Immacolata Concezione Ad Arpino, Ciociaria, dove c’è una chiesa dedicata. Sono molte e piuttosto antiche ovviamente le chiese di Arpino, la patria di Cicerone. Parliamo di un paese che è un incanto e la cui origine si perde nella notte dei tempi. I fedeli non hanno mai trascurato la chiesetta, che è nata per volere di privati, e dove si operarono dei restauri agli inizi del ‘900.
Immacolata Concezione ad Arpino
La toponomastica a tal proposito è molto importante in queste zone. Ci dice molto ad esempio al “torre di Cicerone”, al riguardo. Se attraversiamo però la Località Morelli, essa si chiama così proprio perché qui abitavano i Signori Morelli; che a quanto pare per la nostra chiesa hanno avuto un ruolo focale. Ad essi si deve la costruzione della chiesa, ma per un motivo alquanto particolare.
La leggenda popolare, narra, e se narra, evidentemente un grande fondo di verità c’è sempre, che una domenica accade un fatto particolare. Nel 1870, la famiglia Morelli andarono a messa, ma lo fecero in Contrada Morroni. Qui c’è ancora oggi una piccola e deliziosa Cappella. Quando però presero posto, qualche locale gli chiese di cedere il posto. Cose simili potevano accadere all’epoca. Eppure i Morelli reagirono con un’iniziativa lodevole. Dettero il via al progetto di fa erigere una Cappellina privata.
Immacolata Concezione chiesa di Arpino
Tutti i fedeli devoti del circondario però, potevano assistere alla Messa, senza dover andare lontano e correre il rischio di restare anche in piedi. La Chiesa s’intitolò prima a S. Antonio ed in seguito a Maria SS. Immacolata, Probabilmente il clamore dei fatti di Lourdes contribuirono molto. La Santa Vergine si presentò a Bernardette dicendo: “io sono l’Immacolata Concezione”.
La cappella aveva dapprincipio una sola navata centrale. A quanto pare solo più tardi con delle prebende dei fedeli, si allargò la chiesa con le navate laterali. Essa ha una struttura esterna molto scarna, direi semplice. Come dicevamo, all’interno c’è una navata centrale e due successive piccole navate laterali. Dietro l’altare principale c’è un grande e bellissimo affresco rappresentante i due Santi titolari della chiesa. Avvolgendo la chiesa dall’interno con lo sguardo, possiamo vedere dei piccoli altari. Vi sono dei dipinti dell’epoca. C’è anche una statua di San Francesco.
Terremoto 1915 in Ciociaria
Possiamo osservare delle statue della Madonna di Pompei, di Santa Filomena, della Madonna Addolorata, e S. Giuseppe. La chiesa eretta dai Morelli era ovviamente privata, ma poi passò alla ”Diocesi Sora Cassino Aquino Pontecorvo”. Dopo dei restauri necessari agli inizi del secolo precedente, il terremoto del 1915 rese inaccessibile il tempio. Ancora una volta i fedeli intervennero, e si adoperarono per rimetterla in sesto.
Eppure la “voce del popolo” riporta un’altra storia interessante riguardo la chiesa dell’Imamcolata Concezione di Arpino. Sempre che in un’epoca relativamente lontana, uno dei fedeli, un tale Giovanni, anche sagrestano, fu protagonista di un fatto molto suggestivo. Egli, abituato a fare varie faccende, d’un tratto gettò via dietro l’altare dell’acqua. Si trattava di acqua il Sacerdote officiante, aveva usato per sciacquarsi le mani sull’altare poco prima.
Diocesi Sora Cassino Aquino Pontecorvo
Sembra che Giovanni si sia ritrovato con gran sorpresa, ma ebbe la sorpresa le mani piene di sangue. Restò turbato, ma l’evento restò “voce di popolo”, mai esaminato dalla Chiesa. Il sagrestano turbato, per i giorni a seguire, devoto e contrito, pregò con grande ardore per via di quel fatto che lo aveva alquanto turbato.
fonte foto di copertina – pag. Facebook – Arpino – Hinc ad Imperium