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La pasticceria degli antichi romani, ecco le ricette

La pasticceria degli antichi romani - Stanza con i pani dolci

La pasticceria degli antichi romani può essere sorprendente e molti dolci delle feste di oggi, derivano da quella matrice. Gli antichi romani amavano molto i dolci e quelle che oggi sono le pasticcerie, in epoca imperiale, fiorirono prospere a Roma. Inoltre, gli antenati dei nostri pasticceri, preparavano diversi tipi di pane, molto dolci e ricercati. Inoltre impastavano anche alcuni dolci, molto simili a quelli ancora oggi presenti sulle nostre tavole. Come dicevamo, in epoca Imperiale, Roma pullulava di botteghe di pasticceri.

La pasticceria degli antichi romani

Alcune botteghe di fornai, sfornavano solo biscotti di vario genere e grandezza. Tra gli ingredienti si faceva grande uso di fichi, freschi o datteri; e naturalmente miele, che era il dolcificante principe. I datteri farciti con le noci erano ricercatissimi e molto prelibati, una vera specialità. Durante le feste, non mancava mai il libum, ovvero un tipo di pane molto dolce, impastato principalmente con latte e miele.

La pasticceria degli antichi romani - Vari Pani presentati

Sempre durante le festività come quelle di fine anno, non mancavano i “luncunculus”, che erano una sorta di bignè. Per non parlare poi del “globus”, che è molto somigliante al moderno bombolone. E’ stato possibile estrapolare la ricetta risalente al III sec. a. C. I “globus”, in cui s’impastano pressappoco mescolando circa 100 gr. di formaggio tipo ricotta o robiola; con circa 100 gr. di farina bianca. Poi si modellano come delle frittelle di grandezza a piacere.

I globus e i luncunculus Pane libum

Questa sorta di frittelle devono andare a tuffarsi in una padella di ferro o di rame e friggere nello strutto bollente. Sarà meglio girale con due palette e una volta dorate, andranno spalmate di miele e spolverate di papavero. Si possono servire calde o fredde, e secondo me sono ideali come antipasto. Se invece volete cimentarvi nel fare il “libum”, il pane dolce golosissimo, ecco la ricetta.

La pasticceria degli antichi romani - Piano Cottura degli antichi romani
tipica cucina romana

Prendete 100 gr. di farina di semola, o meglio di farro. Serviranno 400 gr. di ricotta, meglio se di pecora, un po’ di sale e un uovo. Servirà un po’ di alloro, ma molto profumato. Procederemo sciogliendo il formaggio in un mortaio, pestandolo per bene. Poi, quando diventerà una crema, si aggiunge la farina. Aggiungeremo un uovo e continuando ad impastare. Formeremo una pagnottina da porre su un letto di foglie d’alloro. Dovrà cuocere lentamente in un forno caldo.

Savillum o cheescake di Catone

Un’altra delizia è il Savillum, la ‘cheescake’ di Catone. Si tratta di un tipo di pane che i romani consumavano per le feste di fine anno. Per il Savillum si procede in questo modo. Mescoleremo come per il “libum” 500 gr. di farina, 250 gr. di formaggio, circa 50 gr. di miele e un uovo. Ungeremo con olio una terrina di terracotta o di ceramica. Mescoleremo tutti gli ingredienti a dovere, versandoli poi nella teglia e copriremo con un piatto o un coperchio. Metteremo in forno, facendo attenzione a cuocere il centro del composto come indica Catone.

La pasticceria degli antichi romani - Pianale con tutti gli ingredienti più importanti

Quando il composto è cotto, toglietelo dalla pentola. Ungetelo con miele, cospargendo con semi di papavero. Rimetteremo per breve tempo sotto il coperchio caldo. Infine serviremo con un cucchiaio. Se volete procedere con un altro fantastico pane dolce, ecco gli ingredienti. Prendete 12 fette di pane raffermo bianco, un bicchiere di latte.

Cuoco Apicio e la pasticceria degli antichi romani

Poi 12 cucchiai di miele e dell’olio per friggere. Rompete il pane grossolanamente, avendo cura di grattare via la crosta. Bagnate i pezzetti rotti nel latte e friggeteli nell’olio. Copriteli con miele e serviteli così. Un’altra ricetta golosa è un dolce al pepe. Prendete 1 litro di latte, 150 gr. di miele e 200 gr. di riso o pastina minuta. Prendete mezzo bicchiere di vino, pochi pinoli, qualche foglietta di ruta, 3 rossi d’uovo e pepe. Tritate bene pepe, pinoli, miele, ruta e vino. Cuoceremo il tutto con latte.

rametto profumato - Panetti da cuocere in forno

Cuoceremo questa crema con un po’ di uovo. Servite il risultato bagnato nel miele e spolverizzate con pepe. Questo dolce è buonissimo al cucchiaio. Sostituite se volte i piccoli pezzi di pasta frantumata con il riso se volte. Il sapore né la consistenza del dolce è solo quello di legare e solidificare la crema lasciandola nello stesso tempo granulosa.

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La pasticceria degli antichi romani, ecco le ricette ultima modifica: 2022-12-26T07:00:00+01:00 da simona aiuti

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