Ciambelle sciroppate, che in realtà si dovrebbero definire “scottolate”, per via di una delle procedure necessarie per questo genere di ciambelle che hanno fatto storia.
Ciambelle sciroppate
Un tempo esistevano le ciambellaie, o “ciammellare”, delle donne che con gran fatica, impastavano, cuocevano e portavano a vendere questo tipo di ciambella molto golosa. Si posizionavano con una grande cesta di vimini, per vendere la loro mercanzia. Le Ciambelle sciroppate scottolate, sono tipiche del periodo pasquale, che oggi si trovano ancora nei forni e nelle pasticcerie migliori. A dire il vero sono tipiche della regione Lazio in generale e si trovano anche in zona pontina, e anche nella provincia di Roma.
Del resto sappiamo che anticamente questo territorio non era diviso in province come oggi. C’è ancora però chi prepara a casa queste ciambelle e ne vale davvero la pena. Il procedimento non è complicato, basta avere la pazienza di attendere i tempi necessari tra un passaggio e l’altro e infine sono molto semplici da realizzare. Non temete di sbagliare, anche perché queste ciambelle hanno un aspetto irregolare.
Dolci ciociari di Pasqua
Il termine scottolate, deriva dal fatto che prima dell’infornata, le ciambelle si devono scottare nell’acqua bollente. Acquisiranno una consistenza particolare rispetto ad altri dolci o ciambelle da forno. E’ lo stesso passaggio della ciambella regina di Surgola, altra eccellenza ciociara. Se volete cimentarvi ecco gli ingredienti. Pendete circa 500 gr. di farina tipo 2, 5 uova, mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva e 120 gr. di zucchero.
Prendete anche una tazzina di mistrà o liquore simile e per la glassatura circa 200 gr. di zucchero a velo per glassare. Prendete mezzo bicchiere d’acqua e servirà una pentola, una teglia con carta forno e una terrina. Fate il vulcano di farina e rompete le uova. Aggiungete lo zucchero, l’olio extravergine e il liquore. Amalgamate piano, piano, incorporando un po’ alla volta tutta la farina. Continuate a impastare con le mani, fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Ciambelle scottolate
Dal vostro panetto, staccate quindi circa 15 o venti pezzetti, formando circa 20 palline. Piano, piano allungatele fino a dare forma ad un serpentello come si fa con gli gnocchi, della lunghezza di circa 20 centimetri. Formate le ciambelle. Poi abbiate cura d’incidere con un coltello le ciambelle trasversalmente. Vedrete come due ruotine una sull’altra. Ora, mettete in una pentola capiente con abbondante acqua sul fuoco e quando inizierà a bollire, tuffateci dentro le ciambelle.
Non appena verranno a galla, con l’aiuto di una schiumarola, pescatele e sistematele su un canovaccio. Lasciatele quindi asciugare per un paio d’ore. Solo ora Accendete il forno, e portatelo ad una temperatura di 200°C. Fate attenzione perché ogni forno è diverso dall’altro. Foderate una teglia con carta forno e posizionateci sopra le ciambelle scottolate. Infornate e fate cuocere per circa 20/30 minuti. Nel frattempo dedicatevi a preparare la glassa di zucchero.
Pigna di Pasqua – ciambelle sciroppate
Mettete in una terrina lo zucchero a velo e versateci dentro acqua bollente, mescolando bene fino a far sciogliere tutto lo zucchero. Dovrete ottenere una glassa liscia e senza grumi. Una volta che le ciambelle si saranno un po’ raffreddate, spennellatele con la glassa di zucchero a velo e lasciatele asciugare per bene. Qualora la glassatura dovesse risultare troppo densa, aggiungete altra acqua calda, e se troppo liquida, altro zucchero a velo. La glassatura con lo zucchero, non è necessaria, ma diciamo che fa molto “Pasqua” e c’è chi aggiunge gli zuccherini. Per dar loro un aspetto piacevole, spennellatele, prima di infornarle, con un’emulsione di uovo sbattuto e latte. Le ciambelle si presenteranno lisce e lucide al momento della bollitura, e dopo la cottura in forno risulteranno più morbide all’interno, ma più croccanti fuori.
