Polveri sottili a Frosinone, invece di brontolare, ecco le soluzioni alla nostra portata, poiché non c’è altra scelta e nemmeno molto tempo da perdere. La città di Frosinone rumoreggia per i blocchi del traffico proprio durante le feste e in ogni caso, il disagio ci sarebbe stato anche in un fine settimana qualunque, non solo per le feste.
Polveri sottili a Frosinone
Il livello delle polveri sottili è altissimo e le persone a rischio, specie bambini e anziani che devono correre in ospedale per problemi respiratori sono tante, allora cosa fare? Il blocco è l’unico rimedio tampone, ma è chiaro che non risolverà i nostri problemi. Abbiamo bisogno di interventi a lungo termine e dobbiamo sentirci tutti coinvolti, altrimenti “non se ne esce”.
Sappiamo che il verde è la misura più importante e dovremmo tenerlo in considerazione quando costruiamo case e palazzi. Possiamo creare come accade altrove, tetti e facciate verdi, come a Torino dove c’è “25 Verde”, un complesso residenziale dell’Arch. Luciano Pia, che si compone di 63 appartamenti collocati in un “bosco abitabile”. Ci sono I 200 alberi che abbattono le polveri sottili. Esiste anche il Il “Bosco Verticale” di Milano, di Stefano Boeri Architetti, che è il primo esempio di foresta verticale urbana, con circa 21.000 piante.
Bosco verticale – cemento mangia smog
Le piante assorbono anidride carbonica e producono ossigeno. Questi esempi di architettura sono ispirazione per studenti e studiosi nel mondo, sono eccellenze italiane, quindi perché non replicarle quando costruiamo o restauriamo? Alcuni sono scettici, ma esiste anche il cemento mangia smog. Nel 2014 è nato per la prima volta un particolare tipo di cemento fotocatalitico che è, come dicevo mangia smog.
Il materiale, lo ha ideato Luigi Cassar e lo ha chiamato Tx Active. Questo tipo di cemento, grazie al processo di fotocatalisi riesce a ridurre la quantità di ossido di azoto presente nell’aria. Quando ristrutturiamo dobbiamo pretendere che lo si faccia in modo innovativo, poiché poi quel che è fatto resta. Pensate che con questo cemento mangia smog si è realizzato il Palazzo Italia di Expo Milano 2015. Senza andare a cercare termini tecnici complessi, ecco la risoluzione.
Vernici mangia smog
Pensate che grazie alla presenza di luce naturale, i pannelli ossidano le sostanze inquinanti trasformandole in sostanze non inquinanti. Mi pare che non sia poco. Qualcuno si domanderà se funziona davvero. Considerate che il cemento fotocatalitico applicato sui 2700 metri quadrati dà risultati. Può contrastare le emissioni di circa 54 auto a benzina o 40 auto diesel. La pittura che assorbe gli inquinanti: un murales mangia smog. Esistono anche vernici e pitture che contrastano l’inquinamento.
A Roma è stato realizzato il murales più grande d’Europa con pittura mangia smog. Parliamo di 1000 mq che corrispondono agli effetti prodotti da 30 alberi. L’artista che lo ha fatto è Iena Cruz ha già svolto lavori simili in altre città, come New York. Questa pittura mangia smog, un’invenzione tutta italiana che si chiama Airlite. Reagisce alla luce del sole ed è in grado di eliminare inquinanti come ossidi di azoto e di zolfo.
25 verde – Polveri sottili a Frosinone
Esistono infine anche dei rivestimenti da applicare alle tegole, il cui compito è quello di trasformare componenti inquinanti come gli ossidi di azoto in sali inorganici, grazie alla fotocatalisi. Qualcuno sarà scettico, ma sono i dati che contano. La vera domanda è se abbiamo altra scelta e la risposta è “no”, un no secco e deciso. Quindi invece di brontolare, dobbiamo intraprendere questa strada e cambiare un po’ le nostre abitudini, come andare in due o tre a fare la spesa con una sola auto. Dobbiamo usare di più i mezzi pubblici e in un condominio, fare la spesa online e farla portare all’intero edificio in una volta sola. E’ fattibile? Sì, lo è e come ribadisco, non abbiamo molto da scegliere.
