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Le origini della Befana dai riti della Roma pagana

Le origini della Befana - Dea Luna per i raccolti

Le origini della Befana e il suo ruolo nella tradizione popolare sono molto radicate da tempo immemorabile. La Befana rappresenta certamente la personificazione dell’Epifania; ma le sue origini sono molto lontane e riportano alla Roma Antica e pagana.

Le origini della Befana

Questo bizzarro e moderno personaggio, deriva dall’unione di numerose tradizioni religiose e popolari. Sia ben chiaro che la data del 6 gennaio è simbolica; poiché pressappoco in quei giorni, anticamente cominciava il periodo in cui la luce del giorno prevaleva rispetto a quella notturna. Era visto come un periodo di rinnovamento e risurrezione dello spirito, che avvicinava alla primavera.

Le origini della Befana - Diana dea dei raccolti
Dea Diana

La traduzione del nome Epifania significa manifestazione; e fa riferimento al culto della dea Diana. Il mito narra che proprio dodici notti dopo la festività del Natale; ella volava sopra i raccolti. Diana era la dea delle coltivazioni oltre della caccia e delle fasi lunari. Benediceva i campi in vista della fioritura. La successiva diffusione del cristianesimo non spazzò via il suo mito, molto radicato. Esso nel tempo s’integrò con la tradizione popolare. Epifania era anche la manifestazione della Dea natura in cui i prati e gli alberi verdeggiavano germogliando.

Dea Diana

È proprio da queste diverse influenze che nacque la Befana; raffigurata come una strega buona a cavallo di una scopa. Quest’ultima era importante come simbolo dell’allontanamento del male da cacciare, purificando al contempo lo spirito. Nelle campagne sopravvisse a lungo la religione pagana; soprattutto nelle dee legate alla fertilità dei campi. La chiesa cercò di creare santi che sostituissero il mito pagano; inventando la benedizione dei campi, degli animali, degli attrezzi da lavoro, del raccolto e così via.

Le origini della Befana - Befana E Gatto tradizionale

Tuttavia nelle campagne per oltre un millennio, e quasi 1500 anni in alcune zone, restò in auge la Dea Diana, riedizione della Dea Dia, ancora più antica, da cui proviene il termine Dio. Sostituire Dia o Diana col termine Dio sembrò più facile, e in effetti funzionò. Comunque, noi da sempre la Befana la raccontiamo come un’anziana che vola lasciando indietro il passato, la fame e la carestia dei raccolti invernali.

Dea Luna

Tutto ciò guardando al futuro, alla primavera con i suoi prosperosi frutti. È proprio questo uno dei motivi per cui in alcune città vi è la tradizione di bruciare il fantoccio della Befana durante i festeggiamenti, che resiste ancora. Dal falò restano cenere e carbone. Quest’ultimo era il regalo per i bambini che non erano stati buoni. Per secoli e secoli Diana, col suo corteo di ninfe, volò quindi sui campi nella prima settimana di Gennaio per benedire i campi seminati. Era quello per i contadini un periodo critico.

Le origini della Befana - Scopa Di Saggina per scacciare il male

Le gelate, e la grandine avrebbero ucciso i semi. Invece come si dice, “sotto la neve pane”. Si facevano le novene per la neve a Diana, poi adottate trasformandole nel cattolicesimo. Si seppelliva anche un fascio di rami di salice bianco nei campi, proprio per evocare la neve. Non dimentichiamo che la Dea del salice di fatto era la della scopa.

Dies Natalis romano

Probabilmente per questo, si confuse un po’ con Diana che volava nei cieli col suo corteo di ninfe con la scopa e i regali della Dea Strenna. Il cattolicesimo tentò “strenuamente” di bollare la Dea come strega; ma Diana conservò a lungo il suo volo benefico che proteggeva le sementi e le erbe curative. Inoltre, fin dai tempi dei romani, la dea Strenna portava regali tangibili.

mela - Calza con frutta secca

La strenna natalizia non è solo quindi l’insieme dei regali che ci si scambia; bensì è la tradizione dei regali del Dies Natalis romano e i regali della Befana. Secondo Varrone, l’uso si adottò già dalla prima fondazione dell’Urbe. Il ramoscello di una pianta  posta nel bosco sacro alla Dea Strenia; e anche consacrato  alla Dea Vesta che si usava per accendere il fuoco sacro dell’anno nuovo.

Strenne e Le origini della Befana

Dalla Dea Strenna derivò il termine strenae, oggi “strenne” per i doni di vario genere; anche monete, da scambiarsi nelle festività dei Saturnalia, ma i doni riguardavano soprattutto i bambini, cui venivano portati i cosiddetti “sigillaria”. Infine rimase l’usanza tra i cittadini, alle calende di gennaio, cioè nel primo giorno del mese; nonché di offrirsi a vicenda ramoscelli sacri di alloro e ulivo, aggiungendovi doni di fichi e mele. Tutto ciò con l’augurio che l’anno in arrivo potesse essere dolce come quei frutti.

Le origini della Befana dai riti della Roma pagana ultima modifica: 2022-01-03T07:00:00+01:00 da Redazione

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Julieta B. Mollo

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