La torre della pace, ecco il progetto. Siamo ancora invischiati nel mezzo di questa tremenda pandemia; eppure abbiamo bisogno di vedere una luce in fondo al tunnel.
La torre della pace
E’ importante programmare, guardare avanti e tenere la mente occupata; affinché non s’impadronisca di noi l’ansia e la depressione. Da circa un anno ormai la situazione è estremamente critica, e ci domandiamo cosa resterà dopo; cosa ricorderemo e come vorremo ricordare. Al riguardo, la giunta comunale del capoluogo ciociaro; ha approvato il progetto per la realizzazione di qualcosa di piuttosto simbolico.
La popolazione sta apprendendo questa iniziativa e arrivano i primi commenti. Si tratta della realizzazione e quindi della consegna della “Torre della Pace”; dedicata ai Santi Patroni, i Papi Silverio e Ormisda. L’idea e il progetto, vogliono celebrare la prossima ricorrenza religiosa del prossimo 20 giugno. Questa data, quest’anno potrebbe coincidere con il momento di uscita; ovvero del superamento delle situazioni di massima criticità dalla pandemia degli ultimi mesi. Da alcuni anni, le celebrazioni per i nostri santi patroni; sono piuttosto sotto tono.
La torre della pace di San Silverio e Sant’Ormisda
In special modo è stato così per il 2020, infatti; non ha avuto luogo neanche la tradizionale processione. L’opera in questione, avrà le dimensioni di 15 metri di altezza. Essa trae origine dal concept architettonico realizzato nel 2013 dall’Accademia di Belle Arti di Frosinone; quindi liberamente ispirato al reliquiario dei santi venerati “Silverio e Ormisda”.
Avrà per lo più un valore di catarsi laica, dopo l’emergenza sociosanitaria; oltre che di riconciliazione con la storia religiosa e civile della città di Frosinone, che trae le origini nel VI secolo d.C. Orbene, la forma slanciata del concept e la posizione della tiara papale; di cui si può notare, già da qualche anno, una versione in forma ridotta, ricordano la fisionomia dei due Santi Ormisda e Silverio. Già possiamo vedere ogni anno l’opera in miniatura, esposta durante le ultime processioni tenutesi al centro storico.
Patroni di Frosinone
Nel reliquiario, si fondono l’esperienza dei due pontificati, che cercarono la riconciliazione della Chiesa di Oriente con quella occidentale; arrivando al momento in cui l’imperatore Giustiniano relegò Papa Silverio sull’isola di Palmarola, fino agli ultimi giorni della sua vita. Sulle infule papali sarà incisa la formula ormisdiana che, ancora oggi, è oggetto di studi storici e scientifici. Essi sono volti a porre in rilievo il profondo valore ecumenico della testimonianza dei due Papi frusinati.
L’opera, che sarà portata in spalla da 30/40 incollatori e/o facchini, avrà un peso di circa 1.500 kg, che insisteranno su una superficie baricentrica di circa 16 mq. Sarà realizzata da un pool di progettisti, ingegneri e architetti del capoluogo; attraverso l’ausilio di un’impresa metalmeccanica del territorio che. Tale impresa, già in passato, si è occupata di altre importanti strutture religiose, come la copertura della chiesa di Santa Maria Goretti.
Cattedrale di Santa Maria Assunta di Frosinone
La Torre della Pace sarà finanziata attraverso un sistema di crowdfunding; rispetto al quale già alcune imprese locali hanno manifestato la propria disponibilità alla copertura. Essa è stimata in circa 70/80 mila euro. Mentre eventuali integrazioni saranno coperte dall’amministrazione comunale; attraverso i residui impegnati nell’ultima parte dello scorso anno. La Torre della Pace, potrà altresì rappresentare il simbolo di identità storica e culturale della cittadinanza; per rafforzare il sentimento di coesione dell’intera comunità seguendo un percorso storico-religioso ma; anche di forte valenza laica e culturale.