Monte San Casto, maniero troneggiante che sovrasta Sora – itFrosinone

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CICERONE EDIFICI STORICI

Monte San Casto, maniero troneggiante che sovrasta Sora

Monte San Casto - Maniero a volo d'uccello

Monte San Casto, un castello sotto cui sono trascorsi molti secoli di storia. Da tempo immemorabile, a dominio della città di Sora; ci troviamo sulla sommità dell’omonimo Monte San Casto.

Monte San Casto

La vecchia fortezza si trova a circa 500 metri d’altitudine e proprio lì si staglia la possente “Rocca Sorella”; altra denominazione del castello, intitolata ai Santi Casto e Cassio. In epoca remota, la fortezza inespugnabile, ha resistito a molti attacchi e non solo. Notevole come architettura militare della provincia. Qui, è passata davvero tanta storia vissuta, che ha scavato solchi sulla viva roccia. Dai Volsci ai romani, fino ai longobardi e poi a Federico II; che dichiarando guerra a Sora, distrusse la città ma non riuscì ad attaccare il castello.

Monte San Casto - Castello salendo lungo il sentiero

Arriviamo fino alle casate nobiliari dei Della Rovere o Cantelmo; e poi al Carrara che restaurò il castello, rendendolo pressappoco come oggi appare a chi va a visitarlo arrampicandosi. Come si evince, la storia della Rocca Sorella, inizia molto presto, pressappoco nel VI secolo a.C.. Arrivando al XIII secolo, la rocca subì danneggiamenti ad opera dell’esercito di Federico II.

Rocca Sorella

Poi sopraggiunsero alcuni rifacimenti. Qui si susseguirono tra gli altri i Della Rovere e i Boncompagni. Inoltre, tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500; le terre sorane furono oggetto d’interesse di Cesare Borgia detto il “Valentino”. Questo, finanziato dal padre, il papa, mirava ad estendere i propri possedimenti e a ricacciare dai confini papali gli eserciti stranieri. Al riguardo, fra i progetti di Alessandro VI, padre del Valentino, figurava anche il reintegro di Sora nel territorio pontificio.

Monte San Casto - Veduta da un drone

In seguito, il maniero, nonostante non avesse una finalità abitativa, ospitando illustri esponenti della nobiltà; come piccolo duca Francesco Maria I e sua madre Giovanna Feltria di Montefeltro. In tal modo acquisì la funzione residenziale. Tuttavia solo nel 1520 il Castello di San Casto e Cassio subisce la sua più importante ristrutturazione e assunme le sue sembianze attuali.

Fortificazioni nel Lazio

Tra corsi e ricorsi storici, la fama dell’inespugnabile fortilizio si propagò velocemente; suscitando un largo interesse nell’ambito dell’arte dell’ingegneria militare. Esso faceva parte di un complesso di fortificazioni di cui sono testimonianza i ruderi delle due torri semicircolari di avvistamento che si incontrano nel salire al castello. Una seconda linea difensiva inglobò, nel secolo XV, la Torre aragonese presso la cattedrale di Santa Maria.

Monte San Casto - cortile del castello

Molti desiderano visitare la fortezza per via dei bellissimi 6 torrioni poligonali, quadrati e cilindrici; eretti e pensati in base alla conformazione del terreno sottostante. Suggestiva è la passeggiata indispensabile per raggiungere il castello sul colle S. Casto. Lungo la strada sull’omonimo monte è anche possibile ammirare il Santuario rupestre del dio Silvano (sec. II a.C) e le mura poligonali. Ci riferiamo a un sentiero, delimitato da mura poligonali; che costituivano già dal VI secolo a.C. un perimetro ciclopico difensivo.

Arx sorana Tito Livio e Monte San Casto

Il percorso porta al Monte S. Casto, che, posto in posizione strategica fra l’Abruzzo (Avezzano) e la Valle del Liri, domina con la vista ancora incontrastato la città di Sora. All’interno c’è un grande cortile con cisterna, usato come rifugio in caso d’attacco. Osserviamo il mastio per l’avvistamento e la piccola cappella votiva; dedicata ai Santi Casto e Cassio con un antico affresco. Infine, nei suoi sotterranei vi sono visibili ancora le tracce del castello romano. Del resto l’arx sorana è citata da Tito Livio. Come dicevamo, la fortezza faceva parte di un complesso di fortificazioni di cui sono testimonianza i ruderi delle due torri semicircolari d’avvistamento; che s’incontrano salendo. Il Castello che ci si appresta a visitare è un “monumento di grandissima importanza storico-artistico-militare. Infine, lungo la strada sull’omonimo monte è anche possibile ammirare il Santuario rupestre del dio Silvano (sec. II a.C).

Fonte foto – pag. Facebook Sora/Luca Bellincioni

© Riproduzione riservata

Monte San Casto, maniero troneggiante che sovrasta Sora ultima modifica: 2022-05-04T07:00:00+02:00 da Redazione

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