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MEMORIA VALORI

Una rosa per Norma, ricordando la giovane simbolo dell’eccidio delle Foibe

Una rosa per Norma - Red Land Rosso Istria un fotogramma

Una rosa per Norma, un evento che ha coinvolto 345 città, che hanno aderito all’iniziativa in ricordo dell’assassinio della giovane Cossetto, una studentessa istriana violentata e barbaramente uccisa e gettata nelle foibe dai titini. Un fiore per una ragazza che era solo un bocciolo che si affacciava alla vita.

Una rosa per norma

L’iniziativa si è tenuta e sta provocando una nuova ondata di emozione e di ricoperta “dell’amor patrio”, così fulgido in ragazze come fu la giovane Norma Cossetto, studentessa istriana che, dopo essere stata sequestrata e a lungo torturata, venne gettata in una foiba dai titini.

Una rosa per norma- Locandina Cossetto in foto

Le testimonianze dei fatti furono terribili. Una donna sentiva da fuori le mura di quella che era una casa di tortura, che chiedeva dell’acqua, che le negarono. Norma delirava, disperata e chiamava la mamma e nessuno ebbe pietà di lei. “Oggi Norma Cossetto è un nome meno ignoto di quanto fosse 50 anni fa: c’è una maggiore attenzione su un tema – quello delle foibe – che è stato a lungo rimosso. Oggi la memoria è meno ignorata che nel 1973”. Così si è espresso il vicepresidente del Senato, il forzista Maurizio Gasparri, presentando la manifestazione alla Camera.

Jolanda Dobrilla

“Sicuramente assistiamo ancora a momenti di negazionismo. Per questo dobbiamo insistere con atti simbolici e culturali”, ha aggiunto Gasparri. Egli ha poi ricordato come la Rai abbia contribuito a produrre il film ‘Red Land – Rosso Istria’ di cui pubblico un fotogramma, “che racconta con crudezza i particolari di una verità storica: quella della tragedia di Norma”. 

sfondo rosso- Norma con una rosa stelo

Il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, spiega inoltre che “l’obiettivo è far sì che questa pagina di storia che per troppo tempo è stata strappata venga finalmente recuperata” e, a tale scopo si inserisce il gesto simbolico di deporre una rosa nella colonna di piazza Montecitorio. Gesto che sarà si ripeterà per tutto il mese di ottobre in 345 città. Tra queste, otto sono straniere, ovvero Dublino, Belfast, Londra, Melbourne, New York, Buenos Aires. Ma anche Rafaela, Granadilla di Abona (Tenerife). In Veneto soltanto sono sessantaquattro le città.

Esuli Giuliano istriani dalmati – Una rosa per Norma

Mentre nel Lazio sono ben cinquantadue. Sono infine quarantatre in Piemonte. Queste sono le Regioni italiane dove si terranno più eventi dedicati a Norma Cossetto e all’eccidio delle Foibe. È, infatti, nella notte tra il 4 e 5 ottobre 1943 che Norma venne gettata dai partigiani comunisti slavi in una foiba. Ricordiamo anche Jolanda Dobrilla, che subì la stessa sorte e finì fatta a pezzi e gettata come pasto per i maiali. Orbene, il 5 ottobre 2023 ricorrono gli 80 anni dalla tragica morte della giovane Cossetto, Medaglia d’oro al merito civile conferito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e dai primi infoiba menti.

Una rosa per norma- Foto Giovanile Di Cossetto con il cappotto

Di questo ha parlato Francesco Rocca, presidente Regione Lazio. Si tratta di una data simbolo che riconduce al dramma dei nostri connazionali del confine orientale. La tragedia iniziò nel 1943, infatti, la pulizia etnica dei partigiani del Maresciallo Tito ai danni degli italiani di Istria.

Il giorno del ricordo – Le Foibe

Ma anche di Fiume e Dalmazia fu atroce. Si perpetrarono uccisioni sommarie nelle foibe, cavità carsiche terribilmente note, che divennero, in quel contesto, oscure fosse comuni in cui finì anche la giovane Norma. Tali eccidi proseguirono fino al 1945 e oltre e portarono all’esodo di più di 300.000 innocenti. Di queste, ne giunsero nel solo territorio laziale circa 16.000 (10.000 a Roma e 6.000 nelle altre province) e ne sono testimonianza il Quartiere giuliano-dalmata del Laurentino a Roma o quello di Latina. Anche Frosinone ha dei giardini dedicati a questi martiri e dette il suo contributo di sangue innocente. Ricordiamo allora i cinque ciociari infoibati, ovvero Emilio Adamo di Ripi, Angelo dell’Orco di Alatri, Gerardo Savo Sardaro originario di Torrice, Ruggiero Travaini di Frosinone e infine Felice Gavallotti di Arpino.

segnaletica stradale - Via Dedicata a Norma cossetto

Dovremmo tutti rivolgere un pensiero a quei giardini e al quartiere del Sacro Cuore di Gesù. Da un campo profughi, dopo sorsero delle palazzine e quindi un quartiere nato anche grazie al Piano Marshall. A 80 anni da questi accadimenti abbiamo il dovere del Ricordo».

Una rosa per Norma, ricordando la giovane simbolo dell’eccidio delle Foibe ultima modifica: 2023-10-06T07:00:00+02:00 da Redazione

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