Anton Giulio Bragaglia, il genio frusinate leader e innovatore

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Anton Giulio Bragaglia, il genio frusinate leader e innovatore

anton giulio bragaglia

Anton Giulio Bragaglia, nato a Frosinone nel 1890, con i fratelli Carlo Ludovico e Arturo, fu regista teatrale e pioniere nel Cinema italiano. Travolto dal Futurismo, il cui Manifesto nacque nel 1909, Anton Giulio Bragaglia e altri come lui destabilizzarono i vecchi parrucconi ottocenteschi.

anton giulio bragaglia - rappresentanti del futurismo

Nacque un’innovazione dinamica unita al Fascismo, movimento al quale aderì Bragaglia, che in seguito fu anche nominato consigliere della Corporazione dello Spettacolo.

Bragaglia e il fotodinamismo

Nel 1911 per Anton Giulio Bragaglia nasce il progetto del “fotodinamismo”, l’arte della fotografia in movimento, con l’idea di liberare l’immagine statica, facendola diventare dinamica; dando la percezione del movimento. L’uomo si animava. La fotodinamica era un’arte intermedia tra la fotografia e il cinema, infatti, ispirò il regista ciociaro che poi girò alcuni film, tra cui Perfido. Il film fu definito il primo d’avanguardia che sia apparso al mondo!

Anton giulio bragaglia - fotodinamismo

In queste opere vediamo alcuni giochi fotografici surreali astrattisti. Bragaglia si dimostrò modernissimo, usando obiettivi prismatici e specchi concavi e convessi, con cui scomponeva e ricostituiva la materia in modo originalissimo. Con il fratello Carlo Ludovico, aprì la Casa d’Arte Bragaglia. Scoprì per caso le Terme di Settimio Severo, nelle quali, “l’archeologo futurista”, organizzerà tantissime mostre. Anton Giulio Bragaglia spaziò dal dadaismo, al cubismo, futurismo, e poi ancora in retrospettive, classiche, di grafica, insomma il frusinate pioniere era un vulcano.

Da Marinetti al manifesto futurista

Per Anton Giulio Bragaglia tutto era sperimentale. Leader nel “Teatro degli indipendenti”, ottenne un successo senza precedenti, rappresentando commedie, prosa, tragedie e pantomime. Incantò con danze, spettacoli di marionette, poesie, andando in scena alle ventuno fino alle otto del mattino successivo.

Anton giulio bragaglia - Cines cinema

Bragaglia mise in scena Pirandello, Marinetti, O’Neill e tanti ancora, e mai si era vista una cosa simile, diventando nell’arte numero uno al mondo. Fu direttore del Teatro delle arti sia come direttore artistico e regista. Bragaglia lavorò molto per promuovere talenti, autori e artisti messi in ombra dal Minculpop.

anton giulio Bragaglia - quadro futurista

In quel periodo il regista frusinate divenne consigliere presso la Corporazione dello spettacolo, segretario del Comitato nazionale scenotecnici; inoltre fu nel circuito del Direttorio dei sindacati del teatro e del Sindacato nazionale registi e scenotecnici. Indomabile, intraprese tante tournée all’estero: Brasile, Argentina e Uruguay. W il fotodinamismo, espressione sulla quale scrisse anche un trattato!

Il futurismo e l’innovazione assoluta

Giornalista precoce e prolifico, Bragaglia nella sua vita scrisse su quotidiani e periodici, tra i quali la Stampa di Torino, con articoli sull’archeologia. Nel 1931 girò il suo unico film sonoro “Vele ammainate”. Incapace di star fermo, Anton Giulio Bragaglia fondò anche il mensile culturale La Ruota, in cui collaborarono personalità come D’Annunzio, Kipling, Serao, Pirandello e Deledda.

anton giulio bragaglia - caricatura dell'artista

Si cimentò anche in un’assidua passione autorale, con molteplici articoli e saggi, tra cui tanti sulla fotografia ovviamente, e sul cinema e il teatro. Dopo la seconda guerra mondiale sorprendentemente, avendo il plauso del mondo dell’arte in modo assoluto, rappresentò l’Italia all’Unesco nei congressi sul teatro.

anton giulio bragaglia - donna futurista

Bragaglia, così prolifico artisticamente, fu anche regista lirico nei grandi teatri italiani. Girò perfino dei cortometraggi, fondò il Piccolo Teatro di Bari e nel 1959 ebbe la soddisfazione di essere eletto presidente dell’Associazione nazionale registi e scenografi.

L’eredità di Anton Giulio Bragaglia

Nel corso degli anni, grafomane senza requie, Bragaglia si cimentò in molti saggi sul teatro, politica e in molte  monografie, che sono patrimonio del novecento. Il suo ultimo lavoro fu la messa in scena di Le Maschere di Mascagni, rappresentata nel marzo del 1960 al Teatro dell’Opera di Roma. Dunque calò il sipario della sua vita con un ultimo grande successo.

anton giulio bragalgia - cucina futurista

Curzio Malaparte scrisse dell’autore frusinate parole meravigliose. “bisogna andar col pensiero a quella che, intellettualmente e artisticamente era povera, bigotta, parruccona, provinciale, filistea, piccolo borghese Italia di allora”.

(…) “per capire tutta l’importanza che Anton Giulio Bragaglia, e il gruppo dei giovani intorno a lui, hanno avuto nel rinnovamento dell’arte e della letteratura italiana”.

Un anno dopo la scomparsa di Anton Giulio Bragaglia, a Roma nacque un Centro studi dedicato alla memoria del compianto grandissimo intellettuale; una vita dedicata al futurismo, all’avanguardia e della sperimentazione.

Anton Giulio Bragaglia, il genio frusinate leader e innovatore ultima modifica: 2019-01-07T09:00:16+01:00 da simona aiuti

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