Piloni City, ecco dunque, la cartolina storica del capoluogo che sta per tornare a nuova vita. Accadrà grazie al progetto dell’amministrazione, per la riqualificazione idrogeologica del Complesso “I Piloni”; illustrato sabato mattina al centro Forum di Frosinone.
Piloni city
Si sta per depositare il progetto “Piloni city”. L’intervento prende avvio per risanare, dal punto di vista idrogeologico; il versante su cui insistono sia i Piloni. La riqualificazione riguarda largo Turriziani, per mettere in sicurezza l’area interessata da criticità idrogeologiche. Ciò sarà possibile grazie a due finanziamenti ministeriali di un milione di euro ciascuno. Si prevede una rivoluzione dello spazio urbano; la circolazione stradale della zona e la fruizione delle aree coinvolte.
L’obiettivo è quello di far coincidere la storia del capoluogo; con la rilevanza della sua posizione geografica. Nella riqualificazione complessiva dell’identità culturale, è stato interessato anche il Parco urbano del Matusa; e il trasferimento dell’Accademia di Belle Arti a palazzo Tiravanti. Ma anche la promozione del conservatorio ‘Refice’ attraverso il festival aperto a giovani musicisti di tutta Europa. Al contempo sono stati acquistati due teatri e in questo modo, il capoluogo ha riacquistato la propria centralità.
Piloni City il progetto
“Il progetto Piloni City”, prevede l’utilizzo dei volumi esistenti, senza l’aggiunta di un solo metro cubo in più. Le arcate storiche saranno recuperate, messe in sicurezza e valorizzate. Si privilegeranno strutture leggere; mediante l’applicazione di ampie vetrate. Esse comporranno diciotto volte e diciotto ambienti dotati di una zona alta. Ognuna sarà soppalcata, a disposizione di professionisti, artigiani e di startup locali. A mezza altezza, tra gli archi, scorrerà un camminamento che rappresenterà un invidiabile punto di osservazione sull’intera valle.
Prevista l’installazione, a destra e sinistra del complesso, di due ascensori; oltre alla novità del doppio senso di marcia su via De Gasperi. La cartolina storica della città potrà diventare davvero “a colori” solo se vissuta appieno, sette giorni su sette. Mediante una manifestazione d’interesse, gli spazi saranno assegnati agli operatori privati. Questi ultimi, dunque, gestiranno autonomamente ogni singolo volume, anche attraverso il coworking, per abbattere i costi fissi.
Riqualificazione del centro storico di Frosinone
Il secondo intervento di riqualificazione idrogeologica riguarda largo Turriziani. Prevista l’eliminazione del marciapiede dell’affaccio sui Piloni stessi. La superficie di calpestio sotto il monumento a Turriziani verrà resa omogenea. Si potranno tenere eventi all’interno del piccolo anfiteatro ricavato. La piazza sarà completamente pedonale, con dissuasori a scomparsa per permettere l’ingresso dei mezzi di soccorso o dei fornitori.
Ci saranno novità anche per piazza VI dicembre, con l’introduzione di una rotatoria. Sarà liberata un’area attigua all’immobile comunale. Si vuole alienare i locali ubicati nella parte opposta; nella parte inferiore delle Terrazze, da destinare magari a B&B o albergo”. Su piazza VI dicembre, inoltre, sarà installato un ascensore per il collegamento con corso della Repubblica. I Piloni rappresentano un passaggio fondamentale, una delle colonne portanti, nell’ambito delle opere pubbliche; del progetto di sviluppo, insieme al completamento della Monti Lepini e alla piscina ex Enal.
Startup
Infine, la collocazione dell’Accademia di Belle Arti nei locali del Tiravanti, l’acquisizione di due teatri; l’ampliamento del museo archeologico sono stati importanti. Ora, non ultimo, l’acquisto dell’ex palazzo di Banca d’Italia, adibito a nuova sede comunale; oltre al successo della Terrazza del Belvedere di questa estate, dimostrano una visione complessiva. Si lavora inoltre per restituire la giusta importanza a quella parte del capoluogo che più rappresenta la nostra identità. Nel mese di febbraio sarà depositato il progetto definitivo, per poi procedere all’esecutivo il mese successivo. A seguire, partirà quindi la gara d’appalto, con l’apertura dei cantieri entro il mese di luglio; compatibilmente infine con l’evoluzione della situazione sociosanitaria.