Gnocchi a coda de soreca, eccoli! Sono un formato di pasta fresca molto comune della cucina laziale. Si tratta di un genere di pasta leggero, perché non contiene uovo e si trova facilmente nei negozi che vendono pasta fresca. Questi gnocchi allungati, per la particolare forma, ricordano l’aspetto della coda di un topo; da qui il nome a coda de soreca.
Gnocchi a coda de soreca
Tutto sommato, questo formato di pasta è del tutto simile ai bigoli dell’Umbria e ai pici toscani. Si tratta di una pasta artigianale, che è a base di sola acqua e farina di grano tenero rimacinato. Alcuni puristi aggiungono anche una piccola quantità di farina di mais; per ottenere un risultato più rustico e ruvido che ben si sposa con il condimento.
Orbene, tradizionalmente gli gnocchi a coda de soreca, si condiscono con un robusto sugo di cinghiale, oppure di maiale o di castrato. Tuttavia in epoca moderna, con diverse rivisitazioni, talvolta questi gnocchi allungati si accompagnano con dei sughi vegetali, creme, carciofi e molto altro. Se volete cimentarvi, procuratevi tutti gli ingredienti. Prendete almeno 400 gr. di farina 00, almeno 200 ml d’acqua, e per il condimento prendete almeno 400 gr. di ciliegini. Poi prendete anche del guanciale, pecorino romano grattugiato a piacere e un po’ d’aglio.
Gnocchi a coda de soreca della cucina laziale
Servirà del basilico, olio extravergine di oliva, sale e pepe. Potete avviare il vostro sughetto facendo sfrigolare un po’ di guanciale, e poi tuffando i pomodorini e il testo per il condimento. Poi dedicatevi alla pasta. Potete iniziare mettendo su un piano da lavoro un vulcano di farina. Aggiungete gradualmente l’acqua e iniziate ad amalgamare lentamente, poi sempre più energicamente.
Lavorate la pasta, ottenendo un impasto omogeneo. Poi copritelo con una terrina e lasciatelo riposare 15 minuti. Dopo un po’ prelevate delle piccole porzioni d’impasto e stendetele formando dei cordoncini. Ogni serpentello dovrà essere lungo 3-4 cm. Aiutatevi con il palmo delle mani e stendeteli formando dei cordoncini lunghi almeno una quindicina di centimetri. Infine, infarinate per bene i serpentelli e disponeteli uno accanto all’altro, oppure in nidi se preferite. Ora cuoceteli in abbondante acqua bollente e salata. Poi scolateli e saltateli nel condimento.
Pecorino pepe e guanciale
Se prima avete fatto dorare sul fondo di una padella antiaderente, senza aggiungere altri grassi, il vostro guanciale tagliato a dadini, siete a buon punto. Il guanciale deve iniziare a sudare, poi si aggiunge aglio in camicia schiacciato con il palmo della mano. Questo è un condimento tradizionale e semplice, legato al territorio, a base di pomodorini, guanciale e pecorino romano.
Potete condire questa pasta in modo moderno ma gustoso, con crema di formaggio, salmone e granella di pistacchio. Oppure con zafferano, crema di porri o passata di spinaci e stracchino; provate! Se invece siete puristi e avete scelto il condimento consigliato, spegnete il fuoco e mantecate con un filo di olio a crudo. Spolverate il pecorino, una spruzzata di pepe e basilico fresco. Trasferite su un piatto da portata e servite a tavola.
Non conoscevo questo piatto!
grazie, sì facili e buoni
ti farò conoscere una nostra ciambella che chiamano regina,
¡Se ve espectacular!
vero!
Congratulazioni