La Via Crucis di Frosinone, è piuttosto giovane come tradizione; eppure già “grande” e piuttosto importante all’interno della comunità. In questi ultimi anni difficili, in cui a lungo sono rimaste chiuse anche le nostre chiese, è stato difficile vivere appieno la spiritualità; così come cercare di riannodare i fili della fede, legata alla storia e quindi a vestigia importanti, non è stato sempre facile.
La via Crucis di Frosinone
Qui in città a Frosinone, la Pro Loco ha voluto tentare un’avventura che avrebbe potuto scoraggiare molti. Quindi con un non trascurabile coraggio, ha deciso di mettere in piedi una una ricostruzione complessa, maneggiando una realtà delicata e importante.
Senza ipocrisia, qualcuno avrà pensato che la concorrenza con simili manifestazioni del territorio, con una tradizione molto più solida, sarebbe stata molto ostica. Sbagliare in materia di fede, può essere molto facile, quindi, un plauso va al coraggio dell’impresa. Considerando poi la grandissima e forse inarrivabile “Via Crucis” organizzata a Sezze, e altre rappresentazioni sorelle, presenti nel Lazio e non solo; molti si sarebbero scoraggiati. Come reggere il confronto? Il punto focale è che non c’è affatto competizione e rivalità. Semplicemente la comunità locale ha voluto dare vita ad una tradizione propria, volendo esprimere la spiritualità, cristallizzata in quel momento storico in modo proprio.
Passio Christi
E’ stato nel 2015 che si è svolta la prima edizione, rispolverata, secondo un progetto del prof. Giuseppe Marsinano; che ha creduto nel progetto, aderendo subito. Alla “Passio Christi” di Frosinone aderiscono oggi pressappoco duecento persone, tra comparse e volontari. Si tratta di un piccolo esercito che si occupa di tutto; dalle scenografie, i costumi, i palchi per le rappresentazioni, fino ai dettagli. Non è semplice mettere insieme tutta la macchina organizzativa, ma viste le edizioni precedenti, sembra che abbia funzionato tutto piuttosto bene.
La rappresentazione di Frosinone si svolge di fatto in quattro “quadri”, come avrebbero detto un tempo. Tutto ha inizio in Piazza VI dicembre; dove si allestisce l’ultima cena e l’orto degli ulivi. Poi si muove un corteo, spostandosi, risalendo la vecchia “Via Nova”, come la chiamavano un tempo. Avanzano le legioni romane, e tutti gli attori, dilettanti naturalmente, come è usanza per le vie crucis.
Pro loco di Frosinone e La Via Crucis di Frosinone
Tutti giungono a Piazzale Vittorio Veneto, dove si svolge il processo e in modo molto suggestivo, anche il suicidio di Giuda, poiché nella terrazza panoramica di Frosinone; vi sono degli alberi a fronde folte che fungono da scenografia in modo naturale. Poi ci si muove ancora, sfruttando sempre gli scenari del centro storico in cui ci si addentra; tra i vicoli.
Il corteo giunge in Piazza Santa Maria Maggiore e con lo sfondo della cattedrale, la Passio Christi prosegue con il processo davanti a Pilato che si dipana sulla gradinata della chiesa. Infine, tutti i figuranti e le comparse, con l’intero corteo, giunge nella vecchia Piazza del Popolo, dove avviene infine la crocifissione. Quest’anno attendiamo di assistere dopo la pandemia, ad una nuova edizione che si svolgerà il 10 aprile, dalle ore 20:00, in un’edizione che avrà un alone di emozione speciale.
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