Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone calcio, laureato in Giurisprudenza, rappresenta l’eccellenza ciociara in Italia, leader nell’imprenditoria in crescita che non ci si aspetta. Partendo da Torrice (Fr), nel suo percorso lavorativo esporta business e lavoro in Francia, Germania, Slovacchia e Brasile. Specializzato nel settore della progettazione e realizzazione di componenti plastici nell’industria degli autoveicoli, e degli elettrodomestici, è presidente del CdA di Prima Sole Components Spa. Stirpe, dal nuovo stabilimento in Brasile, a Civitavecchia, da presidente di Unindustria Lazio, ha voluto un progetto per creare una zona franca presso il porto.
Il presidente del Frosinone Calcio crede di poter così attrarre imprese per lavorare le merci di passaggio e c’è da scommettere che sarà un altro centro!
Maurizio Stirpe figli e Ciociaria
Stirpe crede che non ci si possa fermare, ma che si debba sempre crescere, perché l’impresa deve superare i limiti di chi la crea. L’imprenditore crede anche che siano i tifosi i veri proprietari di una squadra e che il calcio possa essere lo slancio per la crescita Ciociara. Ne è passato di tempo da quando Stirpe era a capo di un manipolo di operai che producevano passeggini, imbottiture per divani e copri volanti! Anche da quell’iniziale processo di compostaggio di lamiera e poliuretano non ci si è mai fermati, perché la vocazione dell’imprenditoria è di crescere; solo così si può fare innovazione, e non è un gioco!
Le plastiche lavorate con tecnologie avanzate, con finiture sartoriali come l’alettone della Porsche alle plance delle 500 o un componente Ferrari sembrano fantaimprenditoria per tanti. La competizione nel settore tuttavia è spietata ed eccellere non è uno scherzo.
Leader dell’imprenditoria in espansione
Stirpe non colleziona panfili, copertine di gossip, ma fumetti, soprattutto Tex Willer, dischi in vinile, e non organizza coreografie con modelle come Gianluca Vacchi. Terzo e ultimo figlio di una famiglia di imprenditori, si è rivelato lui l’uomo giusto al posto giusto. In Ciociaria si favoleggia ancora del grande fiuto del padre Benito, che aveva visto lungo a quanto pare.
Fu Maurizio Stirpe a trasformare l’azienda da sub-fornitore a fornitore, convincendo proprio il padre che era importante managerializzare; crescere e trasformarsi senza perdere il “genio” frusinate. Stirpe decise di affidarsi a dei manager capaci, riservandosi le strategie e gli obiettivi.
Oggi, con nove stabilimenti in Italia, quattro all’estero e circa tremila dipendenti, Stirpe anche se riservato e per nulla mondano, ha la stima di Frosinone. Il figlio del signor Benito esporta “orgoglio ciociaro”, con un forte radicamento alle origini, e l’umiltà di chi mangia ancora a mensa con gli operai.
Maurizio Stirpe famiglia di successo
Già, gli operai, che per Stirpe non sono maestranze. Scoppiò un incendio in uno stabilimento di Salerno, e lui trovò subito una ricollocazione per tutti. L’imprenditore ciociaro a capo di una multinazionale, lavora per il territorio, pensando che contribuire a migliorare l’ambiente in cui si lavora, migliora noi. Dai dodici dipendenti iniziali, ora sono circa 2.500 in dodici stabilimenti tra Italia, Germania, Francia, Slovacchia e Brasile, senza contare due centri di ricerca. Maurizio Stirpe ha oltre sessanta ricercatori all’opera e sta lavorando a un altro stabilimento vicino Napoli, che assorbirà almeno trecento dipendenti.
Da Frosinone ai colossi dell’auto come Audi, Daymler, Volvo e Volkswagen, destinatarie della componentistica “low cost” di lusso la strada è stata davvero tanta. L’imprenditore di Torrice quando dice che bisogna restituire qualcosa al territorio, ci crede davvero, sviluppando una cultura di riscatto, partendo anche dallo sport.
Frosinone calcio, un sogno che si realizza
Maurizio Stirpe, schivo, discreto, ma determinato, è conosciuto nel calcio di provincia, e anche nel calcio che conta. E’ stata la sua immutata linea imprenditoriale che ha portato “i canarini” in Serie A nella stagione 2015-2016. Con lo stesso basso profilo è arrivato a realizzare un sogno giallo blu. La provincia italiana, solo in apparenza mite e noiosa, sa accendersi per grandi passioni e tra queste la prima è il calcio. Ancora si favoleggia della rocambolesca finale playoff Vs Palermo, con arbitro contestato, mach incandescente, ricorso respinto, coltello tra i denti e scimitarra in mano.
Se Zamparin è irascibile, Stirpe discendente dai guerrieri di “Bellator Frusino” non è da meno e la querela nata dalla notte dei lunghi coltelli non si placa. Crescere e conquistare e il resto è in divenire!