Feste romane di Luglio, bizzarre e sorprendenti - itFrosinone

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MEMORIA STORIA

Feste romane di Luglio, bizzarre e sorprendenti

Feste romane di luglio - Doni delle matrone

Feste romane di luglio, molto importanti e dai significati davvero particolari, talvolta sorprendenti per gli occhi degli occidentali di oggi.

Feste romane di Luglio

Va sottolineato che è stato Caio Giulio Cesare, l’autore di una famosa riforma; che è in genere legata alla memoria del più famoso calendario romano che ha avuto un larghissimo uso. Tale calendario è passato alla storia come “calendario Giuliano”. Cesare, moderno, spregiudicato, indipendente e per nulla schiavo delle convenzioni sociali, ha stupito spesso i suoi contemporanei e anche noi oggi, per disinvoltura e piglio.

Matrone

Egli svincolò il computo dei mesi dalle fasi lunari e adottò un sistema decisamente molto più duttile e più moderno; mantenuto poi anche nell’era cristiana, seppur con il celebre perfezionamento del Calendario Gregoriano relativamente recente. Le feste di Luglio partivano il 5 e si iniziava in memoria della fuga dei Romani durante la battaglia contro i Fidenati; poco dopo il celebre ed efferato sacco dei Galli del 390 a.C. Quel giorno si teneva nell’Urbe il curioso rituale delle Poplifugia.

Poplifugia e Feriae Ancillarum

Si iniziava con un sacrificio per Giove nel Comitium. Orbene i partecipanti al rito si allontanavano, come se fuggissero sparpagliati, invocando gli amici per nome. Poi si banchettava e ci si scambiava gli auguri ritrovandosi tra le vie. C’era anche la festa delle donne che lavoravano al servizio. Durante questo che possiamo definire proprio festival; le schiave di Roma si sarebbero vestite con gli abiti più raffinati che avevano e avrebbero attaccato gli uomini di nascita libera con rami di fico.

feste romane di luglio antiche - Trionfo Di Nettuno in un mosaico

Una singolare festa, le Feriae Ancillarum, vedeva insieme schiave e donne libere compiere riti propiziatori per Giunone, protettrice della fecondità femminile. Tali cerimonie si tenevano presso un caprifico particolare, giacché fu proprio da un tale albero che una delle schiave, sostituitesi alle matrone quali ostaggi per il dittatore fidenate Livio Postumio, dette il segnale ai Romani per assalire il campo degli assedianti.

Ludi Neptunalicii e feste romane di luglio

Qualcosa che oggi definiremmo bizzarro e sorprendente, ma eventi simili nelle festività romane non erano rare, specie riguardo le festività. Nelle feste di fine anno, di capo d’anno in un determinato giorno, gli schiavi erano liberi e festeggiavano come tutti. Poi nel Circo Massimo, dal 6 al 13 luglio, si svolgevano ludi in onore di Apollo, detti ovviamente Ludi Apollinares, mentre il giorno 7 si dipanavano in città.

Maggio dedicato a Maia - Sposi che si baciano nelle feste romane

Il 17 luglio cadevano le Portunalia, che si svolgevano presso gli approdi fluviali del Tevere; onde propiziarsi il dio laziale Portunus, protettore dei porti da cui si esce e si entra. Ad esso era dedicato anche uno dei templi nell’area del Foro Boario più significativi e a cui si portavano tanti doni. Inoltre, c’erano i Ludi Neptunalicii, che cadevano invece il 23 luglio. Durante queste festività si tenevano corse con le bighe e quadrighe.

Circo Massimo

Si tenevano anche giochi ricchi con le naumachie; allagando il Colosseo, pratica comune all’epoca. Questi spettacolari giochi, puntavano soprattutto ad ottenere la benevolenza del dio del mare affinché le sorgenti non si disseccassero con la calura estiva. Le naumachie erano complesse, dispendiose anche se dotate di un grande fascino, tra vele colorate e giochi in acqua. Si simulavano, ma neanche tanto le battaglie navali.

feste romane di luglio - matrona con la veste

Infine, in età repubblicana, a tale cerimonia sarebbero seguite sul Gianicolo, il 25 luglio, le cosiddette Furrinalia, cerimonie in onore delle Furie, ma tale rito cadde presto in disuso. Erano queste ultime, feste un po’ oscure, non tutti ne conoscevano i riti. Tuttavia, servivano probabilmente a scongiurare la siccità. Al riguardo, durante lunghi periodi di mancanza di piogge, le matrone agivano con riti bizzarri. Invocavano Giove Pluvio dall’alto del tempio; con i capelli sciolti e facevano rotolare giù dei massi, simulando il suono dei tuoni.

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Feste romane di Luglio, bizzarre e sorprendenti ultima modifica: 2022-07-13T11:51:55+02:00 da simona aiuti

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Julieta B. Mollo

Molto interessante. Grazie! 😁

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