Sant'Antonio di Padova a Frosinone, un culto che resiste. Ecco il vero volto del "Santo" - itFrosinone

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CHIESE EDIFICI STORICI

Sant’Antonio di Padova a Frosinone, un culto che resiste. Ecco il vero volto del “Santo”

Sant’Antonio di Padova a Frosinone- Ingresso della chiesa

Sant’Antonio di Padova a Frosinone, molto venerato nella nostra comunità. Esiste ancora molto viva, la memoria della vecchia chiesa dedicata al Santo, le cui spoglie riposano a Padova. Io stessa ne ho scritto con foto e descrizione storica, suscitando nostalgia e tanto rimpianto.

Sant’Antonio di Padova a Frosinone

Molti cittadini ricordano con tristezza la vecchia chiesetta, piccola, graziosa, solida, ma che si decise di demolire irrevocabilmente agli inizi degli anni ’70. A pochi metri ne è nata un’altra, moderna, molto grande, ampia e in grado di accogliere moltissimi fedeli. Eppure molti cittadini la sentono asettica, fredda, un cubo di cemento armato, con poca spiritualità.

Sant’Antonio di Padova a Frosinone - Vecchia Chiesa di Sant'Antonio
vecchia chiesa di Sant’Antonio

Ricordano invece la chiesa demolita di Sant’Antonio, in tempi in cui la folla stazionava fuori, affollando lo slargo intitolato al Santo e le vie circostanti. Ogni anno, a giugno ci sono ancora le celebrazioni, ma la processione con folla oceanica, come accadeva tanti anni fa, quando il culto si esercitava nella chiesa demolita, non esiste più. Anzi non c’è più l’abitudine della processione. Il culto per il santo però non è in discussione. Lui nato in Portogallo, a Lisbona, nel 1195. Figlio di genitori nobili, sappiamo che venne battezzato con il nome di Fernando.

Vecchia chiesa demolita di Sant’Antonio

E’ nel 1220 che Fernando viene a contatto con i frati minori, religiosi animati da Francesco d’Assisi nella lontana Italia. Viaggerà molto il “Santo”, come lo chiamano a Padova, tra Portogallo quindi in Italia e in Francia. Nel 1221 si reca al Capitolo Generale ad Assisi, dove vede e ascolta di persona san Francesco d’Assisi.

Sant’Antonio di Padova a Frosinone - volto ricostruito del Santo
ricostruzione facciale del volto di Sant’Antonio

Sarà però a Forlì, nel 1222, che il futuro Sant’Antonio si mette in luce come predicatore, tanto che in vari documenti è indicato come Antonio da Forlì. Antonio è incaricato dell’insegnamento della teologia e inviato dallo stesso san Francesco a contrastare in Francia la diffusione del movimento eretico dei catari. Si trasferisce t a Bologna e quindi a Padova. Con la città il legame è fortissimo Muore all’età di 35 anni. Rapidamente canonizzato (in meno di un anno) il suo culto è fra i più diffusi nel mondo.

La Lingua del Santo

Lui che s’invoca per la parola. Quante mamme con un bimbo che fatica a parlare o balbetta, hanno raccomandato il figlio a Sant’Antonio? Tantissime. Al riguardo, dopo molto tempo dalla sua morte, quando si riaprì la tomba, mentre di tutto il corpo del Santo non restava che un cumulo di cenere ed ossa. La lingua invece era rimasta intatta, “rubiconda et pulchra”, vermiglia e bella, come la descrisse San Bonaventura. Incontenibile lo stupore e la commozione di tutti.

Sant’Antonio di Padova a Frosinone - La Lingua Di Sant Antonio in foto
reliquiario della lingua del Santo

Ancora oggi è così, pressoché intatta. Alcune reliquie, data la straordinarietà della loro conservazione, sono state isolate ed oggi sono esposte alla venerazione dei fedeli nella Cappella delle Reliquie della basilica padovana. Si tratta, appunto della lingua, delle corde vocali, individuate ancora incorrotte nella cassa del 1263 durante la ricognizione del 1982 dai medici dell’Università di Padova. Questi resti sono quindi particolarmente e inspiegabilmente ben conservati, sono custoditi in preziosi reliquiari.

I miracoli di Sant’Antonio – Sant’Antonio di Padova a Frosinone

Accanto ad essi, sempre nella Cappella delle Reliquie si possono trovare anche il mento e il dito indice destro (il dito del predicatore) del Santo. Queste ultime reliquie ossee vengono portate in processione ogni anno nell’ambito della festa del 13 giugno. Il reliquiario, a forma di busto, contenente il mento fu oggetto di un clamoroso furto il 10 ottobre 1991; venne ritrovato a Fiumicino poco dopo. Infine, anche la fede dei frusinati e il culto del Santo che riposa a Padova non ha mai vacillato. Così religiosi, da riuscire a tenere alta la loro fede, nonostante le difficoltà della vita moderna.

Sant’Antonio di Padova a Frosinone, un culto che resiste. Ecco il vero volto del “Santo” ultima modifica: 2023-06-12T07:00:00+02:00 da Redazione

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