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ARTE EDIFICI STORICI

Fondazione Mastroianni, nel castello di re Ladislao

Fondazione Mastroianni - Il Castello che ospita la fondazione

Fondazione Mastroianni, là dove imperversò re Ladislao! C’è un castello ad Arpino che suscita molta curiosità ed è un “tempio dell’arte”. Si tratta di un maniero antico, carico di secoli di vicende, principi e tanta storia.

Fondazione Mastroianni

Dobbiamo fare un gran balzo indietro nella storia, arrivando proprio a re Ladislao, che visse in queste meravigliose zone del basso Lazio. Siamo verso la fine del Trecento e la bella e antichissima Arpino si era schierata con Ladislao di Durazzo. Erano tempi quelli in cui la penisola viveva dilaniata da guerre intestine e la parte centrale del “Bel Paese”, non era un’eccezione. Orbene, re Ladislao, decise d’insignire Arpino del titolo di città regia; esentandola dalle giurisdizioni signorili e facendole ottenere dei ragguardevoli privilegi fiscali.

Fondazione Mastroianni - Re Ladislao in una miniatura
Re Ladislao

Arriviamo agli inizi del XV secolo, quando Ladislao decide di far erigere, sulla sommità di un’altura, il Castello che ancora oggi vediamo e che domina la vallata. Tuttavia, i secoli, le vicende e i mutamenti politici e sociali, hanno cambiato molto l’edificio che ora si staglia all’orizzonte. Non è certamente un tipico Castello medievale, con di torri e merli quello che possiamo visitare.

Re Ladislao

Molteplici sono state le modifiche sopraggiunge, anche per via delle varie destinazioni d’uso succedutesi nel tempo. Nondimeno, prima dell’avvento di re Ladislao, Arpino era da molto tempo, un possedimento della Chiesa. Vi erano già delle mura, dove oggi c’è il castello e null’altro. Proprio Lì re Ladislao volle il fortilizio, che anche se rimaneggiato, ancora sopravvive. Il feudo, sappiamo che fu in qualche modo “schiacciato” e coinvolto nelle guerre dell’epoca, fra angioini e aragonesi.

Fondazione Mastroianni - Umberto Mastroianni scultore
fonte foto – Facebook – Gamc Lorenzo Viani

Tra saccheggi e incendi che falcidiarono molti possedimenti, il maniero si salvò infine, grazie all’intervento di papa Pio II. Il conflitto cessò in favore degli aragonesi e Arpino uscì indenne. Tra corsi e ricorsi storici, il castello, passò dagli aragonesi, come  feudo venduto ai D’Avalos. Costoro poi nel 1580, lo cedettero ai Boncompagni con tutto lo stato. Si aprirono così nuovi capitoli per la bella Arpino, che rientrò così nel ducato di Sora.

Arpino patria di Cicerone

La patria di Cicerone godette quindi di un interessante sviluppo economico. Chi oggi tuttavia desidera visitare il castello, deve salire attraverso tutto il bellissimo centro storico. Il maniero tra l’altro ha subito gravi danneggiamenti a causa di un importante terremoto del dicembre 1456; in seguito al quale fu seriamente danneggiato. Facendo un bel balzo in avanti, arriviamo al 1990, anno in cui il castello di re Ladislao, diventa sede della fondazione Mastroianni. Vi è una rassegna permanente degli ultimi vent’anni d’attività del maestro. Oggi nel castello c’è ancora l’importante Fondazione Umberto Mastroianni.

Gamc Lorenzo Viani - Castello Di Arpino visto da un drone

E devo dire che le due entità si sposano perfettamente. Ci troviamo nel Quartiere Civita Falconara. Al riguardo, ogni anno ad Arpino si svolge un magnifico palio, il noto “Gonfalone”, e vi partecipano tutte le contrade come “Colle”, e come dicevamo anche “Civita Falconara”. Salendo, possiamo vedere nel castello vi è una bella e antica chiesa.

Quartiere di Civita Falconara e la fondazione Mastroianni

La chiesetta della Madonna di Loreto è un incanto. Tornando alla fondazione, essa esiste di fatto dal 15 gennaio 1999, quando “Il Centro Internazionale Umberto Mastroianni”, si è costituito in Fondazione. La direzione artistica dal 2005 fino al 2010 è stata affidata a Maurizio Calvesi, noto studioso; che ha curato, a dieci anni dalla morte dell’artista, un’importante mostra a Carmagnola (TO) dove riposano le spoglie dello scultore di fama internazionale. La piazza antistante il castello è intitolata ai Caduti dell’Aria ad Arpino. All’interno sono custodite un centinaio di lavori di Umberto Mastroianni in particolare sculture monumentali. Inoltre sono state acquisite nel 2014 opere di Domenico e Alberto Mastroianni e in comodato d’uso i disegni di Giuliano Vangi per il monumento a San Tommaso di Aquino a Roccasecca. Il museo espone inoltre la più importante collezione pubblica di sculture e fotosculture di Domenico Mastroianni; e opere grafiche del cugino Alberto Mastroianni.

Fondazione Mastroianni, nel castello di re Ladislao ultima modifica: 2021-11-10T08:00:00+01:00 da Redazione

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Julieta B. Mollo

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