Sant’Ormisda nato a Frosinone il 6 agosto è vissuto durante il VI secolo. Era un diacono nativo appunto di Frosinone. Padre di Silverio anch’egli nato a Frosinone e divenuto papa, entrambi si festeggiano nella città nel mese di giugno.
Sant’Ormisda
La nomina di Ormisda papa, avvenne in maniera unanime e senza particolare disordine, in un’epoca in cui tenere unita la chiesa era molto difficile. Al riguardo Sant’Ormisda s’impegnò moltissimo per ricomporre le divisioni teologali tra la Chiesa di Roma e quella Orientale di Costantinopoli. Inoltre il santo frusinate, padre di Silverio a sua volta pontefice, s’impegnò anche per ultimare le opere architettoniche che erano state intraprese dal suo predecessore, come la basilica di S. Pancrazio sul Gianicolo e di San Martino ai Monti.
In questi giorni, come compatrono della città di Frosinone, le sue reliquie eccezionalmente “migrano” nelle varie parrocchie del capoluogo, affinché più fedeli possano ricordare Sant’Ormisda e rivolgergli una preghiera. Come si evince dalla locandina, in questi giorni la reliquia è nella parrocchia del Sacro cuore. Poi si sposterà nella chiesa di Santa Maria Goretti.
Protettore degli stallieri e dei palafrenieri
Dal 29 al 5 giugno la reliquia del santo sarà presso la parrocchia di Madonna della Neve. Dal 5 al 12 giugno la reliquia sarà presso la chiesa della Sacra famiglia. Inoltre dal 12 al 18 sarà nell’antica chiesa di Madonna della Delibera, per tornare poi infine in Cattedrale. Orbene Sant’Ormisda è poco ricordato. Ricordiamo invece in quell’epoca remota, che durante il Concilio di Costantinopoli furono bandite definitivamente tutte le eresia e furono riaffermati dogmi che erano stati precedentemente enunciati durante il concilio di Nicea e di Calcedonia.
Il nome Ormisda si festeggia come accennavo il 6 agosto, in memoria del Santo Papa. L’onomastico può essere festeggiato anche in data 8 agosto, in ricordo di un nobile convertito e martirizzato. Il significato di Ormisda è, in avestico, “signore della saggezza”, o secondo altre fonti “spirito che crea con il pensiero”.
Reliquia di Sant’Ormisda
Come dicevo, papa Ormisda si impegnò per ricucire lo strappo che si era creato tra la Chiesa d’Oriente e la Chiesa d’Occidente. La Chiesa di Costantinopoli venne riunita con quella di Roma nel 519 attraverso la confessione di fede che venne detta formula di Ormisda.
Un’immagine di San Ormisda comune è quella che lo ritrae insieme ad un cammello, evocando il suo lavoro verso oriente. Egli è il Patrono dei palafrenieri e degli stallieri. Il nome è di certo poco comune e nel corso dei secoli è andato in disuso. Sono poche le persone che si chiamano così in Italia, essendo il nome di origine persiana.