Vittorio Sgarbi è sindaco di Arpino e già l’aver vinto le elezioni, ha portato alla ribalta nazionale l’antico paese del frusinate. Certamente la città natale di Cicerone, per molti non ha bisogno di pubblicità, ma nell’epoca che viviamo, serve eccome!
Vittorio Sgarbi sindaco di Arpino
Orbene, Sgarbi, noto critico d’arte, talvolta incline a perdere le staffe in note zuffe televisive, sembra incantato “dal potenziale” del paese ciociaro. Qualcuno ora alzerà il sopracciglio, animato da un retro pensiero altamente campanilista. Taluni ad Arpino e dintorni non amano essere definiti ciociari, preferendo la precedente definizione “Terra di lavoro”. Già, solo che è turisticamente auto sabotante e poco produttivo. Tutto il basso Lazio dai monti al mare, deve allearsi se vuole crescere sotto tutti i punti di vista. Non è più tempo di ponti levatoi.
E poi c’è sempre una nuova definizione e dietro ce n’è sempre una vecchia e una ancora più vecchia. Forse è meglio tenere d’occhio il “focus” e meno il campanilismo. Il Basso Lazio deve fare rete, poiché nessun borgo può emergere da solo. Quindi Sgarbi da poche ore sindaco in provincia di Frosinone, con il 44,39% dei voti, si presenta con molti progetti.
Certamen
Del resto questa non è la sua prima esperienza come primo cittadino, anzi! La prima volta fu più di 30 anni fa a San Severino Marche in provincia di Macerata. Ma non durò molto. Molti anni dopo ci riprovò con Salemi, in provincia di Trapani. Poi, Sutri per un lustro e sembra che Sgarbi abbia fatto manovre di avvicinamento per arrivare dall’alto al basso Lazio. A quanto pare Arpino piace molto al noto critico d’arte, che è già pieno di proposte.
Lui che di esperienza riguardo la valorizzazione dell’identità culturale italiana ne ha da elargire. Sgarbi ha collezionato varie cariche e ha molti incarichi, riguardo il modo e i canali per far emergere le potenzialità locali. Al riguardo, il noto critico d’arte ha già esplorato e sondato il potenziale del territorio. “La vittoria ad Arpino è una vittoria del desiderio(…)
Cavalier D’Arpino – Vittorio Sgarbi sindaco di Arpino
(…) Non è una città difficile come Salemi o Sutri, dove il sindaco è una specie di missionario, ma un luogo di felicità e bellezza. Io devo lavorare nella direzione di avvantaggiare e far crescere la realtà che già esiste: non è una operazione di soccorso, come spesso ho fatto, ma un’operazione in cui sono compiaciuto di avere avuto consenso in una città così bella, importante e ricca”. Girando per Arpino, Sgarbi ha già individuato un’opera del Cavalier D’Arpino, che vuole promuovere. Il nuovo sindaco vuole fare una grande mostra dedicata al pittore, e vuole proporre la città come Capitale europea della cultura. “Nessun dubbio che nessuna città abbia una reale e costante identità di capitale europea della cultura più di ogni altra città italiana e nel nome dello studio e della conoscenza”. Entusiasta del Certamen e delle grandi ricchezze artistiche, sembra che “ne vedremo delle belle”.
Arpino città della Cultura
Indipendentemente dal potenziale è evidente che il solo voler conservare, promuovere e diffondere l’identità culturale italiana in ogni sua declinazione, è un progetto che va appoggiato.