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Etty Hillesum, il coraggio di un diario, a Supino, ce ne parla Annalisa Consolo

Etty Hillesum- Locandina dell'evento

Etty Hillesum è un nome legato ai fatti più tragici della seconda guerra mondiale. Una giovane donna che visse, camminando tra le pagine vergate con inchiostro rosso sangue, tra sventurati e sete di pace e libertà, che a lungo non trovò consolazione.

Etty Hillesum

Annalisa Consolo è autrice e sceneggiatrice. Vive a Roma da sempre, tranne una parentesi a Milano per motivi di studio e poi a Gerusalemme per lavoro, dove ha vissuto come giornalista. Donna eclettica, appassionata di cinema e teatro, colleziona boutique blu-ray. Ha pubblicato con le edizioni Ares la cena delle verità, da cui ha tratto uno spettacolo teatrale. Una vita dedicata alla ricerca, all’introspezione e un volume dedicato a Etty Hillesum, che approda a Supino.

Etty Hillesum - Casa Museo di Etty Hillesum

L’evento sarà domenica 29 gennaio alle ore 16,00, presso la sala parrocchiale San Pio X in Via La Mola. Presenta e modera l’evento la giornalista Laura Lauretti. Inoltre interverrà Marcello Carlino professore dell’Università La Sapienza, facoltà Lettere e Filosofia. Questi sono “giorni della memoria”, in cui si evoca un momento della storia relativamente recente, avviluppato da tanto dolore e oscurità. Eppure ci furono persone, che attraversarono quegli anni, tenendo accesa una fiammella.

Annalisa Consolo

Tra costoro c’è stata Etty, nata nel 1914 e morta nel ’43. Etty inizia a scrivere un diario dopo un incontro che fa da spartiacque con lo psicologo Julius Spier. Questo diario e il bisogno e il desiderio di lasciare tracce di vita nero su bianco, è stato uno strumento di scavo interiore, che ha aiutato la giovane donna ad attraversare quei tempi tenuti insieme da poco amore e tanto odio. Erano tempi in cui si subiva l’occupazione nazista, incontrando forse Dio in fondo all’anima.

Etty Hillesum - Piccola Locandina dell'evento a Supino

Infine Etty Hillesum muore ad Auschwitz, dopo aver prestato volontariato e assistenza, a Westerborkm, agli ebrei in attesa di essere internati in altri lager. Rughe intese di una vita breve e attraversata da paure, odio, dolore e lacrime non asciugate. Partendo da queste righe Annalisa Consolo delinea un ritratto interessante e accurato di una donna votata al prossimo che ha lasciato un segno.

Etty Hillesum conferenza a Supino

Scrive Etty: Una volta ho scritto in uno dei miei diari: vorrei passare le dita lungo i contorni di quest’epoca. Poi d’un tratto, sono stata scaraventata in uno dei tanti focolai di umano dolore. E là- sui volti delle persone, su migliaia di gesti, piccoli cambi d’espressione, vite- ho improvvisamente imparato a leggere questo tempo, e molto di più. D’improvviso, era successo: riuscivo con le mie dita a sfiorare i contorni di quest’epoca, e di questa vita”. E’ interessante che nel 1942, lavorando come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico, Etty ebbe anche la possibilità di salvarsi. Tuttavia decise, forte delle sue convinzioni umane e religiose, di condividere la sorte del suo popolo. Lavorò in seguito nel campo di transito di Westerbork come assistente sociale.

Etty Hillesum, il coraggio di un diario, a Supino, ce ne parla Annalisa Consolo ultima modifica: 2023-01-26T07:00:00+01:00 da Redazione

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