I Tartalicchi rappresentano un’antica tradizione ciociara; per la precisione li troviamo principalmente nelle località di Guarcino e di Alatri. Parliamo soprattutto di frittelle, che di fatto sono semplici e comuni, ma questo genere di “frittellone”, si preparano con un impasto a base di patate; in particolare vanno annoverate nella “cucina povera” contadina.
I tartalicchi
Si tenga presente però che i tartalicchi non si presentano solo a forma di ciambelline, ma possono assumere molte altre forme e si possono impasatare anche in diverse dimensioni. Un tempo le patate, come la farina di castagne, rappresentavano una ricchezza per pastori e contadini; che non avevano a diposizione molta farina bianca e tanto meno lo zucchero, che erano un grande lusso.
La terra ha sempre dato tanti frutti spontanei, come il miele, un dolcificante selvatico e i pinoli, le castagne appunto, oppure i frutti del sottobosco. Saper sfruttare queste ricchezze ha aguzzato l’ingegno di tanti contadini, che hanno saputo sopravvivere nei lunghi e nevosi inverni tra le colline e le montagne ciociare. La tradizione vuole i tartalicchi, immancabili soprattutto nel menù di Natale, ma queste deliziose frittelle sono spesso preparate anche in occasione di sagre paesane e anche nelle ricorrenze come il Carnevale.
I tartalicchi ciociari
Un po’ dimenticate e tramandate oralmente, tanti cuochi, hanno rispolverato i vecchi ricettari di famiglia. Oggi i tartalicchi, sono stati rivalutati, e soprattutto inseriti nei menù di moltissimi ristoranti tipici della Ciociaria; senz’altro graditi fra gli antipasti tipici ciociari, ma anche tra i dolci. Proviamo a prepararli allora. Procuriamoci 1 Kg e 1/2 di farina, 1 Kg e ½ di patate e 1 cubetto e ½ di lievito di birra.
Se non abbiamo il lievito di birra, va anche bene una bustina e mezzo di quello in polvere tradizionale. Servirà anche dell’olio per friggere, una padella con il bordo alto, un po’ d’acqua, e un po’ di sale. Dovremo lessare le patate in acqua abbondante con un po’ di sale. Poi dovremo sbucciarle e schiacciarle con uno schiacciapatate. Faremo un vulcano con il nostro chilo di farina; aggiungendo lentamente acqua tiepida, e il lievito di birra.
Frittelle di patate
Aggiungeremo ora un po’ di sale, almeno mezzo cucchiaio e le patate precedentemente schiacciate. Ora dovremo lavorare bene l’impasto; aggiungendo man mano dell’altra farina. Bisognerà ottenere un impasto molto morbido ed elastico e non appiccicoso. Dovremo inoltre lasciare lievitare il tutto per circa 60/90 minuti. Infine potremo dare forma di ciambelline alla nostra pasta. Ora potremo friggere in abbondante olio bollente.
L’impasto non deve risultare mai filante. Se dovesse risultare particolarmente morbido e non si riesce a modellarlo; si può anche usare una sacca per dolci con beccuccio largo per dare la forma ai tartalicchi da far cadere direttamente nell’olio bollente. Lasciate asciugare le ciambelline su della carta assorbente, affinché perdano l’eccesso d’olio di frittura. Deponetele infine su un’alzata, e spolveratele con dello zucchero. La tradizione vuole lo zucchero classico bianco, ma va bene anche lo zucchero a velo. Se piace, aggiungete gocce di cioccolata. Buon appetito.