono i muscoli e si massaggiano le vene. Infine si rilassa il sistema nervoso centrale. Il pediluvio è quindi utile in caso di stati ansiosi. Un eccesso di energia verso l’alto, come può essere con l’ansia, con un respiro accelerato e poco profondo, la testa “surriscaldata” da pensieri; il battito alterato, necessita di un contro bilanciamento dal basso, che richiami energia verso la terra e riequilibri l’intero organismo con effetto calmante.
Benefici del pediluvio per l’ansia
Un pediluvio caldo che vaso dilata, rilassa la respirazione, la circolazione, muscolatura e sistema nervoso. E’ un valido aiuto contro gli stati ansiosi. A seconda del problema, i pediluvi freddi, tra i 15 e i 20 gradi, sono eccellenti in caso di cattiva circolazione e stanchezza. Quelli caldi, dai 32 ai 45 gradi, sono utili in caso di reumatismi, dolori e malattie da raffreddamento. In caso d’ansia, può essere utile un pediluvio intorno ai 40 gradi. Si aggiungono all’acqua un cucchiaio di sale e oli essenziali d’arancio dolce, neroli, lavanda e mandarino.
La durata è di circa quindi minuti. È fondamentale, al termine, eseguire un breve massaggio sotto il piede, con oli essenziali di lavanda e mandarino. Inoltre il pediluvio alternato con acqua calda e acqua fredda è utile in caso di blocchi energetici, blocchi muscolari, cefalee da ristagno. Si può iniziare con un pediluvio caldo prolungato.
Piedi a bagno per curare il mal di testa
Poi si può far seguire uno più rapido freddo; ripetendo la sequenza 4 o 5 volte serve per mobilizzare la circolazione venosa, l’ossigenazione dei tessuti, la contrazione e decontrazione muscolare. I pediluvi caldi non dovrebbero durare più di 25 minuti, mentre quelli freddi devono durare da 30 secondi ai cinque minuti.
Per alleviare il mal di testa invece ci vuole un pediluvio con acqua calda (37-40 gradi Centigradi) e l’altro con acqua fredda (15-18 gradi Centigradi). S’immerge piede, caviglia e polpaccio in acqua calda e si attendono tre minuti. Poi si passa nell’acqua fredda. Questa volta, però, la durata sarà di circa trenta secondi. L’operazione va ripetuta dalle 3 alle 5 volte. Al termine si dovrà attendere che piedi e gambe si asciughino da soli. Se si hanno problemi di circolazione, meglio usare le erbe. Meglio mettere del rosmarino a macerare in acqua e lasciarla raffreddare, ripetendo l’operazione cinque volte.
Oli essenziali
Ricordiamo che il Pediluvio freddo è indicato in caso di stanchezza, circolazione rallentata, gambe gonfie. Quello caldo in caso di raffreddamento, reumatismi, dolori. I pediluvi brevi con acqua fredda tonificano e quelli caldi sono corroboranti. Si rammenta che il sale attira i liquidi e sgonfia piedi e gambe, smuovendo edemi e ristagni; alleggerendo gli arti inferiori. Il bicarbonato possiede proprietà rinfrescanti e leviganti. Ammorbidisce la pelle dei piedi, ossigena l’epidermide, rinfresca in profondità e disinfetta. E’ utile in caso di ipersudorazione dei piedi, nella micosi, callosità e cheratosi.
L’aceto è un rimedio naturale contro micosi, verruche e sudorazioni sierose. L’argilla verde sfiamma piedi gonfi e doloranti, per reumatismi, inoltre è antisettica e cicatrizzante. Tra gli oli essenziali, quello di cipresso o di geranio sono l’ideale, ma anche l’olio essenziale di menta e di limone, oppure riscaldanti come quelli di pino o di timo rosso.