Teatro degli Indipendenti di Bragaglia, nasceva un secolo fa e lascia un'impronta nella cultura italiana - itFrosinone

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EDIFICI STORICI LO SAPEVI CHE

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia, nasceva un secolo fa e lascia un’impronta nella cultura italiana

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia - Foto di copertina di Bragaglia

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia, una storia di un secolo, per il Teatro d’avanguardia nato a Roma nel 1922 dalla volontà di Anton Giulio Bragaglia, tra il serio e il faceto. E’ nel 1921 che Bragaglia incarica Virgilio Marchi di realizzare la nuova sede della sua Casa d’Arte. Lo farà però con annesso teatro, ottenuto recuperando le antiche terme attribuite a Settimio Severo.

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia

Siamo in Via degli Avignonesi a Roma e sarà un teatro fuori dagli schemi, irriverente e come avrebbero detto all’epoca, “ beffardo”, irriverente. Nel Teatro degli Indipendenti, il regista frusinate mette in scena balletti con danzatori “post moderni” e allestisce concerti e commedie.

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia - Locandina del teatro di Bragaglia

La fucina d’arte che è all’avanguardia e che guarda a ritmi velocissimi, e direi “futuristi”, resta una fucina d’arte originalissima molto a lungo, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale tante pantomime. “…il giuoco delle volte, lanciate in bizzarri scontri sui pilastri e sugli archi di queste basiliche così diversi e stupefacenti, mi ha senza sforzo richiamato alla mente le fughe e i ghiribizzi dell’architettura futurista. Il palcoscenico venne costruito a sezioni apribili. Sopra il palco fu tenuto oltre l’ottavo metro di altezza il graticcio della soffitta praticabile, con i tiri a regola d’arte. Gli spezzati delle scene uscivano di lato e di sottopalco.

Fratelli Bragaglia

“I camerini erano ricavati in antichi cunicoli a sinistra. La sala, compresa la balconata circolare, aveva duecento posti a sedere e molti in piedi.” (A. G. Bragaglia). Nel bozzetto si vede quella che Bragaglia ha definito “una graziosa balconata di gusto settecentesco”. A Roma non si era mai vista una cosa simile. Lo stesso Petrolini, pur essendo originalissimo, si muoveva comunque in un canone teatrale tradizionale. Il teatro di Bragaglia è nuovo in tutto.

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia- Danza futurista

Quello antico era all’aperto e questo sta sottoterra. In genere a teatro si deve vedere il palcoscenico da ogni posizione. Questo è congegnato in modo che da quasi nessun punto della sala si possa veder bene il palcoscenico. C’è un enorme pilone, che vieta agli spettatori di destra di guardare a sinistra, a quelli di sinistra di guardare a destra. Quanto a quelli della galleria, direi che combinando gli effetti delle sinuosità del balcone.

Carlo Ludovico Bragaglia

Tuttavia con la presenza del pilone, possono vedere solo alcune zone di scena. Ma ciò per Bragaglia accresce le sorprese, stimola le curiosità, dà un senso interrogativo e di conquistato a quel che si riesce ad afferrare. Senza dubbio però, le celebri cantine anni ’70 della neoavanguardia romana hanno sicuramente le radici nella ricerca sperimentale del Teatro degli Indipendenti di Bragaglia.

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia- concerto Jazz

In ogni caso, il frusinate nel suo magico teatro allestisce circa 150 spettacoli sino al 1936. Allestisce anche due atti unici che gli concede Pirandello, ”Le mammelle di Tiresia” di Apollinaire presentato da Marinetti. anche molti testi di Riccardo Bacchelli a Achille Campanile. Tante le scoperte di stranieri come Wedekind a Jarry ma anche O’ Neill e Brecht con ”L’opera da tre soldi”.  Sicuramente gli spazi teatrali e culturali di Bragaglia, furono negli anni Venti uno dei luoghi della capitale più vivaci della cultura d’avanguardia, anzi “futurista”.

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia – L’opera da tre soldi

Il teatro di Bragaglia, era usuale ritrovo degli intellettuali, che sapevano che lì avrebbero conosciuto e visto sempre cose nuove sia a teatro sia con le mostre. C’era sempre spazio per artisti emergenti come Depero, Boccioni Trombadori, Francalancia, Bartolini, Mafai e tanti altri che avrebbero dato vita alla cosiddetta Scuola romana. C’era sempre poi un riproporre le ricerche fotografiche fotodinamiche del fratello Carlo Ludovico, che diverrà poi un bravissimo regista cinematografico. Ahimè sembra che ad un certo punto il teatro sia entrato nel mirino del regime, che lo definiva “covo di spie”, ma non è certo. In ogni caso, la Casa d’arte e il Teatro iniziano a scricchiolare finanziariamente. Orbene, per fare fronte alle perdite, Bragaglia intraprende una tournée sudamericana, affidando le attività di Via degli Avignonesi, al fratello Anton Giulio. Ma l’operazione non bastò. Dopo il suo ritorno, nel 1930, si decise chiudere, mettendo tutto all’asta.

Fotodinamismo – Futurismo

Purtroppo anche la casa romana dell’artista è andata in mano a privati. La signora che l’acquistò, dette via nei mercatini, scatoloni interi di cimeli, documenti e disegni. Poche cose vennero recuperate.

Teatro degli Indipendenti di Bragaglia, nasceva un secolo fa e lascia un’impronta nella cultura italiana ultima modifica: 2023-07-03T07:00:00+02:00 da simona aiuti

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Eddie R

 stranieri come Wedekind a Jarry

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Il saggio come astronomo. – Finché sentite le stelle come qualcosa “sopra di voi”, non avete ancora lo sguardo del conoscitore.

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