Santa Lucia a Frosinone, in cui il viso di Dio s'affacciava - itFrosinone

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CHIESE EDIFICI STORICI

Santa Lucia a Frosinone, in cui il viso di Dio s’affacciava

Santa Lucia a Frosinone - la chiesa di Frosinone

Santa Lucia, l’antica, piccola e deliziosa chiesa nella parte alta di Frosinone, oggi è nel centro storico, ma un tempo non era così.

Santa Lucia a Frosinone - Statua Di Santa Lucia nella chiesa di Frosinone

Nel culto popolare resiste la tradizione del falò, che è evocativo di antichi riti pagani. In modo ancestrale, le origini della festa rimandano al solstizio d’inverno, quando l’uomo antico, vedeva il progressivo affievolirsi della luce del sole.

Santa Lucia a Frosinone

La zona che ci interessa era fuori le mura di cinta della città. Il tempietto all’inizio sorgeva dove oggi c’è l’edificio della Banca d’Italia; e fu edificata per volere di Mons. Filonardi per la sepoltura di condannati a morte. Fu in seguito demolita e ricostruita nel sito attuale in stile neoclassico. Facendo mente locale alla via davanti la chiesetta, nel 1819 le abitazioni seguivano una linea interna alla chiesa di Santa Lucia.

Santa Lucia a Frosinone - fontana a pochi metri della chiesa

Di fatto era fuori dalle mura della città. Il centro abitato secondo questa probabile tesi, si ridurrebbe al triangolo tra la via di Santa Lucia appunto, la via dell’Ospitale e la via della Chiusa. Quindi Santa Lucia sub urbana, ricostruita poi su resti medievali, da allora si trova dove la vediamo; dove la città si è allargata. Il tempietto abbattuto e ricostruito dove è ora, su disegno del Sarti.

La chiesa di Santa Lucia di Frosinone

Si eresse dapprincipio per ripagare la parrocchia di San Benedetto, per via della demolizione di una precedente chiesetta. Questa cappellina era  sita proprio nel luogo dove sarebbe poi sorto il palazzo dei Reali Carabinieri, ex Banca d’Italia nel 1854. La chiesetta eretta intorno al 1860, su disegno dell’ing. Raffaele Boretti di Acquasparta (Terni).

candelabri - Interni Chiesa Di Santa Lucia

Il piccolo tempio cattolico non venne però mantenuto dalla parrocchia di San Benedetto. Orbene nel 1904 era mal ridotta e fatiscente. Sembra che il sindaco dell’epoca, Giovanni Battista Grappelli, chiese alla parrocchia di S. Benedetto d’intervenire o demolendo o restaurando. Non avendo risposta, acquistò la chiesetta, volendola restaurare. I lavori tuttavia iniziarono solo nel 1912. La Gazzetta Latina locale scrisse: “Finalmente, mercé le spontanee oblazioni cittadine, si è posto mano al restauro del grazioso tempietto di S. Lucia (…).una riproduzione lillipuziana del Pantheon di Agrippa, (…)

Il piccolo Phanteon di Frosinone

Nella Via Nuova, ora Corso Vittorio Emanuele, nel futuro quartiere che più tardi vi sorse, per opera del defunto Marchese Filippo Berardi. Un po’ per taccagneria della Curia di S. Benedetto, molto per incuria del Comune, il tempietto andò deperendo al punto che negli ultimi tempi era diventato il rifugio per gli appuntamenti amorosi, (…) Ora si vuol tornare all’antico splendore, quando cioè era il sacro ritrovo della scolaresca. Nazzareno Vona che ne cura il restauro saprà fare le cose in modo, però si guardi da contraffarlo nelle sue linee classiche.(…)

Falò - Falò di Santa Lucia

Perché chiudere la volta semisferica che deve restare aperta nella sua sommità? La tappatura la fa rassomigliare a un serbatoio d’acqua. Si può passare sopra alla riduzione dei gradoni circolari della cupola, ma alla chiusura no. Veda il buon Nazzareno di rimediare presto all’errore dell’audace modifica e riapra la via al sole(…)

Bombardamenti su Frosinone

E’ il viso di Dio che si affaccia dall’alto a illuminare il suo tempio”. La cupola è ancora oggi chiusa. La parte alta di Corso della Repubblica alla fine dell’800 con Santa Lucia era in stato di degrado. Successivamente fu istituita una piazza accanto alla chiesa, intitolata ad Armando Diaz, che sorgeva dove prima c’era il giro dei cavalli di Palazzo Molella; antica sede dell’Amministrazione Provinciale. Il tempio, a metà del secolo scorso, nel pieno della seconda guerra mondiale, ha resistito al primo bombardamento, ma non al secondo, che in parte la demolì. Oggi “il tempietto” è l’unico edificio superstite della parte alta del Corso della Repubblica. Non fu però del tutto abbattuta, ma ricostruita sul moncone. Il tempio ha una targa che recita: DEO HONOREM B. LUCIAE.

Santa Lucia a Frosinone, in cui il viso di Dio s’affacciava ultima modifica: 2020-12-12T09:00:59+01:00 da Redazione

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