Norma Cossetto e i martiri istriani hanno un giardino intitolato a Frosinone. Sarà il “Giardino Norma Cossetto e Martiri istriani”; un’iniziativa importante e pregna di sentimento e significato.
Norma Cossetto e i Martiri istriani
Presto, lo spazio verde adiacente la chiesa del Sacro Cuore, prenderà il nome di “Giardino Norma Cossetto e Martiri istriani”. Lo sarà così come previsto dalla delibera approvata nei giorni scorsi, dalla giunta comunale. La procedura di intitolazione di questo giardino nella parte bassa della città, è stata un’iniziativa importante.
Al riguardo, l’iter è stato avviato a seguito della mozione presentata dal consigliere comunale Domenico Fagiolo. Ciò al fine di impegnare l’organo esecutivo a intitolare un luogo della città alla studentessa italiana, istriana. La giovane martire, era di un villaggio nel comune di Visignano, iscritta al corso di lettere e filosofia dell’Università di Padova. In ragione dei propri studi, la Cossetto girava in bicicletta per i paesi dell’Istria; visitando municipi e canoniche alla ricerca di archivi che le consentissero di sviluppare la sua tesi di laurea.
Norma Cossetto e i martiri istriani , il Giardino Norma Cossetto e Martiri istriani
In quei giorni, subì il martirio da parte dei partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani. Troppo tempo è trascorso e troppo sale è stato buttato su quelle ferite che oggi si tenta di ricucire in qualche modo. Si cerca talvolta con fatica, di riannodare i fili della storia e di fare luce su vari eventi delittuosi dell’epoca. Tanta polvere ancora oscura alcune pagine di storia relativamente recente ed è bene onorare i caduti.
La tragedia delle foibe cerca ancora di emergere nella sua completezza. Si tenta di districare dei nodi, cercando giustizia. Importante è ridare voce a chi non può difendersi, per via del modo barbaro in cui morì. L’intitolazione del giardino nella parte bassa di Frosinone, prima del passaggio in giunta, aveva già parere positivo. Lo aveva fatto la commissione per la toponomastica cittadina competente in materia.
Chiesa del Sacro Cuore
Lo aveva fatto suggerendo alla giunta l’intitolazione dello spazio verde adiacente la chiesa del Sacro Cuore (giardinetto del Sacro Cuore). Si è voluto altresì allargare la denominazione alla memoria dei martiri istriani. Già esiste piazza Fiume e nelle zone circostanti, infatti, risiedono numerosi cittadini che hanno vissuto in maniera diretta e indiretta la tragedia delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. Orbene, parliamo di eventi commemorati in occasione del Giorno del Ricordo, il 10 febbraio.
Noi ciociari ben sappiamo quanto grande è stato il tributo pagato dalle donne durante la guerra. Al riguardo, da pochi giorni abbiamo commemorato le 60.000 vittime delle marocchinate, tra cui la maggioranza furono donne orribilmente abusate. Oggi, tra le tante onoriamo Norma Cossetto, che ha ricevuto postuma nel 2005, la Medaglia d’oro al merito civile; alla memoria dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Foibe
Lei, come giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, e poi seviziata e violentata durante la detenzione dai suoi carcerieri, invocava la mamma. Chiedeva acqua e non sopravvisse. Infine Norma scivolò esangue in una foiba. Ella, nella foto in cui sorride; resta luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. Così come pressappoco si legge nella motivazione.
