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Esoscheletro in Italia, il primo bambino italiano che muove i primi passi è di Cassino

Esoscheletro in Italia- Inventrice dell'esosceheletro pediatrico

Esoscheletro in Italia, una tecnologia con cui stiamo iniziando a prendere confidenza, per molteplici motivi e con un’emozione non trascurabile. C’è stato chi ha trattenuto il fiato quando Manuel Bortuzzo, nuotatore di talento, costretto ora in carrozzina per un maledetto proiettile, ha indossato l’armatura che gli ha fatto muovere di nuovo dei passi in autonomia. Gli adulti già da un po’ stanno usufruendo di questa tecnologia, ma forse nei bambini, il margine di miglioramento e risultato possibile possono alzare l’asticella.

Esoscheletro in Italia

E’ come se si diventasse un po’ bionici, con un’armatura da robot giapponese; qualcosa che rimanda alla corazza di un aracnide, che protegge e supporta. Eppure la dimensione e la prospettiva cambiano se si parla di bambini. Alcuni, bimbi fino a ieri, non avrebbero potuto mai avere la percezione di cosa significhi, mettere un piede davanti all’altro. Ora però si stanno aprendo delle nuove opportunità. Far camminare un bambino con un esoscheletro, vuol dire attivare la muscolatura e tutta una parte del corpo che altrimenti resterebbe quasi inerme.

Esoscheletro in Italia - Grandi Esoscheletri per adulti

Significa fare terapia, sostenere, e molto altro ancora, per non parlare poi della valenza psicologica. Avere la percezione di essere finalmente per la prima volta “in piedi”, rimanda a una visione diversa dell’insieme ed è un balsamo dal punto di vista psicologico. Ebbene, il primo bimbo che indossa la “corazza da super eroe” in Italia è di Cassino.

Robot ATLAS 2030

Il piccolo, ma grande uomo, ha potuto fare dei passi, del tutto simili per valenza simbolica a quelli che ha percorso il primo uomo sulla luna. Lo ha fatto grazie al robot ATLAS 2030; presentato poco tempo fa al San Raffaele di Roma. Sono passi pesanti, che devono aver scandito il battito cardiaco dei genitori; i quali devono aver trattenuto il respiro. Forse sarà scesa una lacrima, ma ora guardare al futuro per loro ha un altro colore.

Esoscheletro in Italia - Tipo Di Esoscheletro con caschetto

Meritano un plauso questi genitori e devono essere un esempio di determinazione, acume, coraggio e intraprendenza. Purtroppo ho visto con i miei occhi altri genitori, che davanti a situazioni simili, hanno curato i figli come “bambolotti”, che non avrebbero potuto fare niente nella vita. Li hanno serviti e custoditi, accettando supinamente una specie di condanna. Invece i genitori di questo bambino cassinate non si sono dati per vinti.

Marsi Bionics

Si sono dati da fare, perché volevano il meglio della medicina e della scienza per il loro figlio. Quando hanno scoperto che esisteva già un esoscheletro pediatrico in Spagna, si sono dati da fare per contattare l’azienda produttrice, ovvero la Marsi Bionics. Poi è giunta la notizia che “ATLAS” era appena arrivato al San Raffaele di Roma. Quindi l’opportunità si poteva creare e così è stato. Probabilmente non possiamo neanche lontanamente immaginare, cosa significhi per nonni, genitori, per una famiglia intera, vedere un bambino con delle difficoltà importanti, riuscire a “camminare” con “l’armatura”.

Esoscheletro in Italia- esempio di Armatura Esoscheletro in movimento

Anche se la tecnologia è ancora giovane, dobbiamo guardare avanti. Del resto le protesi di Bebe Vio non sono arti che si ricaricano come un telefono? Ieri sarebbe stato inimmaginabile per lei camminare e truccarsi addirittura. Sono certa che la gioia, probabilmente per un attimo ha spazzato via un dolore sordo che avrà accompagnato tanti altri momenti.

Elena Garcìa Armada

Quel bambino ciociaro il primo in Italia che ha potuto partecipare alla sperimentazione dell’esoscheletro pediatrico per noi è davvero un po’ come Neil Armstrong. Possiamo dire, senza paura di smentita, che questo è un piccolo passo per un bimbo, ma un grande passo per l’umanità, che lui da pioniere, ad ogni piè sospinto, abbattendo barriere, porta avanti con caparbietà e coraggio. Tutto questo è stato quindi possibile, presso il centro IRCSS San Raffaele di Roma. Naturalmente la tipologia di persone, che possono usufruire di questa tecnologia sono tante. Questo modello di robot è unico in Italia per ora. Ma coadiuverà anche con fisioterapia, la riabilitazione di altri bimbi con diverse problematiche, anche non permanenti. Ora però, ci aspettiamo che non manchino i fondi per la sperimentazione, e che il ministro della Salute Orazio Schillaci, nei prossimi cinque anni, non faccia mancare il suo appoggio a questo settore in crescita.

Esoscheletro in Italia dalla Spagna

Ora vogliamo di più, perché se questo passo è stato possibile, si aprono delle praterie di opportunità. Del resto, i benefici sia a livello neuromotorio, sia della spera emotiva di un bambino che si vede “in piedi” non sono pochi. Il robot, ATLAS 2030 consente di effettuare molti movimenti attraverso una tecnologia elastica che si adatta al corpo. Ora ci aspettiamo tutti una iniezione di fiducia e sostegno dalle istituzioni. Nella foto di copertina vediamo Elena, Garcìa Armada, inventrice dell’esoscheletro bionico per bambini con atrofia muscolare spinale.

Fonte foto – Facebook

Esoscheletro in Italia, il primo bambino italiano che muove i primi passi è di Cassino ultima modifica: 2022-11-21T07:00:00+01:00 da Redazione

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