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Bonifacio VIII il papa dello schiaffo di Anagni

Bonifacio VIII - Giubileo del 1300

Bonifacio VIII al secolo Benedetto Caetani è stato uno dei papi più chiacchierati e fu eletto a ridosso del 1300. Era il 1294 quando “il gran rifiuto” di Pietro da Morrone, alias papa Celestino V, generò le condizioni per la sua elezione.

Bonifacio VIII

Al momento dell’elezione, Benedetto Caetani aveva 64 anni. La sua elezione fu vista malvolentieri da molti aristocratici. Originario d’Anagni, aveva un carattere diretto e brusco. Per lui il papato doveva essere guida universale e aveva anche progetti d’espansione territoriale, specie della sua famiglia. Temuto, odiato, corrotto e senza scrupoli, Bonifacio VIII subì forse il giudizio più severo da parte di Dante Alighieri. Il poeta fiorentino odiò talmente Bonifacio VIII da scaraventarlo all’Inferno ancora da vivo. Bonifacio VIII, a Firenze favorì la parte nera dei ghibellini; posizione che a Dante costò l’esilio.

Bonifacio VIII - Palazzo Dei Papi di Anagni
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Secondo quanto afferma Dante, l’elezione del discusso pontefice, infatti, era viziata da compravendita di cariche ecclesiastiche. I Caetani erano un’antica famiglia nobile; che vantava una discendenza fin dal XII secolo. Spregiudicati, ambiziosi; furono protagonisti della storia del Ducato di Gaeta, della Repubblica di Pisa. Ma anche dello Stato Pontificio e del Regno delle due Sicilie.

Schiaffo di Anagni

Il loro potere fu spesso causa di rivalità con altre famiglie del tempo, tra cui, in particolare, i Colonna. Bonifacio VIII, è nei canti XIX e XXVII dell’Inferno, nei quali si predice addirittura la sua futura condanna tra i simoniaci. Dopo l’elezione, Lo stesso Celestino V subì un raggiro dal papa di Anagni  per rinunciare alla carica. In effetti Celestino V, molto anziano e dedito alla vita ed eremitica, non conosceva il latino e subì molte vessazioni.

Bonifacio VIII - Sala Dello Schiaffo di Anagni
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Della sua bolla ufficiale di rinuncia al soglio pontificio, rimane oggi l’analoga bolla “Quoniam aliqui” di Bonifacio VIII. Il testo originale è perduto. Ciò ha sollevato il sospetto, avallato da molti storici; che una bolla pontificia per un’abdicazione del Papa, fosse stata compilata ad hoc proprio dal cardinal Caetani. Quest’ultimo, perseguitando Pietro da Morrone; intravedeva in questa vicenda la possibilità di ascendere al soglio pontificio con notevole anticipo.

Pietro da Morrone

Poi, temendo uno scisma da parte dei cardinali filo-francesi a lui contrari, diede disposizioni affinché l’anziano monaco fosse messo sotto controllo. Celestino, tentò una fuga, ma il 16 maggio 1295 subì la cattura e la prigionia. Alcuni storici narrano che Celestino, mentre veniva portato via, abbia sussurrato una frase diventata celebre rivolta al Caetani: Otterrai il Papato come una volpe, regnerai come un leone, morirai come un cane. Celestino restò quindi rinchiuso nella rocca di Fumone, di proprietà della famiglia Caetani, dove rimase fino alla morte.

Bonifacio VIII - Arco Del Vescovo o del papa

Durante il papato di Bonifacio VIII, favorì i suoi territori. Anagni diventò la base territoriale della famiglia Caetani; il centro solido e sicuro della propria signoria. Come primo atto del pontificato, riportò la sede papale da Napoli a Roma. Annullò o sospese tutte le decisioni del predecessore Celestino V. Nonostante i sospetti, non sembra che la morte di Celestino V sia stata violenta.

Castello di Fumone

Il carcere duro voluto dal Caetani può tuttavia aver peggiorato la salute dell’ottantasettenne. L’ampio foro rinvenuto sul cranio dell’eremita; sembra dovuto non a un chiodo, bensì a un ascesso cerebrale. Alla sua morte Bonifacio portò il lutto, caso unico tra i papi. Celebrò una messa pubblica in suffragio. Poco dopo diede inizio al processo di canonizzazione. Uno dei più importanti successi del pontificato di Bonifacio fu senz’altro l’istituzione del Giubileo. Sul finire del 1299 moltissimi pellegrini si radunavano a Roma. Quindi Bonifacio istituì l’Anno Santo, nel quale potevano lucrare l’indulgenza plenaria tutti i fedeli; che avessero fatto visita alle basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura. In quel periodo anche la partecipazione alle crociate offriva questo stesso beneficio. L’arrivo dei pellegrini a Roma, oltre un notevole apporto di denaro, esaltava la magnificenza della Città Eterna, consolidando il prestigio del pontefice.

Sciarra Colonna e Bonifacio VIII

Emblematico fu l’episodio noto come lo schiaffo di Anagni; in cui il papa subì il sequestro da Sciarra Colonna e Guglielmo di Nogaret su istigazione di Filippo IV il Bello. Era il 1303 e Bonifacio VIII secondo alcuni fu schiaffeggiato. Secondo altri solo maltrattato verbalmente e umiliato. Tuttavia, poco dopo morì.

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Bonifacio VIII il papa dello schiaffo di Anagni ultima modifica: 2022-08-03T07:00:00+02:00 da Redazione

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