Vipsania Agrippina, figlia di uno degli arpinati più noti, ovvero il console Marco Vipsanio Agrippa, nasce quando il padre ha 28 anni e la madre Pomponia Cecilia Attica ne aveva quindici.
Vipsania Agrippina
La matrona Vipsania era quindi nipote, da parte materna, di Tito Pomponio Attico, amico di Cicerone, anche lui, il più noto dei figli di Arpino. E di Cecilia Pilia, parente di Marco Licinio Crasso. Sembra una parentela complicata, ma del resto era un’epoca, in cui i matrimoni erano importanti per costruire carriere politiche e a mio modesto avviso, si tratta di un costume mai tramontato. Agrippa era amico dell’imperatore Augusto e le nozze future di Vipsania Agrippina, si decisero che era ancora in fasce.
Al riguardo, Ottaviano e suo padre Agrippa, le combinarono un matrimonio con Tiberio Claudio Nerone prima, quando Vipsania non aveva ancora un anno di vita.
Quindi ben presto andò in sposa a Tiberio, futuro imperatore romano, con il quale ebbe un figlio, Druso Tiberio Cesare. Secondo le fonti il matrimonio fu particolarmente felice, e di Tiberio si dice che fosse profondamente innamorato della moglie.
Marco Vipsanio Agrippa
Ma a Roma tra vedovanze e divorzi, le carte in tavola cambiavano spesso e velocemente per manovrare carriere e alleanze politiche. Erano le donne il più delle volte a farne le spese. Così, dopo la morte di Agrippa, Tiberio, contro il suo volere (non sine magno angore animi), Svetonio prese una decisione drastica.
Per giochi di potere, divorziò da Vipsania Agrippina, dovendo sposare Giulia, figlia di Augusto. La donna, che fino a quel momento aveva vissuto un matrimonio felice, nota tra l’altro per la sua devozione, in quel momento era incinta. La condizione in cui si trovava però all’epoca non frenava dal chiedere lo scioglimento di un matrimonio. Vipsania ebbe un aborto spontaneo, pare in seguito al trauma emotivo di quell’abbandono. Anche per lei però riprese marito e sposò Gaio Asinio Gallo, un senatore, figlio di Gaio Asinio Pollione. Dal matrimonio nacquero almeno sette figli.
Vipsania Agrippina sposa di Tiberio – Druso Giulio Cesare
Non solo le manovre politiche però animavano gli uomini, ma invidie, rancori e gelosie, poiché molto tempo dopo Tiberio, che odiava Gaio, anche perché aveva sposato la sua amata ex moglie, che non aveva dimenticato, manovrò affinché il Senato dichiarasse Gallo nemico pubblico.
L’uomo si trovò in assoluto isolamento. In ogni caso, Vipsania Agrippina è rimasta nel ricordo di molti come una delle donne più stimate, oneste ed eminenti del suo tempo. Morì a cinquantacinque anni pacificamente e fu il figlio Druso Giulio Cesare ad onorare la sua memoria con statue, monete e iscrizioni.
