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LO SAPEVI CHE STORIA

Donne emancipate nell’antica Roma, di potere e padrone della cultura

Donne emancipate nell’antica Roma - Livia Drusilla in ricostruzione

Donne emancipate nell’antica Roma, molte, colte e capaci di influenzare la scena politica e i salotti letterari. Molte di loro sono state capaci sovente di cambiare il corso della storia. Cornelia ad esempio, figlia di Scipione l’Africano, è stata la prima donna romana ad avere una statua dedicata, esposta nel Foro.

Donne emancipate nell’antica Roma

Cornelia era una donna di eccezionale cultura, che introdusse a Roma la sofisticata cultura greco ellenistica. Si racconta che, rimasta vedova ancora giovane, avesse rifiutato un secondo matrimonio addirittura con il re d’Egitto, Tolomeo VIII Evergete. Aveva deciso di dedicarsi completamente all’educazione dei figli e seguirne la carriera politica che, come è noto, fu importante. Molti si rivolgevano a lei per consigli e perché intercedesse politicamente. Non da meno è stata Servilia Cepione, nota per il legame fortissimo con Caio Giulio Cesare.

Donne emancipate nell’antica Roma - Gradinate in foto

Si conoscevano fin da bambini. Tutto poteva cambiare, tra matrimoni e divorzi dei due, ma non il loro legame. Svetonio afferma che Cesare amò Servilia, più di ogni altra donna mai conosciuta. Cesare la riempiva di regali, senza nasconderlo, alimentando i pettegolezzi dell’epoca. Svetonio ricorda la famosa perla del valore di 6000 sesterzi donatale in occasione del suo primo consolato.

Servilia Cepione

Cicerone ironizzò sul fatto che Cesare fece in modo che l’amante si aggiudicasse all’asta vasti appezzamenti di terreno confiscati a prezzi irrisori. Sembra che Servilia abbia avuto un grandissimo ascendente su Cesare. Sicuramente molto più importante fu Flavia Giulia Elena, che fu una delle donne di maggior spessore e più famose della storia romana. I Cristiani la onorano  come una delle Sante più amate, con il nome di Sant’Elena Imperatrice, madre di Costantino. Elena fu certamente una delle donne di maggior spessore e più famose della storia romana.

Donne emancipate nell’antica Roma -  Di Livia Drusilla
Livia Drusilla

I Cristiani la onorano come una delle Sante più amate, con il nome di Sant’Elena Imperatrice. E’ rimasta celebre soprattutto perché fu un’imperatrice cristiana, che si convertì al Cristianesimo proprio come fece il figlio. A lei si deve il ritrovamento dei resti della Santa Croce. Al riguardo, è rimasto nella storia il suo famoso pellegrinaggio in Palestina e a Gerusalemme.

Sant’Elena imperatrice

La preziosa reliquia fu poi portata a Roma e custodita nella Basilica di Santa croce in Gerusalemme.  Quanto morì il suo corpo venne sepolto in un mausoleo a Roma. Il suo famoso sarcofago in porfido è conservato ai Musei Vaticani. Molto nota è anche Livia Drusilla, celeberrima moglie di Ottaviano Augusto, con cui ebbe un matrimonio durato ben 51 anni. La storia tramandata ci racconta di un amore fulminante e a quanto pare eterno. Un amore che portò Ottaviano a lasciare immediatamente la moglie Scribonia e a imporre a Tiberio Claudio di accettare l’imminente matrimonio con la sua consorte.

Donne emancipate nell’antica Roma - Sposa Matura in foto

E così fu. Doveva essere davvero una donna fuori dal comune Livia Drusilla, poiché, tre giorni dopo aver partorito il suo secondogenito Druso, figlio di Tiberio Claudio, si sposò con Ottaviano. Ottaviano stravedeva per la moglie, la quale fu per tutto il suo impero la sua consigliera più fidata.

Livia Drusilla – Donne emancipate nell’antica Roma

Le fu addirittura conferito il compito di gestire le finanze dell’imperatore e una monumentale statua pubblica. Livia aveva un suo circolo clientelare, ossia una serie di personaggi, i clientes, che in cambio di favori politici si adoperavano per tutte le sue richieste. Livia ebbe anche una notevole influenza su tutta la famiglia dei Giulio-Claudii e sul potere imperiale in tutta la sua lunga vita. Addirittura prima di morire, Augusto decise di adottare la moglie, una pratica poco usuale, per fare sì che ella potesse essere a tutti gli effetti parte della Gens Iulia. Poteva così ereditare un terzo del patrimonio e avere il titolo di ”Augusta”, per decisione del marito. E con tale titolo si potrebbe pure definirla prima “imperatrice” di Roma.  Il peso politico di Livia fu davvero notevole. Per tutti questi motivi, fu decisamente tra le più importanti donne dell’antica Roma.

Donne emancipate nell’antica Roma, di potere e padrone della cultura ultima modifica: 2024-03-08T06:00:00+01:00 da simona aiuti

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