La portulaca, piccola, presente ovunque, una vera ricchezza e decisamente saporita! Guardatevi attorno e non serve andare in aperta campagna, perché potete trovarla ai bordi dei marciapiedi e addirittura nelle fioriere.
La portulaca
La portulaca è una pianta diffusissima nei nostri orti e giardini. Eppure se ne sottovalutano le grandi qualità. Semplice da coltivare, potrebbe essere un ingrediente in più nella nostra cucina per arricchire i piatti e soprattutto le insalate. Direi che vale la pena provare ad usare la portulaca in cucina. Vediamo come e perché. Questa graziosa piantina è conosciuta con i vari appellativi regionali della tradizione contadina. Alcuni la definiscono porcellana o erba grassa.
Oppure porcacchia qui nel Lazio e precacchia in Abruzzo. Il vantaggio è che cresce spontaneamente tutto l’anno nei luoghi in cui c’è un clima più caldo. Non ha bisogno di frequenti innaffiature ed è quindi di facile coltivazione. Come dicevo si trova ovunque. Spesso troviamo in terrazzi e giardini la portulaca ornamentale non commestibile, che ben resiste alle alte temperature e fiorisce con colori molto brillanti.
Cucinare la portulaca
Quella selvatica invece è quella commestibile e si chiama portulaca oleracea. Si trova principalmente negli orti. Ha foglie di colore verde chiaro tondeggianti e con piccoli ciuffi bianchi. Mentre i fusti si riconoscono perché si ramificano e si sviluppano orizzontalmente. È una pianta adatta a terreni poveri. Sta bene al sole e non necessita di annaffiature frequenti.
Infine, oltre a essere commestibile per le persone, la portulaca selvatica non è tossica né per i cani né per i gatti. Per coltivarla, è necessario acquistare i semi oppure partire da un rametto della pianta selvatica. È importante, però, collocarla in un vaso o in uno spazio ben delimitato e piuttosto ampio perché ha la tendenza ad espandersi orizzontalmente. Se la riconoscete, provate ad utilizzarla per qualche ricetta perché, come vedremo tra poco, oltre a essere molto gustosa è anche ricca di proprietà e effetti benefici per l’organismo.
Erbe spontanee commestibili
Ricca di acidi grassi polinsaturi di tipo Omega 3, la portulaca è un tocca sana per regolarizzarne il fabbisogno. Infatti gli Omega 3 sono i grassi buoni che ci aiutano a ridurre il colesterolo e i trigliceridi e a prevenire diabete e malattie cardiovascolari. In questo modo favoriscono una migliore circolazione del sangue. Proprio per la presenza di acidi grassi polinsaturi. La portulaca ha anche proprietà diuretiche, depurative dissetanti e anti-batteriche.
Quindi la si può consumare in caso di ipertensione, glaucoma, insufficienza renale, cirrosi epatica, insufficienza cardiaca. Inoltre nella medicina tradizionale è considerata un rimedio contro disturbi intestinali come vomito e dissenteria. Molto cara alla medicina cinese tradizionale, la portulaca si usa nelle tisane come sollievo contro dolori allo stomaco e al fegato. Raccolta come erba spontanea o coltivata come erba aromatica, la portulaca può essere usata in cucina a crudo.
Frittata di portulaca
È sempre meglio scegliere i germogli giovani perché dolci, a differenza delle altre parti più amarognole. La portulaca è molto saporita per preparare le insalate, che arricchisce grazie a un sapore leggermente aspro e fresco. La si può mangiare anche cotta e aggiunta nelle minestre, nei ripieni di pasta fresca, nelle frittate e negli sformati con la besciamella. Si può fare al vapore, saltata nel burro e fritta in pastella. Ottima nelle zuppe casalinghe.
Passata in padella con olio, cipolla, patate e ortaggi misti è un ricco secondo. Un altro modo per usarla in cucina è conservarla sott’olio una volta sbollentata in acqua e aceto; da servire accanto a crostini, olive e cipolline in agrodolce per antipasto. Anche i semini della portulaca sono ottimi in cucina. Prima che la pianta cresca si possono raccogliere e aggiungere all’impasto del pane o nello yogurt insieme ai cereali per una colazione nutriente.
Cicoria selvatica
Provate a fare una frittatina. Procuratevi 100 g di portulaca, 1 cipolla 4 patate medie 4 uova, sale, pepe e olio extravergine d’oliva. Sbucciate patate e cipolla e tagliatele a fette sottili. Poi lavate la portulaca e lasciatela asciugare. Nel frattempo sbattete le uova in una ciotola dai bordi alti e aggiungete un pizzico di sale e pepe. Scaldate l’olio in una padella antiaderente e quando è caldo fate soffriggere la cipolla e le patate. A metà cottura aggiungete la portulaca e le uova sbattute a fuoco basso. Quando la frittatina è ben cotta su entrambi i lati, spegnete il fuoco e servite in tavola.
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Che bello.