Cheddira calciatore del Frosinone, Calcio, di origini marocchine, non dimentica la sua terra d’origine, che sta vivendo un dramma forse senza precedenti. Il bilancio del terremoto che ha colpito la nazione africana è davvero drammatico, causando oltre 2000 vittime accertate per il momento.
Cheddira calciatore del Frosinone
Il Marocco è stato quindi falcidiato da violente scosse di terremoto che hanno causato non solo devastazione, ma anche moltissime vittime. I soccorsi non sono sufficienti quindi iniziare dal donare il sangue, è stato un gesto importante. Da tempo il Marocco sta attraversando un momento difficile, uno dei più bui della sua storia. L’attaccante di proprietà del Napoli, ma oggi nella rosa dei canarini del Frosinone Calcio, insieme con i compagni di nazionale, ha quindi donato il sangue per le popolazioni colpite dal sisma.
In situazioni del genere c’è sempre carenza di sangue, come di moltissimi altri beni di prima necessità. Già prima questa terra viveva una crisi economica complessa. Al riguardo il governo italiano sta cercando in vari modi di tendere una mano. Servono iniezioni di “liquidi” per risollevare l’economia locale in grave affanno. Purtroppo aiuti umanitari da noi il Marocco ora non li accetta.
Sisma in Marocco
Anche da questa zona del nord Africa, moltissimi partono per mare, cercando di raggiungere l’Europa e quindi l’Italia come primo approdo. Questa non può essere la sola possibilità, perché in Marocco si deve ricostruire e non si dovrebbe mai essere costretti a lasciare la propria terra, poiché è sempre lacerante dividersi dagli affetti. Quindi Walid Cheddira ha dichiarato dai social: “Il mio cuore soffre per il mio Paese. Vivere questi momenti non è facile.
Il nostro pensiero va a tutte le vittime e ai feriti, che Allah li benedica”. Queste sono le dichiarazioni di Walid Cheddira, centravanti marocchino del Frosinone, dopo che le immagini del sisma sono rimbalzate su tv e social media. Peraltro, la gara prevista della Coppa d’Africa Marocco-Liberia ha subito un rinvio. Il mach era previsto ad Agadir, proprio una delle città maggiormente interessate dal violento sisma.
Stade Adrar di Agadir – Walid Cheddira
Si doveva giocare allo Stade Adrar di Agadir, che è distante circa 170 chilometri dall’epicentro del sisma. Orbene, dopo la decisione del rinvio, Walid e i suoi compagni di nazionale marocchina hanno subito deciso di donare il sangue per aiutare i tanti connazionali feriti, per via del terremoto. Ci sono state anche iniziative di solidarietà importanti da parte di altri atleti come Hakimi e anche Ronaldo che ha messo a disposizione una sua struttura integra. Cheddira conserva un legame importante con la sua terra d’origine. Tra l’altro è stato protagonista in campo anche nell’ultimo Mondiale dove il Marocco ha raggiunto il quarto posto. All’epoca onorò la maglia e adesso onora la sua bandiera.
