Il dialetto frusinate, così caro a tanti, rischia di scomparire e forse per questo, si dovrebbe intervenire nelle scuole, per faro meglio conoscere alle nuove generazioni.
Il dialetto frusinate
Al riguardo, sabato 25 marzo, presso l’associazione culturale “Rione Giardino”, si parlerà dell’argomento e si farà qualche lezione. Nell’intero basso Lazio, ci sono vari dialetti, con radici comuni, eppure l’accento, la cantilena, e gran parte del dialetto stesso, cambia moltissimo da un borgo all’altro. Di fatto sappiamo che ai dialetti italiani mediani appartengono il romanesco, il sabino, il dialetto laziale centro-settentrionale e i dialetti della Tuscia viterbese.
Ai dialetti italiani meridionali appartiene il dialetto laziale meridionale e ai dialetti veneti appartiene il dialetto venetopontino. Il Lazio, dunque, come le altre regioni centrali dell’Umbria e delle Marche, ha una situazione dialettale non unitaria. Diciamo che la linea Roma-Ancona, infatti, è uno dei confini di maggiore importanza nell’ambito dei dialetti italiani. Tuttavia per noi, la lingua latina, è una base essenziale del dialetto. Alcuni vocaboli sono latino puro.
Imparare il dialetto ciociaro
Orbene, i dialetti laziali meridionali, che interessano a noi da vicino, costituiscono un gruppo di dialetti meridionali intermedi diffusi nelle aree più meridionali del Lazio. In particolare a sud della città di Frosinone e a partire dalle città di Formia e Gaeta lungo la costa. L’area corrispondente all’attuale Lazio meridionale, ossia l’area meridionale del Latium romano, denominata anche Alta Terra di Lavoro, a partire dall’epoca longobarda.
Dunque il latino la fa da padrone. Poi il Ducato di Benevento, è stato parte di compagini politico-territoriali meridionali fino e oltre l’Unità d’Italia e ha influenzato la parte estrema del Lazio. Durante il regime fascista i territori settentrionali della Terra di Lavoro,(denominazione di carattere anche amministrativo), furono distribuiti fra le neo istituite province di Latina e Frosinone, a loro volta parte della regione Lazio. Questo rende l’idea del linguaggio tradizionale.
Rione Giardino
Questa nostra zona, comunque è stata a lungo Stato Pontificio, quindi la lingua latina e i vari dialetti, dal frusinate al romanesco, s’intrecciano e si comprendono. Moltissimi termini sono identici, così come moltissimi usi e costumi. Quindi comprendersi è facile. Naturalmente nell’incontro del 25 marzo, non si farà storia del dialetto, ma chi è “padrone della lingua”, farà un po’ lezione, tra il serio e il faceto. I monti Lepini, in cui un tempo i pastori trascorrevano lunghi periodi isolati, conservano più “dialetto” in qualche modo. Accade anche nei piccoli borghi. Nelle cittadine di media grandezza, un po’ meno. Tali dialetti di cui ho parlato comunque, sono per molti aspetti simili, in particolare nel vocabolario. Sebbene se ne discostino sul piano fonetico (e per l’influenza dei dialetti laziali centro-settentrionali parlati nelle vicine aree centro-settentrionali delle province di Frosinone e Latina.