Agriturismi e fattorie didattiche, un trend ancora in crescita. C’è sempre più voglia di fare del turismo esperienziale, di esplorare un “turismo delle radici”, fare esperienze che possano non solo lasciare dei bei ricordi, ma anche imparare qualcosa.
Agriturismi e fattorie didattiche
Sappiamo che il settore agricolo nel solco della tradizione, deve comunque cambiare con il mutare dei tempi e delle esigenze. C’è un’evoluzione necessaria, e per attrarre turismo, è necessario un diversificarsi per poter affrontare non solo la concorrenza, ma anche per interpretare i desideri della clientela. Orbene, il bando pubblicata dalla Regione Lazio, per lo sviluppo delle aziende agricole e delle imprese, riassume questi elementi basilari. Sono quindi 12 milioni di euro, la cifra stanziata per diversificare le attività di imprenditori agricoli e allevatori, affinché possano rendere le loro attività più competitive e maggiormente redditizie.
Non basta però, poiché l’agricoltura deve necessariamente diventare più sostenibile. Alla normale attività agricola, quindi, ci sarà la possibilità di affiancare altre attività legate alla natura, al commercio e soprattutto al turismo. Nel bando si spiega che l’obiettivo è quello di incentivare le aziende agricole a diversificare i propri redditi.
Olio ciociaro
Naturalmente, senza trascurare le attività tradizionali che sono sempre la pietra angolare delle aziende agricole. Orbene, si potranno presentare dei progetti, per sviluppare delle attività agrituristiche, investendo per creare alloggi per accogliere i turisti. Ma anche quindi per poter somministrare pasti e bevande, e anche per poter fare degustazione di prodotti tipici locali. Nei progetti si potrà progettare come cercare accordi con gli enti locali per organizzare attività ricreative, culturali e didattiche.
Tutto ciò affinché si attragga turismo, scolaresche, famiglie, che potranno conoscere il territorio. Potranno partecipare al bando anche le imprese agricole che vogliono vendere direttamente i loro prodotti al pubblico, migliorando quindi la loro commercializzazione. Tra gli interventi ammessi ci sono anche quelli che prevedono investimenti per l’accoglienza, in particolare per “l’educazione”. Da qui l’idea di finanziare chi vuole trasformare parte della propria azienda in una “fattoria didattica”.
Turismo esperienziale – Agriturismi e fattorie didattiche
Quest’ultimo può essere lo strumento del quale si stanno dotando sempre più imprenditori del settore, che riescono ad accogliere maestre e scolaresche. Sono quindi previsti degli investimenti anche per le attività enoturistiche. Si tratta, finanche di organizzare visite guidate all’interno dei vigneti delle aziende che producono vino, comprese le cantine. Quando parlo di turismo esperienziale, mi riferisco al seguire la vendemmia, la pigiatura delle uve e il lavoro successivo nelle cantine.
Oggi il turista vuole partecipare. Quindi sono coinvolte le aree dove ci sono i macchinari per la raccolta e la trasformazione dell’uva. Fino a creare veri e propri musei del vino. Lo stesso “iter” riguarda anche per le attività di olioturismo per far conoscere meglio l’olio d’oliva locale, uno dei prodotti più famosi nel mondo del Lazio.
Turismo delle radici
Investimenti, infine, anche per attività ricreative, culturali, sportive, escursionistiche, legate a maneggi, che si potranno svolgere anche fuori dalle aree delle aziende, purché vengano svolte delle convenzioni con gli enti locali. Infine, per il bando sono stati stanziati 12 milioni di euro. Il contributo potrà coprire il 40% delle spese complessive previste dal progetto, fino ad un massimo di 200 mila per ogni domanda che dovrà essere presentata entro e non oltre l’11 settembre. Una volta ottenuto il contributo, le aziende vincitrici avranno tempo fino al 31 luglio 2025 per completare tutti i lavori previsti.
