Panchina lilla o viola per molti, da un po’ si trova anche presso la Villa Comunale di Frosinone. La sua installazione è passata un po’ sotto silenzio, ma ci riguarda tutti per molteplici motivi, anche solo per la sensibilità che evoca e che silente ci domanda.
Panchina lilla
Anche una panchina può essere un modo per far conoscere tutte le problematiche che riguardano la sfera alimentare e che purtroppo, spesso si nascondono sotto il tappeto. Le donne sono le prime a soffrirne e succede anche con l’alcolismo. Quante donne bevono di nascosto e per anni nessuno se ne accorge? In ogni caso, “Nessuno deve essere lasciato solo” è l’iniziativa promossa dalla UOSD “Disturbi del comportamento alimentare” e dell’Associazione dei familiari “Fenice Lazio” con il Patrocinio del Comune di Frosinone.
La giornata che pone l’accento sui disturbi alimentari è il quindici marzo, si celebra in tutto il mondo, ma ogni giorno tanti si alzano al mattino con gli stessi problemi alimentari e un solo momento non basta. Il colore lilla è simbolo di questi disturbi, e consente di tenere sempre accesi i riflettori sui disturbi del comportamento alimentare.
15 marzo giornata dei disturbi alimentari
E’ importante farlo sensibilizzando i cittadini su questi disturbi che nascono da uno stato di malessere che purtroppo con la pandemia è aumentato soprattutto tra giovani e giovanissimi. In alcuni momenti della vita, si può cominciare a vedere il cibo come un nemico. Quindi, simbolo della lotta contro i disturbi alimentari è ormai da molti anni il Fiocchetto lilla. E in alcune città d’Italia queste panchine, le donano attività artigianali di pregio. Molto accade già nell’infanzia, momento in cui s’intrecciano relazioni familiari, scolastiche e purtroppo iniziano anche i guai con il bullismo e il body shaming, perché non possiamo essere ovviamente tutti uguali.
Essere troppo magri o troppo in carne, può essere motivo di derisione. Insultare, può segnare una persona per tutta la vita e dovremmo fermarci a pensare. A volte poi è come se scattasse un click e tanti adolescenti smettono di mangiare, cadendo nell’anoressia.
Anoressia e bulimia – Panchina lilla
Il lungo cammino di recupero nelle cliniche non è facile e non tutti riescono a riemergere. La stessa trafila la vive chi cade nella bulimia e sovente le due questioni convivono o riguardano la stessa persona in momenti diversi della vita. Per le famiglie è difficile capire e aiutare un figlio. Chi è preda del problema vive una grande solitudine e spesso anche la vergogna. Lo si vie come uno stigma. Dovremmo sempre cercare di non giudicare e di essere più empatici con chi non capiamo, che sovente ha bisogno di trovare la sua strada tenuto per mano.
Quindi la panchina lilla, è diventata nel tempo un simbolo per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati ai disturbi alimentari. Proprio l’alimentazione, dovrebbe essere oggetto di studio nelle scuole, poiché non tutti mangiamo in modo adeguato e questo può influire negativamente sulla nostra vita.
Body shaming – bullismo
E’ importantissimo promuovere la consapevolezza globale dei disturbi del comportamento alimentare. Inquadrare come malattie gravi, ma curabili che possono colpire chiunque indipendentemente da età, peso, etnia, nazionalità, orientamento sessuale. Ma anche genere, cultura e stato socioeconomico e dobbiamo farlo per favorire il riconoscimento della necessità di un trattamento precoce e adeguato alla sua gravità.
