La Madonna del Suffragio venerata a Monte San Giovanni Campano, gode della devozione dei fedeli, con radici profonde e plurisecolari. Il culto che avvolge il Simulacro ligneo “monticiano”, attrae anche turisti, fedeli e curiosi ogni anno, per la sua festa, la domenica dopo Pasqua.
La Madonna del Suffragio
Tutto iniziò venerdì 25 Febbraio 1632 alle ore 20.00, giungendo in città, con un in crescendo costante. Da tale data si colloca il sempre più fervente culto verso il venerato simulacro, al quale si ricorreva per scongiurare tutta una serie di calamità, malattie e guerre.
La pregevole opera è di un eccellente artista lucchese del XVII secolo; dono di papa Urbano VIII. La statua è custodita in una bellissima nicchia in stile barocco, nella tribuna della chiesa. Il simulacro, poggia su una simbolica luna, contornata da una delicata gloria e alto 1,85 cm. Ha le braccia leggermente aperte. Il viso di fattezze delicate, è inclinato sulla destra e ha lo sguardo rivolto verso il cielo. La festa come dicevamo, cade ogni anno la prima domenica dopo Pasqua. Emozionante la caratteristica “discesa della Madonna”, che avviene con un sistema elettrico che la fa scendere dalla nicchia, giungendo idealmente tra i fedeli.
La Madonna del Suffragio di Monte San Giovanni Campano
Il 2 marzo 1839, Papa Gregorio XVI, con suo Breve, proclamava canonicamente Maria SS. Del Suffragio, Patrona principale della città. Invece, successivamente, Papa Pio IX, il 22 Febbraio del 1866, assegnava la festa di rito di prima classe, con la recita dell’ufficio proprio, e con la relativa Messa della Madonna del Suffragio alla domenica fra l’ottavario di tutti i Santi.
Il 13 settembre del 1907, il Simulacro veniva incoronato dal Cardinale Francesco Satolli, delegato del Capitolo Vaticano. Il 28 marzo del 1913, la statua fu derubata di tutti i gioielli. Le cronache del tempo dicono: “Nel breve periodo di poche ore, la Sacra Immagine riacquistò tanti oggetti d’oro, sa superare in numero e in valore, quelli che prima possedeva”. Il 9 giugno 1913, Mons. Luigi Fantozzi, Vescovo di Veroli, dopo averle benedette, imponeva al simulacro, la nuova collana e i nuovi orecchini.
Culto Mariano
Nel 1979, sotto la direzione della Sovrintendenza per i beni artistici e storici di Roma, il Simulacro veniva restaurato. Si recuperava così lo strato pittorico originale, che ha ridato equilibrio cromatico e stilistico all’opera nel suo insieme. Il manto della Madonna in precedenza, era tutto stellato. Come dicevamo, posta nell’area absidale, in una nicchia adorna di fregi barocchi; la Madonna è raffigurata in piedi e circondata da angeli glorificanti.
La chiesa, nella piazza del paese, ricostruita sul sito di una più antica tra il XVI e il XVII secolo; è a navata unica e croce latina e contiene diverse opere di notevole pregio artistico. La Collegiata di Santa Maria della Valle, custode della statua lignea, è la principale chiesa di Monte San Giovanni, di origine medioevale. Compare, infatti, per la prima volta in un atto del 1186. L’attuale struttura risale di fatto al Cinquecento.
Cavalier D’Arpino
La facciata è di stile tardo rinascimentale con due ordini di lesene, coronamento a timpano e ampio finestrone a vetrata istoriata. All’interno possiamo ammirare anche una tela del XVII secolo rappresentante la Vergine con il Bambino; San Giuseppe e San Francesco d’Assisi, è attribuita al celebre Cavalier d’Arpino.
Sulla facciata infine terminata nel 1845, una artistica vetrata dipinta a fuoco reca l’immagine di San Giovanni Battista, Protettore della cittadina.
fonte foto- pag. uff. Facebook Monte San Giovanni Campano
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