Jago Museum, un luogo che fino a qualche anno fa, sarebbe stato inimmaginabile, ma l’arte fa percorsi che talvolta sfuggono allo scibile umano. Jago, da Frosinone, anzi da Anagni precisamente, ne ha fatta di strada da quando interruppe gli studi all’Accademia di Belle arti per spiccare il volo. E’ dovuto partire, andare lontano, dove oggi le sue opere scultoree sono esposte.
Jago Museum
Poi si è fermato, Napoli lo ha accolto e lui si è sentito a casa, in un luogo stimolante e pieno di fascino. Sarebbe bello avere uno “Jago Museum” anche a Frosinone, le strutture non mancano, o avere anche alcune delle sue opere esposte. Ma per questo credo che dovremo aspettare un po’. Sia chiaro però che rendere dei luoghi belli, darli in mano all’arte, rimanda immagini che da sole mettono radici, nutrono e sono in grado di educare sono per il fatto di esistere. Far vivere la gente in scenari pregni d’arte, forma all’estetica e all’amore per l’arte stessa.
Esiste un luogo così, un nuovo spazio con protagonista lo scultore ciociaro, ma a Napoli, che come dicevo lo ha accolto e dove egli ha trovato grande ispirazione. Accade in un luogo restituito al quartiere Sanità, grazie anche all’opera di recupero e alle sculture dell’artista ciociaro.
Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi
Nel 2019, dopo la realizzazione dell’opera Figlio Velato, Jago desiderava vivere e lavorare nel Rione Sanità. Siamo nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi costruita nel 1633 e ricostruita circa un secolo dopo. Accadde a causa delle alluvioni che scorrevano nel Rione Sanità, dette lave dei Vergini. Del resto è in questa chiesa che Jago ha realizzato la sua opera, Pietà, prima esposta a Roma, nella Chiesa degli Artisti e a Palazzo Bonaparte, poi tornata nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi.
La riapertura della Chiesa è stata resa possibile da una convenzione firmata con il Fondo Edifici di Culto, e grazie al sostegno di Fondazione CON IL SUD, Fondazione di Comunità San Gennaro, insieme a Intesa Sanpaolo. Nondimeno, la nascita del museo rappresenta un nuovo investimento sul capitale umano, vera ricchezza del territorio. L’operazione di riapertura della chiesa e lo Jago Museum sono raccontati in modo efficace proprio da Jago.
Jago Museum al Rione Sanità
“Dietro i luoghi e i loro contenuti c’è sempre l’umanità di chi ha immaginato. Quella di chi ha costruito, l’umanità di chi ha abitato e abbandonato, l’umanità di chi ha recuperato e quella di chi verrà.” Jago Museum è un percorso aperto di scoperta in continua evoluzione, un viaggio attraverso la capacità dell’artista di rielaborare opere e miti del passato con la lente dell’attualità e del contemporaneo. L’atelier di Jago è ora un percorso espositivo tra alcune delle sue opere più recenti ed è al centro di due progetti dedicati ai giovani del quartiere: Luce al Rione Sanità e Tornaccantà.
Il primo nasce con l’obiettivo di illuminare via dei Cristallini, un’area periferica del quartiere che, con il suo potenziale storico e artistico, godrà di processi di rigenerazione sociale e culturale basati sul contrasto alle disuguaglianze. Come ad esempio l’inserimento lavorativo di giovani in difficoltà, la rigenerazione urbana.
Luce al Rione Sanità
Tornaccantà invece nasce per coinvolgere e ridare dignità ai talenti e agli spazi del Rione Sanità, creando una casa per la canzone napoletana. L’arte è dirompente, spacca le rocce a volte a forza di colpi di scalpello, altre con l’amore con cui la si cura. Contatti +39 333 18 83 972 · info@jago.art.
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