Posso usare il metal detector per ricerche archeologiche? Questa domanda è ricorrente online e ho anche ricevuto tanti messaggi, dopo vari miei articoli usciti riguardo l’archeologia britannica.
Posso usare il metal detector per ricerche archeologiche?
Nel Regno Unito, che ha conosciuto la civilizzazione con l’arrivo dei romani, ogni 3×2 un buontempone intraprendente, scova un gioiello o un sacchetto di monete, riuscendo, in modo legale a raggranellare anche qualche sterlina. Qui da noi, le zone archeologiche pullulano e molti aspiranti Indiana Jones scalpitano, non tanto per trovare oggetti preziosi, ma per “entrare nella storia”.
Alcuni, con piglio, vogliono sbugiardare le autorità competenti e metterle davanti al fatto compiuto. Calma ragazzi, l’Italia non è il Far West e non si può tentare l’assalto alla diligenza, evitando lo sceriffo alle calcagna. Improvvisarsi archeologi può causare danni al patrimonio archeologico e si può incorrere in guai con la legge. Tuttavia, il metal detector si può usare, ma con prudenza e all’interno di norme di legge precise. Nel “Bel Paese”, la ricerca archeologica tuttavia è vietata sia all’interno che all’esterno delle zone sottoposte a vincolo.
Usare il metal detector in Italia
Questo già restringe il campo. Chiunque venga trovato all’interno di queste aree, anche se non ha trovato nulla, incorre allo stesso modo in un reato. Nelle zone in cui non c’è vincolo si incorre in reato solo se si ricercano oggetti antichi più di 50 anni. Tutti gli oggetti antichi più di 50 anni ritrovati devono essere consegnati alle autorità entro 24 ore dal ritrovamento con conseguente denuncia del ritrovamento. In Inghilterra è completamente diverso, poiché chi trova un oggetto, ha diritto ad un bel gruzzolo, può venderlo ad un museo, ma da noi si considera il reperto un “patrimonio della comunità”.
Ragionando si comprende che il principio italiano è più giusto, poiché si deve pensare ad un sito archeologico come ad una “scena del crimine”, che se invasa, si può danneggiare irreparabilmente, complicando o compromettendo il lavoro degli archeologi. Da Indiana Jones a beceri tombaroli è un attimo.
Zone archeologiche in Ciociaria
Pensate che le forze dell’ordine possono accertarsi se sono stati ritrovati reperti attraverso perquisizione in loco e a domicilio, previa denuncia da parte di terzi, oppure accusando il fatto di possedere il piccone o la zappetta quale arma impropria e quindi per questo autorizzati alla perquisizione. Anche utensili tecnologici rientrano nel quadro. Chi però scalpita dall’usare il metal detector, prima deve quindi accertarsi di evitare le zone archeologiche. Ragionando tuttavia, potrebbe esserci una zona archeologica non scoperta ancora.
Per evitare quelle ufficiali, si può consultare i Catasti comunali, provinciali o regionali o il piano regolatore. Anche la sovrintendenza è una fonte attendibile. Ricordate inoltre che tutti i parchi regionali o nazionali rientrano nelle zone off-limits. Credo sia meglio sottolineare comunque che chiunque esegue ricerche archeologiche senza concessione, ovvero non osserva le prescrizioni date dall’amministrazione, è punito con l’arresto fino ad un anno e l’ammenda da euro 310 a euro 3.099.
Musei archeologici in Ciociaria – posso usare il metal detector per ricerche archeologiche?
Detto ciò, se trovate delle monete, non è necessario denunciarne la possessione di modesto valore o ripetitive, o conosciute in molti esemplari o non considerate rarissime, ovvero di cui esiste un notevole numero di esemplari tutti uguali “(L’art.2-decies n°109 Vs D.L. n.164 del 25/6/2005), ma questo non vale per monete trovate, che invece devono essere sempre e comunque denunciate in quanto non ci è dato sapere se hanno o meno una rilevanza storica per il contesto specifico nel quale le abbiamo rinvenute.
Ricordate che la ricerca in spiaggia è consentita fino a 6 metri dalla battigia, in quanto il terreno per legge è di proprietà dello stato e non è in gestione di alcuno. Nello stabilimento balneare purtroppo non è chiaro se la ricerca è libera in quanto la spiaggia è data in gestione. Di fatto ora con la confusione per la Bolkestein, si potrebbe.
Comitato Mondiale per il Metal Detecting
Consiglio, se siete appassionati di metal detector, di attenervi al Codice di Comportamento di Boston, accettato dal Comitato Mondiale per il Metal Detecting. Si tratta di un codice etico, al cui rispetto oggi di fatto si attiene qualsiasi cercatore. Il codice consiglia di non introdursi mai in terreni privati, senza aver prima ottenuto il permesso del proprietario, il che è piuttosto scontato. Inoltre il codice impone di rispettate sempre la campagna: non lasciare mai cancelli aperti, non danneggiare i raccolti e le colture in atto. Bisogna portare sempre ogni reperto archeologico trovato al più vicino Ufficio di Sovrintendenza alle Antichità. Non interferite con il lavoro degli archeologi. Evitate ogni zona a vincolo da parte delle Sovrintendenza ai Beni Archeologi, a meno che non si abbia il permesso scritto. Ricoprite sempre i fori d’estrazione. Non gettate mai per terra oggetti metallici già trovati come: tappi, chiodi, ecc.
Codice di Comportamento di Boston – Posso usare il metal detector per ricerche archeologiche?
Al contrario raccoglieteli e gettateli nei contenitori appositi, aiutando così a mantenere pulita la campagna. Prestate molta attenzione a tutto ciò che ha l’aria di essere un residuato bellico. Nel caso troviate tali oggetti, NON toccateli ed avvisate subito le autorità competenti. Infine ricordate che se avete un’intuizione, ma pensate che i marmi non si rilevano con il metal detector, i metalli che in parte li tenevano insieme se ci sono ancora invece sì. Dove c’era un tempio, ci possono essere ancora monete, lucerne o utensili in bronzo, vasetti o ganci, cerniere, strigili o fibule. Dove c’erano terme, possono esserci utensili in metallo e sempre monete e dove c’era una palestra ad esempio armi, strigili e simili.
