Giornata delle vittime delle marocchinate, un giusto riconoscimento. Tra poco ci sarà finalmente la “giornata della memoria delle vittime delle marocchinate”. Dopo un lungo percorso per far emergere documenti, testimonianze, tracce, racconti e memorie. Prende vita una presa di coscienza da parte della società civile, riguardo i tragici fatti accaduti; a ridosso della fine del secondo conflitto bellico mondiale.
Giornata delle vittime delle marocchinate
L’iniziativa, appoggiata dall’Associazione nazionale vittime delle marocchinate, con a capo Emiliano Ciotti; vuole sensibilizzare le istituzioni e la società civile, riguardo quest’importante pagina storica. Il mentore e promotore dell’iniziativa legata nello specifico alla giornata, è stato Daniele Massa; consigliere di Fratelli d’Italia nel Comune di Ceccano.
Orbene, meritano nuove pagine di giustizia, le circa 60.000 vittime italiane; uomini donne e bambini violentati, trucidati e uccisi dalle truppe coloniali francesi, che vanno ricordate. Vi è stata quindi una scintilla a Ceccano, dove è stata approvata una mozione che cristallizza nel 18 maggio; la data che celebra la “Giornata in memoria delle vittime delle Marocchinate”. Sessantamila italiani chiusi in un silenzio fatto di cieca vergogna e archivi chiusi colpevoli, chiedono ancora giustizia; e si auspica che ci sia una maggiore presa di coscienza anche da parte di Piazza Farnese, dove ha sede l’ambasciata di Francia.
Giornata delle vittime delle marocchinate featuring Emiliano Ciotti
A Ceccano, l’amministrazione vuole altresì individuare; un luogo preciso e simbolico. Ci sarà quindi uno spazio fisico da intitolare a tutte le innocenti vittime che subirono le violenze delle truppe coloniali francesi; pietra miliare tangibile di fatti ancora poco noti ai più. L’opinione pubblica nazionale e internazionale; conosce solo la punta dell’iceberg di quei fatti.
Eventi narrati da un libro di successo di Moravia; trasposto su pellicola da Vittorio De Sica, nel film “La Ciociara”, che valse a Sophia Loren l’Oscar. Orbene, il 18 maggio in ogni città che aderirà all’iniziativa; sarà esposto un tricolore in un monumento, per ricordare gli eccidi. Fino ad oggi hanno aderito all’iniziativa i comuni di Bari, Bologna, Capizzi, Castro del Volsci, Ceccano, Cuneo, Esperia, Pontecorvo, Frosinone, Latina, Sezze, Roccagorga, Maenza e Milazzo. Ma anche Mondragone, Montefiascone, Napoli, Nettuno, Novara, Pontinia, Novellara, Palmi, Priverno, Pomezia, Pomezia, Viterbo e Roma.
La Ciociara di De Sica
Auspichiamo che altre città aderiscano; con slancio d’amor patrio. E’ come se lo scioglimento di un ghiacciaio, abbia lentamente liberato le voci di quelle persone, violentate e uccise barbaramente. Possono ora finalmente liberare un grido. Non hanno più voce, ma un’anima che pretende una giustizia negata. I crimini delle truppe francesi contro i civili italiani; come un’onda scura; invasero una larga parte del Lazio tra la Ciociaria e la provincia di Latina.
Il silenzio di tante vittime che riuscirono a sopravvivere e che per vergogna non chiesero giustizia allora; sembra che ora stiano reclamando d’essere riconosciute e ricordate. Un plauso va a quei politici e militanti; che stanno coraggiosamente cercando un riconoscimento e un senso di giustizia per quelle povere anime. Il silenzio sordo di alcuni; dovrà essere oscurato, dal grido di tanti. Il pudore del dopoguerra e il pudore, lascino spazio alla verità di cui mai bisogna temere l’eco.
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