Lo stadio del nuoto chiude? Pessima prospettiva davvero, che si staglia ahimè all’orizzonte, pensando a quella che è la situazione della provincia di Frosinone.
Lo stadio del nuoto chiude?
La popolazione invecchia ed è lunga la fila di persone che hanno bisogno di fare riabilitazione in acqua, elemento che agevola moltissimo il movimento e anche la guarigione. Già è triste pensare di dover rinunciare allo stadio del nuoto a partire dal primo settembre, per tutto quello che comporta a livello agonistico. Tuttavia, c’è ben altro che l’agonismo in ballo! La Fin, la Federazione Italiana Nuoto, non si occuperà più dello stadio del nuoto dopo una lunga gestione.
Non è detto che la struttura chiuda davvero, se ci sarà il buon senso di trovare una soluzione adeguata, ma non basta. Il problema non è solo salvaguardare i tanti lavoratori coinvolti. La grande struttura di viale Olimpia, con più di mille iscritti e trenta dipendenti è importante, ma una goccia nell’oceano. La popolazione italiana tende all’obesità, al diabete di tipo due ed è poco incline al movimento.
Piscine in Ciociaria
Non facciamo che parlare di pasta al forno e frittelle, formaggi pregiati e dolci come se piovesse. E’ un bel parlare, ma poi? Fare sport e andare in palestra, per molti è una costrizione e al primo intoppo o piccola distorsione, si abbandona. L’acqua invece, dimezza la fatica, ed è l’ideale anche per i grandi obesi. Inoltre, dovemmo uscire dall’idea che si nuota solo in estate e solo all’aperto. Dovremmo anche uscire dalla visione del nuoto legato solo ai bambini o a chi fa sport a livello agonistico.
Come dicevo, la popolazione invecchia e i problemi osteoarticolari si possono affrontare meglio in acqua. Fare sport in acqua è più semplice e se oggi ci sono tremila persone che nuotano, dovrebbero diventare almeno 9.000. Le ASL e le scuole dovrebbero spingere in questo senso. Quindi non abbiamo bisogno di chiudere delle strutture, con gravissimo danno per tutti.
Nuoto agonistico nel Lazio
Ma che se ne aprano delle altre, per fare nuoto anche in inverno con il cattivo tempo. E’ importante poi che le piscine siano attrezzate per accogliere i disabili, con le dovute imbragature e personale specializzato. Questo creerebbe altri posti di lavoro. Qualcuno alzerà il sopracciglio. Lo farà pensando che è già difficile tenere aperta la struttura di viale Olimpia, figuriamoci costruirne delle altre. Invece curare il diabete è facile? Non è forse meglio prevenire?
Si devono fare delle campagne per invogliare la gente a fare più sport e il nuoto è la via più semplice, più dolce e praticabile per tutti, partendo dalle donne incinte. Non sono poche le piscine nel circondario, ma ne servirebbero molte di più. Lo Stadio del Nuoto rappresenta per Frosinone un punto di ritrovo per i giovani e per chi ama gli sport acquatici.
Lo stadio del nuoto chiude? – Acqua gym
Per quanto possa sembrare strano, è solo l’inizio se vogliamo pensare a migliorare la salute della popolazione. Inoltre, la sede della squadra di pallanuoto del nostro capoluogo dovrebbe cambiare “casa”? Ad avvalorare la mia tesi, si deve considerare che attualmente lo stadio del nuoto assiste già dei disabili, ma non basta.
Orbene, la perdita di questa struttura sarebbe non un danno, ma una catastrofe. Sarebbe un disastro per la città e la scomparsa di uno dei pochi luoghi di aggregazione, che dovrebbe invece essere il volano per altre simili, seguendo l’esempio di paesi come la Francia. Ci sono meravigliose piscine pubbliche francesi, in cui si entra pagando solo tre euro e direi che questa volta dovremmo prendere esempio dai cugini d’oltralpe.
