Fasti verulani, il calendario romano sopravvissuto dopo secoli - itFrosinone

itFrosinone

CICERONE STORIA

Fasti verulani, il calendario romano sopravvissuto dopo secoli

Fasti verulani - immagine del Calendario romano

Fasti verulani, in quest’ultimo secolo, sono diventati un po’ vanto e attrazione di grande rilievo per la bella Veroli. Si tratta nello specifico di un calendario marmoreo d’epoca romana piuttosto ben conservato. Fu rinvenuto proprio a Veroli pressappoco un secolo fa, durante degli scavi archeologici.

Fasti verulani

Quello che un tempo era il “mondo romano”, ci ha restituito in tutto circa una trentina di questi reperti; tuttavia, quello di Veroli è tra i calendari meglio conservati; giunto fino a noi piuttosto completo, cosa che inorgoglisce molto la Ciociaria. Quindi i Fasti verolani hanno attraverso i secoli, in un territorio molto ricco dal punto di vista archeologico.

Fasti verulani - foto di Veroli

Sono riemersi dal passato nel 1922 grazie a Camillo Scaccia Scarafoni; durante gli scavi di un’area cimiteriale in via Vittorio Emanuele II. Ci troviamo pressappoco nei pressi degli orti dell’attuale Casa Reali. Quindi, in quest’area potremmo immaginare collocarsi il foro della Verulae romana; contornato dagli edifici pubblici e religiosi su uno dei quali doveva essere posta appunto questa epigrafe .Esso consta di circa 60 frammenti ben ricomposti. Anticamente, il calendario si collocava sempre nel foro cittadino. In tal modo tutti potevano vederlo.

Calendario romano

Vi erano riportati i primi tre mesi dell’anno; indicati con un’abbreviazione all’inizio della colonna corrispondente. Inoltre per ogni mese s’indicavano le tre date fisse: CalendeNone e Idi. La parte che ci rimane del calendario è circa un quarto dell’originale. In alto vi è l’indicazione dei mesi disposti su colonne; di cui ne rimangono tre, in fondo alle quali sono indicati il numero dei giorni che li compongono.

Fasti verulani - esempio di Calendario Romano
fonte foto – Wikipedia – Fasti Consularii – Sala della Lupa – Palazzo dei Conservatori – Musei Capitolini – CC BY-SA 4.0

Su tre colonne affiancate possiamo vedere disposte una sequenza di lettere dell’alfabeto dalla A alla H (lettere nundinali); che servivano a determinare la settimana del mercato con sette giorni lavorativi. L’ottavo era per la fiera. Inoltre vediamo l’avvicendamento delle kalendae, delle nonae e delle idus; determinate dalle fasi lunari. Poi una serie di annotazioni, espresse dalle lettere F (i giorni fasti in cui il pretore poteva amministrare la giustizia), N (i giorni nefasti, dedicati agli dei ed inadatti a qualsiasi attività).

Le idi di marzo

C (i giorni comitiales, ossia quei giorni in cui si potevano convocare le assemblee). Continuando, vediamo NP (giorni nefasti di carattere speciale) e EN (giorni endotercisi, durante i quali si compivano i sacrifici al mattino e alla sera; ed erano considerati nefasti nella prima e terza parte della giornata e fasti nell’intervallo). Inoltre, accanto all’annotazione, in giorni particolari, si ritrova anche il motivo della celebrazione.

foto seppiata - Fasti In Marmo di Veroli

Come una ricorrenza civile (il ricordo del matrimonio di Augusto e Livia); religiosa, agonistica o di condanna. Esempio, la ricorrenza della nascita di Antonio, rivale di Ottaviano, è vista come un giorno vitiosus). Inoltre nei fasti verolani, la parte posteriore è stata riutilizzata nel secondo anno del consolato di Stilicone (405 d.C.). Nella lastra ricomposta si trova uno dei primi documenti cristiani di Veroli. La lastra ricomposta dallo stesso scopritore archeologo; è attualmente murata nel cortile di Casa Reali.

Archeologia in Ciociaria

Il calendario è datato ad un periodo tra il 9 a.C. (dedica dell’Ara Pacis) e poco dopo il 14 d.C. (dopo la morte di Augusto). Come dicevamo, nel calendario, oltre alla tipica numerazione del calendario si riportate le lettere che costituiscono la nota dierum; cioè la natura di ogni giorno: F (fasti: giorni in cui si potevano adire i tribunali, ma non tenere comizi), C (comiziali: giorni in cui si potevano convocare i comizi), N (nefas: giorni festivi dedicati al culto, durante i quali era vietato sedere in giudizio e tenere comizi), P (profesto: giorno lavorativo) e NP (non profesto: giorno festivo). Nel calendario verolano per ciascun mese sono indicate anche le festività principali: Agonalia, Carmentalia, Lupercalia, Quirinalia, Liberalia. Sulla lastra marmorea sono riportate anche le indicazioni di alcuni giorni a carattere commemorativo.

Fasti verulani e scavi archeologici nel frusinate

Il 14 gennaio è considerato di cattivo auspicio, perché giorno della nascita di Marco Antonio (associato alla sfortuna per i molti lutti che provocò a Roma); mentre il 17 gennaio è ricordato per le nozze fra Livia Drusilla e Augusto. Altre date citate sono il 22 febbraio (giorno delle esequie di Gaio Cesare, nipote ed erede di Augusto) e il 27 marzo (giorno della presa di Alessandria da parte di Cesare).

© Riproduzione riservata

Fasti verulani, il calendario romano sopravvissuto dopo secoli ultima modifica: 2022-06-07T07:00:00+02:00 da simona aiuti

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x