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I segreti dei pinoli, prelibati e insospettabili afrodisiaci

i segreti dei pinoli - Pineta con donna romana

I segreti dei pinoli ricchi di proteine. Sono anche una sorgente di fibra alimentare. Si tratta del frutto dell’albero seminato curato cresciuto utilizzato dagli antichi romani per diversi scopi. Chiunque arrivi a Roma da una qualsiasi consolare comprende di essere prossimo alla meta, vedendo i Pini.

I segreti dei pinoli

Magari è ancora in periferia, sulla Nomentana, sulla Prenestina, sulla Casilina, la Cassia o l’Appia ma sa di essere vicino alla città eterna, perché percorre un viale alberato di Pini. Nella letteratura latina sono numerose le testimonianze sulla fama afrodisiaca dei pinoli. Ovidio li elogiava nella “Ars amatoria” come uno dei pochi cibi sicuramente capaci di favorire l’amore. Plinio scriveva: “i pinoli spengono la sete, calmano i bruciori dello stomaco e vincono la debolezza delle parti virili”. In cucina i Romani accompagnavano l’aroma dei pinoli al formaggio, e Apicio li consigliava quale ingrediente per confezionare salse, carni o ripieni.

I segreti dei pinoli - Pinoli Grezzi da rompere

Apicio li consigliava anche quale ingrediente per confezionare salse, carni o ripieni. Il pinolo o pignolo, cioè la bacca del pino, veniva impiegata soprattutto per fare dolci. L’uso preminente dei pinoli era mescolarli al miele o alla melassa bollenti, da soli o unitamente ad altra frutta secca.

Apicio e la cucina romana

Si usavano per fare torte, ma anche per condimenti su carni e pesci. Senza dimenticare che la bianca corteccia interna del pino veniva macinata per produrre una farina; poco ricercata per il gusto ma molto nutriente per i componenti. Pertanto dal pino si potevano ottenere, oltre alla legna, i pinoli e la corteccia ad uso culinario.

I segreti dei pinoli - Pinoli in un piatto

Secondo un’attestazione del Platina la fiducia sulle virtù afrodisiache di questi frutti crebbe enormemente a cavallo tra Quattro e Cinquecento. Si dice che i pinoli mangiati piuttosto spesso insieme con uva passa stimolino l’attività sessuale, anche quando sia carente. Il medesimo effetto fanno conditi con lo zucchero. I nobili e i ricchi li mangiano frequentemente in periodo di digiuno con il primo e con l’ultimo piatto. Con i pinoli avvolti nello zucchero sciolto in un cucchiaio si fanno delle pastiglie alle quali si applicano sottili lacrime d’oro battuto, penso per magnificenza e per diletto”.

Pesto alla genovese

Oggi i pinoli sono essenziali per il pesto alla genovese e svariati altri piatti tra cui le torte, come ad esempio il castagnaccio. Le ricette più antiche sono originarie delle aree in cui crescono i due pini europei dai quali si ricavano i pinoli. Ad esempio lo strudel era anticamente realizzato coi semi del pino cembro (specie tipica delle alte montagne trentine); mentre il pesto da quelli del pino domestico. I pinoli sono ricchi di vitamine (in particolare E, B e PP), calcio, magnesio e ferro.

I segreti dei pinoli - Pigna vuota

Il Pino marittimo quindi è un albero molto simbolico, che come altri, dona frutti utilissimi per l’inverno che si avvicina. Ancora oggi, fotografato dai turisti, immortalato in tanti dipinti antichi e moderni, è quasi un monumento naturale. Il Pino vive in sodalizio con l’uomo da migliaia di anni. E’ l’uomo che lo ha voluto accanto a sé per la sua enorme utilità.

Ovidio Ars Amatoria

Rarissimi sono i boschi di pini spontanei. Non ha radici superficiali. Anzi, il Pino ha una radice molto profonda. Le radici del Pino sono la sua forza, la sua intelligenza, quando le vediamo emergere è perché cercano ossigeno ma soprattutto perché cercano di capire che cosa sta succedendo nello spazio che le sovrasta, magari sollecitate dal passaggio o dallo stazionamento dei veicoli. Il Pino è progettato per resistere a condizioni di vento molto forte. Il vento passa intorno alla sua chioma compatta, non la attraversa. La sua chioma ad ombrello produce ossigeno e trattiene polveri sottili anche in inverno, quando gli altri alberi vanno a riposo e l’inquinamento è al massimo perché ai gas delle auto si aggiungono quelli delle caldaie. Il suo ombrello ci protegge. I Pini ci permettono di ombreggiare vaste aree di asfalto e cemento, materiali che se surriscaldati producono le così dette isole di calore.

I segreti dei pinoli e il pino marittimo

Assorbono l’acqua dal terreno e la portano in alto con un effetto refrigerante che tutti conosciamo. Tra gli alberi di prima grandezza è quello che richiede meno manutenzione. Si accontenta di suoli poveri, di pochissima acqua e tranne una potatura iniziale, meno lo si tocca meglio è. Emette essenze balsamiche; non è un caso che nei sanatori o negli ospedali ci siano i Pini. Tra le cose delle quali ci siamo dimenticati c’è che Roma era una città infestata dalla malaria. I Pini assorbono molta acqua dal suolo e le essenze balsamiche contribuiscono ad allontanare le zanzare.

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I segreti dei pinoli, prelibati e insospettabili afrodisiaci ultima modifica: 2022-09-27T07:00:00+02:00 da Redazione

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Julieta B. Mollo

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