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LUOGHI DI RITROVO NATURA

Le grotte di Falvaterra, monumento naturale ciociaro

Le grotte di Falvaterra - immagine delle Grotte di Falvaterra

Le grotte di Falvaterra, con Rio Obaco, sono un incantevole monumento naturale. Si trovano in un’area di grande valore naturalistico; nonché geologico e speleologico. La bellezza incontaminata del luogo ha creato le condizioni ideali; per agevolare l’istituzione nell’area nel suo complesso dell’ipogeo di Falvaterra del Monumento Naturale della Regione Lazio. Lo è dall’ottobre del 2007. Queste grotte sono poco note, ma a due passi, perché non visitarle?

Le grotte di Falvaterra

Ci troviamo in una zona caratterizzata; da un sistema sotterraneo di grotte carsiche. Le ricerche hanno individuato più di 5 chilometri di reticolato sotterraneo; sotto e dentro la collina di Monte Lamia. Si tratta di grotte tra le più lunghe della Regione Lazio. Possiamo passare da luoghi ricchi di acque gorgoglianti, articolati da cascate e rapide; caratterizzate da suggestive concrezioni calcaree.

Le grotte di Falvaterra - veduta della località di Falvaterra
Falvaterra – fonte foto – Wikipedia – Augusto carè – CC BY-SA 4.0

Vi sono stalattiti che “grondano” dall’alto come mastodontici merletti naturali; decorando le delle grotte. Altrettanto suggestivi e molto interessanti sono gli animali ipogei; passando dai piccoli coleotteri, ai dolicopoda fino ai pipistrelli. Il Monumento naturale delle “Grotte di Falvaterra, è visitabile per i primi 250 metri e per i primi 600 metri; a livello speleoturistico. Recentemente sono state trovate alcune specie di crostacei trasparenti. Si tratta di crostacei appartenenti al genere Niphargus; oggetto di studio da parte dell’Università di Tor Vergata di Roma.

Le grotte di Falvaterra con Rio Obaco

L’azione incessante delle acque sotterrane, in un tempo dell’ordine del milione di anni; ha determinato la formazione della spettacolarità di queste suggestive grotte di Falvaterra. Si sono sviluppate in milioni di anni all’interno delle rocce calcaree di Monte Lamia. L’area protetta è piuttosto grande, infatti, si estende per più di 130 ettari; comprendendo tutto il bacino del Rio Obaco.

Grotte di Falvaterra - Dettaglio Delle Grotte dall'interno
fonte foto – Wikipedia – 14pantere – CC BY-SA 4.0

Fino alla confluenza con il Fiume Sacco, con tanti “microcosmi”, caratterizzanti ambienti e microambienti di grandissimo interesse biologico. Esiste, un collegamento tra queste grotte e quelle molto più note di Pastena. Gli esperti hanno delineato un percorso di circa 2.5 km. Lungo questo itinerario, sono presenti una serie di pseudo sifoni, sul lato Pastena. Inoltre un sifone centrale a circa 1 km dall’ingresso di Falvaterra. Infine, all’interno del Monumento Naturale; in una cava abbandonata riqualificata, dal maggio 2009. Vi è una struttura del luogo con un punto vendita di prodotti artigianali.

Comunità Montana dei Monti Ausoni

Possiamo visitare qui anche un museo speleologico; nonché ecomuseo in allestimento. L’opera è nata a cura  della XVI Comunità Montana dei Monti Ausoni di Pico. Ciò è stato possibile grazie a finanziamenti Docup; featuring Regione Lazio. Al momento sono presenti dei pannelli illustrativi del complesso ipogeo. Possiamo osservare immagini della parte meno accessibile delle grotte. Vi sono reperti di tipo fossile; archeologico e geologico. Inoltre, in alcuni periodi dell’anno per visitare le grotte, si organizzano delle escursioni.

Le grotte di Falvaterra - Grotte Di Falvaterra con la passerella in primo piano
fonte foto – Wikipedia – CC BY-SA 4.0 –

Consentono di attraversare l’intero del settore attivo; con il passaggio da Pastena a Falvaterra. Quindi, per effettuare tale passaggio è necessaria un’attrezzatura di tipo speleosubacqueo. Inoltre, nel mese di luglio si organizza anche una manifestazione intitolata Coast to Coast. L’evento vuole ricordare la memorabile impresa del giovane speleosub Lamberto Ferri Ricchi. Egli superò i sette sifoni del ramo attivo delle Grotte di Falvaterra e Pastena. Svelò il percorso fino ad allora ignoto.

Mura poligonali Castellone Costa Marione

Un’altra possibilità che si apre al turista è quella di visitare le “troneggianti” e antichissime mura poligonali. Il monumento risale al periodo preromano. Le mura, presenti in altre aree della Ciociaria; sono state qui scoperte in epoca relativamente recente, nell’area del Castellone Costa Marione. Sono in un ambiente del tutto incontaminato e selvaggio. Notiamo infine, una flora e una fauna uniche; che sono caratterizzate dalla macchia mediterranea. Tutta la zona si staglia sull’intera Valle dei Latini.

Le grotte di Falvaterra, monumento naturale ciociaro ultima modifica: 2021-04-12T08:00:00+02:00 da Redazione

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Julieta B. Mollo

Una meraviglia.

Simona

Grazie

Katia Stranges

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Bello! 

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