Dolci napoletani, figli di una pasticceria che ha fatto scuola nel mondo. Eppure ci sono alcuni dolcetti, pasticcini e cioccolatini un po’ rari. Si confezionano in alcune pasticcerie esclusive, dove c’è sempre fila, ma vale davvero la pena mettersi in coda. Tanti dal basso Lazio stanno prendendo l’abitudine di andare a fare una passeggiata a Napoli, la città del momento. I dolci sono una delle attrattive maggiori.
Dolci napoletani
Ci sono pasticcerie che lavorano da molte generazioni e sfornano delle delizie che non è facile trovare altrove. Sono dei forni e laboratori che offrono alla vista delle vetrine così ricche che sono ne trovano altrove. Sono meta quotidiana di un vero pellegrinaggio gastronomico che coinvolge non solo i locali, ma anche moltissimi turisti. Una di queste ha circa cento anni di età, fondata da un pasticcere calabrese trasferito in città. Era un tale Giovanni Scaturchio, che ha lasciato un’impronta profonda. La sua eredità in seguito è stata oi presa dal figlio Nicola – chiamato Mario.
Qui nascono qui i cioccolatini più famosi di Napoli, i Ministeriali. Li ideò proprio Nicola, come dono d’amore una cantante in scena al S. Carlo. Era una bella sciantosa. Ancora oggi si sfornano con grande successo. A Piazza San Domenico Maggiore, medaglione di cioccolato fondente, pieno di crema liquorosa.
Cioccolatino ministeriale – dolci napoletani
I maltagliati di Augustus a Via Toledo poi sono una delizia senza paragoni. Sono dei tronchetti, ripieni di un impasto di mandorle e nocciole e rum. Il tronchetto è formato di dolcissimo cioccolato. Accompagnato da un buon caffè è la fine del mondo! E’ l’incontro sensuale tra il cioccolato fondente, la dolcezza delle mandorle unite ad un tocco di rum che porta alla creazione di un prodotto che va sempre per la maggiore. Non sono affatto male, anzi sono uno spicchio di paradiso, i Fiocchi di neve. Dolci semplici e moderni, dalla ricetta molto imitata, ma l’originale resta segreta, anche se chiede una casalinga o una turista.
Sono dei piccoli “fiocchi” di pasta brioche sofficissima, o come si direbbe oggi, “flaffy”. Questi fiocco devono lievitare molto a lungo, circa otto ore. Sono ripieni, nella versione originale, di una crema fatta di panna, ricotta di pecora e crema dolcissima.
Maltagliati di Augustus cappello di pulcinella
C’è un ingrediente segreto che potete divertirvi ad indovinare. La ricetta originale è un mistero da sciogliere ma sotto il palato. Infine vale la pena parlare del Cappello di Pulcinella, che molti conosceranno, ma è qui che si può mangiare nella sua versione originale. Questo dolcetto, neanche tanto piccolo, è la versione della francese tarte au citron.
Si fa con frolla al burro, crema al limoncello. Si forma una meringa fiammeggiata, che poi risulta croccante fuori e morbida dentro. E’ un dolce paradisiaco, dalla forma elegante e piuttosto chic. S’spira e ricorda un po’ il cappello della più famosa maschera napoletana. La frolla al burro, come dicevo è farcita con crema al limoncello Strega e guarnita con meringa all’italiana “, anche se in Francia la chiamano “Tarte au Citron”, noi l’abbiamo ribattezzata Cappello di Pulcinella.
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