La Certosa di Trisulti, secoli di storia in Ciociaria - itFrosinone

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CHIESE EDIFICI STORICI

La Certosa di Trisulti, secoli di storia in Ciociaria

La certosa di Trisulti - La certosa vista dall'alto

fonte foto - wikipedia - Francorov - CC BY-SA 3.0

La certosa di Trisulti è un monastero che sembra galleggiare fuori dal tempo e in uno spazio un po’ fatato, tra boschi incontaminati. Monumento nazionale con Decreto ministeriale del 17 luglio 1879, essa si trova nel comune di Collepardo, tra monti trapunti di querce, in provincia di Frosinone.

La certosa di Trisulti

La Certosa di Trisulti, dal dicembre 2014 è gestita dal Polo Museale del Lazio, come una cattedrale costruita dalla storia, sposata con la meditazione; si staglia a 825 m di altitudine sui monti Ernici, collocata nella Selvia d’Ecio, ai piedi del monte Rotonaria. La denominazione Trisulti deriva dal latino “tres saltibus”, come era chiamato un maniero risalente al XII secolo, sotto l’egida dei Colonna.

La certosa di Trisulti - Piazzetta antica della certosa

Il maniero dominava i tre valichi, quindi “i salti”, che collegavano queste zone con l’Abruzzo, Roma e quindi verso la parte meridionale dello Stato Pontificio. Del castello restano poche rovine, cionondimeno, la denominazione Trisulti si estese a tutta la zona situata su tre appendici (tres saltibus) del monte Rotonaria. L’abbazia che vediamo, è stata costruita nel 1204, tuttavia esistono tracce di una precedente struttura benedettina, eretta nel 996 da san Domenico di Sora. Entrare nella Certosa, è un po’ come entrare in una porta del tempo.

Trisulti

Entrando nella certosa, che è racchiusa da mura, si deve varcare un grande portale, sovrastato dal un busto di San Bartolomeo; opera di Jacopo Lo Duca, allievo di Michelangelo Buonarroti La struttura abbaziale tra i monti Ernici, nel corso dei secoli è stata ampliata e modificata diverse volte, e oggi si mostra ai turisti e ai pellegrini con aspetto barocco. A suo tempo, per volere di papa Innocenzo III, della famiglia dei conti di Segni, la Certosa fu assegnata ai monaci Certosini.  Solo nel 1947, la struttura è passata alla Congregazione dei Cistercensi di Casamari.

la certosa di Trisulti  - La Farmacia interna

Tra le cose più interessanti da visitare c’è la farmacia risalente al XVIII secolo, composta da vari ambienti su due livelli. Splendide e particolarissime sono le decorazioni in trompe-l’œil d’ispirazione prettamente pompeiana. Si possono ammirare ancora degli arredi settecenteschi. Incantevole alzando lo sguardo la decorazione della volta a crociera della sala principale di Giacomo Manco.

Filippo Balbi nella Certosa di Trisulti

Continuando la visita, vediamo il salotto, chiamato “salottino del Balbi”, piuttosto originale, poiché ritrae il monaco Benedetto Ricciardi; all’epoca direttore della farmacia; suggestivo per il realismo e l’ammirevole costruzione prospettica. Nella farmacia si possono vedere dei vasi in cui erano conservate le erbe medicamentose e i veleni estratti dai serpenti. Invece, nel piazzale principale si trovano l’antica foresteria romanico-gotica chiamata “palazzo di Innocenzo III”, con portico e terrazza che ospita un’antica biblioteca con 36.000 volumi., s’incontra la chiesa consacrata nel 1211.

la certosa di Trisulti - Chiesa nella certosa
fonte foto – Wikipedia – Beatrice- CC BY-SA 2.5 it

Entrando possiamo ammirare gli affreschi della volta, raffiguranti una Gloria del Paradiso, realizzati da Giuseppe Caci nel 1683. Dello stesso autore è anche la pala d’altare raffigurante la Madonna in trono con Bambino e i santi Bartolomeo e Bruno. La chiesa è appunto dedicata alla Vergine, san Bartolomeo e al fondatore dei certosini san Bruno. Dall’antica struttura gotica, oggi la chiesa si presenta per lo più barocca.

Monaci cistercensi

All’interno della chiesa ci sono i resti di due martiri cristiani, in seguito vestiti da cavalieri. Notevoli sono i due cori lignei: uno, del 1564, opera del certosino Mastro Iacobo, mentre l’altro è del 1688, del certosino fratello Stefano. Nella chiesa ci sono anche pregevoli opere pittoriche di Filippo Balbi, Interessante il giardino antistante la farmacia in cui le siepi di bosso ripropongono forme animali: un tempo era l’orto botanico. La certosa si trova a circa sei Km dal piccolo e grazioso centro abitato di Collepardo. Si può raggiungere la certosa con autostrada A1 tratto Milano-Napoli, uscita Anagni- Fiuggi Terme; immettendosi sulla Superstrada “Anticolana” direzione Fiuggi. Poi da Fiuggi S.S.155 si va in direzione Frosinone, e dopo 20 km. prendere il bivio a sinistra per Collepardo, proseguendo per 6 Km.

La Certosa di Trisulti, secoli di storia in Ciociaria ultima modifica: 2020-06-01T08:00:00+02:00 da Redazione

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