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Il malocchio, credenza antichissima che sopravvive nelle campagne ciociare

710px Antiochia House Of The Evil Eye

Il malocchio, qualcosa che affonda le radici nella cultura popolare contadina più antica, un po’ magico e un po’ affascinante. Moltissimo arriva fino a noi dagli antichi Romani, come le maledizioni di Anna Perenna, identiche a quelle attuali!

il malocchio - simboli fallici

amuleti degli antichi Romani contro il malocchio

E’ chiaro che quando si ha un malessere, è bene andare dal medico, tuttavia è interessante esplorare le antichissime credenze popolari. Mal di testa, insonnia, anticamente erano imputati a energia negativa trasmessa anche attraverso uno sguardo, “l’occhio cattivo”, portatore del malocchio.

Occhio malevolo tra mito e credenze popolari

il malocchio - ferro di cavallo

Tali mali si tentava di scacciarli recitando delle preghiere sottovoce, davanti ad un bicchiere con acqua, e chicchi di grano. L’altro modo conosciuto è caratterizzato da un piatto in ceramica con acqua e olio d’oliva, ma il fine è lo stesso. Si tratta di un rituale di purificazione dai contorni magici diffusi da tempo immemorabile, con l’intento di levare il malocchio, l’influsso negativo!

il malocchio - Anna Perenna

Tale occhio malevolo può essere trasmesso con uno sguardo da chiunque, e tolto da persone che hanno appreso il rito per discendenza familiare o per insegnamento da altri. Superstizione, magia, o fede, si tratta comunque di una pratica che ancora oggi sopravvive, con una frequenza sorprendente. Scettici o meno, è un rituale affascinante e che incuriosisce a prescindere, ed esige rispetto, e cautela nel giudizio.

Il malocchio, l’olio d’oliva e il grano

Nel piatto in porcellana si versano dell’acqua, dell’olio e, a seconda delle forme che tali elementi assumono, si capisce se una persona ha negatività. Riguardo il mal di testa, nell’antichità si pensava che una persona che accusava tale malessere, era “presa d’occhio”.

il mslocchio - bicchiere

Secondo la credenza popolare, il malocchio ha molto a che fare con l’invidia. Si credeva che i bimbi molto piccoli, talvolta venivano “presi d’occhio” e se piangevano disperati ininterrottamente, era per quello! Il malocchio deriva quindi dall’invidia, ma a dire il vero, nessuno nasce “attaccando il malocchio”, ma ognuno di noi può potenzialmente essere geloso; un’energia negativa che scaturisce dall’invidia e che si trasmetterebbe solo con lo sguardo. Una persona sensibile e particolarmente empatica, può apprendere il rito per liberare “dall’invidia”, e s’impara per discendenza o da una persona che lo sa trasmettere.

Riti e preghiere mormorate

Sembra che siano più le donne che uomini a cercare queste preghiere, forse perché sono più predisposte; a dire il vero, si tratta di una dimensione molto più femminile che maschile. E’ un rito complesso fatto di preghiere che non tutti possono eseguire,  e che non viene tramandato con leggerezza.

il malocchio - amuleti

amuleti degli antichi romani contro il malocchio

Per il rituale con il grano, si prende un bicchiere di vetro trasparente, lo si riempie d’acqua, poi, si versano dei chicchi del cereale. A seconda di quante bolle si formano o di come si comportano i chicchi, si capisce se la persona è presa d’occhio malevolo. Molto noto, ma negli effetti identico, è il rito con il piatto fondo in porcellana, acqua e olio. Il guaritore sussurra le preghiere, perché la persona le deve percepire ma non capire. Si tratta di suppliche ad alcuni arcangeli e all’Immacolata.

Il malocchio - quadrifogli

Il contenuto del bicchiere, o del piatto, deve essere gettato o in un luogo con terra, in acqua corrente, ideale un corso d’acqua. L’acqua rappresenta la purezza, il vetro la chiarezza, mentre il grano e l’olio il cibo, quindi nutrimento e la forza. Si tratta di un rito antichissimo e dentro c’è una simbologia e un intrinseco significato pagano che abbraccia la religione.

il malocchio - corni

A seconda di quanta negatività ha la persona colpita, il rito può essere ripetuto per tre giorni consecutivi. Questo rituale è considerato un po’ magico, anche se si tratta di preghiere, perché lo pratica spesso un sensitivo, che ha il dono di eliminare la negatività. Non si tratta di magia, ma di preghiere, quindi è la persona che prega che ha il potere tramite il rito di aiutare l’invidiato, non viceversa. Realtà o credenza popolare?

Non lo sappiamo, poiché c’è un alone di mistero e antica tradizione mormorata, tuttavia, non risulta che qualche preghiera abbia mai nuociuto a qualcuno. Non prendiamoci troppo sul serio e conserviamo le tradizioni, specie se sono innocue. Gli antichi Romani ci hanno lasciato molto più di quanto immaginiamo evidentemente, poiché tanti riti sono sopravvissuti identici e ciò è rivelativo. Le formule? Le preghiere? no, meglio lasciare un po’ di mistero e rispettare queste preziose donne depositarie. Tuttavia, dopo le preghiere, vi consigliamo di andare da uno specialista, unendo alla tradizione popolare, la moderna ricerca scientifica.

Il malocchio, credenza antichissima che sopravvive nelle campagne ciociare ultima modifica: 2018-12-06T09:00:22+01:00 da simona aiuti

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