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Biodigestore inquinamento e salute in un territorio denso di criticità

Biodigestore inquinamento e salute - Panorama Frosinone in foto

Biodigestore inquinamento e salute che non aspetta. Sappiamo che con il progetto INDACO è partita la nuova fase di sorveglianza epidemiologica dei cittadini. Lo è riguardo sostanze chimiche ed inquinanti, coordinata dal Dipartimento di epidemiologia del Sistema Sanitario Regionale del Lazio.

Biodigestore inquinamento e salute

Tale iniziativa è dedicata alla popolazione residente nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) valle del Sacco. L’area è densamente inquinata e non è in rado di reggere ad esempio un impianto a bio masse che consumerebbe tra l’altro quantità d’acqua potabile esorbitanti che non possiamo permetterci. Eppure nel calderone c’è molto di più.

Biodigestore inquinamento e salute -  Blog Feat Image

L’ipotetico monitoraggio, relativamente la messa in sicurezza e bonifica del SIN, insieme alle attività di caratterizzazione, era  da concludersi nel dicembre del 2023. Invece l’avvio dell’Accordo è slittato di altri 3 anni. Per il suo finanziamento sono stati stanziati 960 mila euro, nell’ambito di una spesa complessiva di 53 milioni e 600 mila euro. Eppure non c’è da perdere tempo, considerando che la mortalità, le ospedalizzazioni in eccesso e l’infertilità maschile, sarebbero peggiori di quelle della Terra dei Fuochi. Tali elementi fanno tremare i polsi. Nella valle del Sacco la sanità locale è in affanno.

Incidenza dei tumori del Lazio

Lo stato di emergenza socio-economico-ambientale della valle del Sacco parte da lontano. Parte con il ritrovamento di elevati livelli di beta-esaclorocicloesano (β-HCH) in campioni di latte crudo e su foraggi prelevati in alcune aziende agricole del comprensorio di Colleferro (Roma). Da quella data sono stati portati a termine 2 studi di biomonitoraggio umano della popolazione (2010-2013 e 2013-2015).

Biodigestore inquinamento e salute - Maschera  in foto

Nell’ultimo, il DEP concludeva che: “La contaminazione del fiume Sacco rimane un disastro ambientale di proporzioni notevoli. Che ha comportato una contaminazione umana di sostanze organiche persistenti” con “implicazioni etiche, politiche e sociali di livello nazionale. Le autorità locali hanno il dovere di informare la popolazione, di salvaguardarne la salute […], di offrire l’assistenza sanitaria adeguata, e di garantire un continuo monitoraggio epidemiologico e sanitario” unitamente “ad un impegno istituzionale coerente per il risanamento ambientale”. La ricerca del dott. Luigi Montano del 2021 è evocativa.

Polveri sottili

Avviene con la partecipazione di un importante partenariato (composto dall’ASL di Salerno. Inoltre l’Istituto Superiore di Sanità, le Università di Brescia, Milano, Napoli Federico II, il CNR e l’ENEA). Si parla come dicevo di infertilità maschile che ha evidenziato l’esistenza di rilevanti rischi riproduttivi nella popolazione giovane sana della valle del Sacco. E’ persino peggiore di dati riscontrati nella Terra dei Fuochi. E nel 2023, il VI rapporto Sentieri, promosso e finanziato dal Ministero della Salute (2013-2017), ha documentato l’esistenza di eccessi di mortalità e di ospedalizzazioni nelle sottoclassi di età della popolazione, soprattutto infantile.

Biodigestore inquinamento e salute - Biomasse in foto

Quindi è la popolazione giovane di questa terra che subirà di più, ora e nel prossimo futuro, le conseguenze dell’inquinamento ambientale e della mancata bonifica, che al momento non è nemmeno pianificata. Riguardo l’incidenza di tumori, per il Comune di Frosinone rispetto alla media registrata nella Regione Lazio la situazione è drammatica.

Inquinamento Valle del Sacco – Biodigestore inquinamento e salute

Dunque, per i residenti nel Comune capoluogo la frequenza di ospedalizzazione per BPCO è del 51% superiore per i maschi. invece è del 32% per le femmine. L’ospedalizzazione per tutte le patologie registra un rischio relativo in eccesso del 6% per i maschi e del 5% per le femmine, quella per tumori maligni (tutti i tumori) è pari all’8% per i maschi e al 9% per le femmine. Si evince che è il momento di correre ai ripari. Consideriamo che nel periodo 2010-2019 il tasso di incidenza dei tumori maligni (tutti i tumori) mostra un rischio relativo in eccesso dell’8% per i maschi e del 7% per le femmine. Percentuali queste non “in linea con la media regionale”. Gli indicatori sul rischio relativo di mortalità per causa non coerenti con quelli di ospedalizzazione e d’incidenza tumorale, ci fanno dubitare che includano coloro che sono presi in carico da strutture romane.

Terra dei fuochi

Solo l’inquinamento atmosferico della Valle del Sacco, che da anni registra parametri elevati, superiori ai limiti di legge non rende l’idea. Auspichiamo un colpo di cosa della politica locale e nazionale. I cittadini chiedono tutela e in primis ai sindaci, che vorrebbero presenti agli incontri organizzati dal DEP. Sono responsabili della salute di 244 mila abitanti, ai quali si vuole forse indicare la strada dell’espatrio o della rassegnazione rispetto al territorio malato in cui vivono. Nessuno a livello politico cerca soluzioni vere, non ancora almeno. Invece ci toccano il silenzio colpevole accompagnato, all’occorrenza, da lacrime pubbliche di coccodrillo per lo più in prossimità delle elezioni.

Biodigestore inquinamento e salute in un territorio denso di criticità ultima modifica: 2024-02-27T16:00:49+01:00 da Redazione

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