Carolina Iaconelli, da Stoccolma alla Valle di Comino come apicoltrice

Carolina Iaconelli da Stoccolma dove è cresciuta, figlia di ciociari, è tornata a vivere in una zona naturalistica bellissima nella fantastica Valle di Comino, dove ha trovato la sua dimensione.

Carolina Iaconelli da Stoccolma alla Valle di Comino

Non sono tempi facili questi per le api. Il cambiamento climatico, gli sbalzi di temperature, tra il caldo eccessivo e il freddo, stanno mettendo a dura prova queste importantissime sentinelle della biodiversità. Dovremmo tutti avere più cura e attenzione per le api, dato che questi preziosi insetti giocano un ruolo fondamentale nel mantenere gli equilibri ecologici e nell’impollinazione, sia delle piante selvatiche che di quelle di interesse commerciale.

Gli alveari riescono a mantenere una temperatura interna stabile di circa 35° C, tuttavia quando si verificano ondate di calore estreme la temperatura può salire sensibilmente, determinando la morte delle api. Dato che le api sono animali molto intelligenti, hanno imparato a svolgere un’azione termoregolatrice, ovvero sono in grado di regolare la temperatura in alveare. Tuttavia le altissime temperature dell’ultimo anno sono state deleterie. Per questo non ringrazieremo mai abbastanza di si dedica a loro e cura queste meravigliose creature.

Trasferirsi nella Valle di Comino

Fare l’apicoltrice a San Biagio Saracinisco, nella Valle di Comino e lasciare Stoccolma in Svezia deve essere stato un salto bello grande. Queste meravigliose arnie sono quindi sul confine, tra Lazio Abruzzo e Molise, a ridosso del lago di Cardito. Vivere ad un’altezza di circa 800 metri sul livello del mare, in un micro clima particolare, deve essere comunque un privilegio. Lasciarsi alle spalle lo stress e un lavoro da scrivania, non deve essere stato tanto male. Far crescere i bimbi più liberi a contatto con la natura, ha senza dubbio molti lati positivi.

Del resto, ognuno di noi cerca una “dimensione” adeguata. Ora Carolina, nella terra d’origine dei genitori, produce miele mille fiori, di acacia e di castagno. S’impara in qualche modo a comunicare con queste “creaturine” intelligenti, che sono umorali e percepiscono i cambiamenti del tempo e del clima.

Apicoltura a San Biagio Saracinesco

Le api sono fantastiche, sole non potrebbero vivere, ma assieme sono una forza. Pensate che per rinfrescare l’alveare, una parte di api continua a percorrere il tragitto che si trova all’entrata dell’alveare utilizzando le ali come ventole. Questo procedimento continuo e costante permette all’aria più fresca presente all’esterno di entrare in alveare; creando di fatto un vero e proprio sistema di ventilazione. E’ una soluzione è possibile perché le api sono molto brave a collaborare tra loro. Si posizionano “a ventaglio” all’ingresso dell’alveare e cominciano a muovere le ali. Si crea un sistema di ventilazione davvero efficiente.

Come ormai sappiamo bene, le ali delle api possono battere fino a 12.000 volte in un solo minuto. Questo ci fa capire come l’insieme di centinaia di individui che attua la ventilazione in contemporanea, possa effettivamente creare un flusso significativo di aria fresca.

Miele in Ciociaria di Carolina Iaconelli

Oggi con il cambiamento climatico, tutto ciò potrebbe non bastare e per questo ogni apicoltore è una mano santa, per cure e attenzione. La Svezia per Carolina è lontana, non tutto qui è perfetto. Del nord Europa forse manca il rigore, l’organizzazione, e forse anche un supporto corposo. Eppure in Ciociaria la socializzazione, i rapporti di buon vicinato e il “volersi bene”, superano un po’ tutto. Qui c’è amore, affetto, amicizie, insomma a San Biagio Saracinisco non si vive affatto male. Probabilmente non ci sono rimpianti eccessivi, i bimbi stanno bene, c’è buon umore sempre, con la vita all’aria aperta e si fa un miele fantastico.